Preziosa vittoria in chiave playoff che rende meno rischiosa la possibile penalizzazione di 2 punti. Sabato c'è la scontro diretto con il Parma che è in lotta per la promozione diretta
di GIANVITO RUTIGLIANO
Una vittoria ottenuta con il cuore e la capacità di attesa. Tre punti fondamentali per il Bari grazie al 3-1 sul Perugia. Perché ottenuti in uno scontro diretto in chiave playoff. E perché ammorbidiscono l'eventuale penalizzazione di 2 punti, dopo il deferimento al presidente Giancaspro e alla società arrivato in settimana per un presunto ritardo nel pagamento dei contributi a calciatori e dipendenti.
Senza Henderson, Marrone e Nené squalificati, Grosso lancia Andrada al centro dell'attacco, all'esordio dal primo minuto. Ed è proprio lui, fumoso all'inizio e più ispirato sulla fascia, a risultare decisivo alla fine. È sua la rete del raddoppio al 75' con uno splendido sinistro a giro, dopo che Gyomber aveva sbloccato il risultato con un perfetto colpo di testa al 38' su punizione di Balkovec.
Il mancino vincente di Diamanti all'86' su uno svarione a centrocampo intimorisce, ma resta solo il gol della bandiera, annullato da Floro Flores al 90' che mette a sedere il portiere Leali e deposita il pallone per la terza volta. Tre colpi vincenti in un pomeriggio non particolarmente brillante, ma estremamente efficace, a corredo di una gara giocata con sacrificio e ordine.
Partono meglio gli ospiti che vanno al tiro tre volte, forti di un pressing alto a centrocampo che induce spesso i baresi all'errore. Al 36' è netto il fallo di mani di Pajac in area, ma l'arbitro non concede il rigore al Bari per una spinta che non sembrava esserci. Il Perugia è propositivo e si mangia le mani al 52' per la traversa colpita da Di Carmine con un'inzuccata. I padroni di casa controllano, spingono di più con l'ingresso di Floro Flores (ancora fondamentale) per Improta e sfiora terzo gol con Cissé e Iocolano, in giornata storta.
Sabato 12 maggio c'è la trasferta di Parma: una tappa fondamentale per sognare ancora il secondo posto. Sugli spalti la speranza c'è: "Noi ci crediamo" è il coro con cui i tifosi salutano i giocatori al fischio finale.
fonte bari.repubblica.it