Un lungo e amarissimo saluto. Il Latina e una retrocessione scritta
Doveva essere la fine dell’incubo. Doveva essere la soluzione dei problemi. L’arrivo a Latina di Benedetto Mancini si è, invece, dimostrato solo l’ultimo atto di una delle stagioni più complicate della storia del Latina. Prima la volontà di cedere il club da parte dei precedenti proprietari, Antonio Aprile e Pasquale Maietta, poi le infinite trattative per l’addio, i primi problemi nella normale gestione della società e, infine, il fallimento pilotato proprio poche settimane dopo l’arrivo di Mancini al timone dei nerazzurri. La conseguente attribuzione del Latina alla terza asta fallimentare, sempre a quest’ultimo, è stato un nuovo inizio. Il passato però non scompare e così ecco che gli organi di controllo della FIGC iniziano a presentare il conto al Latina per le inadempienze accumulate nei mesi. Fino a ieri. Fino al -5 che rimanda dopo quattro anni il Latina in Lega Pro. Una retrocessione amara, amarissima, perché arrivata per l’inadeguatezza della classe dirigenze anziché per quella dei giocatori a disposizione di Vincenzo Vivarini. Dalla prossima stagione, con Mancini o meno, servirà ripartire. Per non dissipare il bagaglio di emozioni ed esperienze che tutta la città laziale ha accumulato. Con il sogno, ancora vivo, di tornare a riveder le stelle.
di Luca Bargellini
fonte tuttomercatoweb.com
Doveva essere la fine dell’incubo. Doveva essere la soluzione dei problemi. L’arrivo a Latina di Benedetto Mancini si è, invece, dimostrato solo l’ultimo atto di una delle stagioni più complicate della storia del Latina. Prima la volontà di cedere il club da parte dei precedenti proprietari, Antonio Aprile e Pasquale Maietta, poi le infinite trattative per l’addio, i primi problemi nella normale gestione della società e, infine, il fallimento pilotato proprio poche settimane dopo l’arrivo di Mancini al timone dei nerazzurri. La conseguente attribuzione del Latina alla terza asta fallimentare, sempre a quest’ultimo, è stato un nuovo inizio. Il passato però non scompare e così ecco che gli organi di controllo della FIGC iniziano a presentare il conto al Latina per le inadempienze accumulate nei mesi. Fino a ieri. Fino al -5 che rimanda dopo quattro anni il Latina in Lega Pro. Una retrocessione amara, amarissima, perché arrivata per l’inadeguatezza della classe dirigenze anziché per quella dei giocatori a disposizione di Vincenzo Vivarini. Dalla prossima stagione, con Mancini o meno, servirà ripartire. Per non dissipare il bagaglio di emozioni ed esperienze che tutta la città laziale ha accumulato. Con il sogno, ancora vivo, di tornare a riveder le stelle.
di Luca Bargellini
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