Quanto piace il ritmo sudamericano: Andrada e i suoi fratelli...
di Davide Giangaspero
Quattordicesimo argentino della storia del Bari, ha agganciato copertine in questa settimana Federico Óscar Andrada, 24enne attaccante nato a Buenos Aires, giunto in Puglia a gennaio dal River Plate. Il suo gol contro il Perugia ha strappato consensi riportando in auge un certo gusto sudamericano a Bari. Finto nueve o ala, in attesa di scoprire se Andrada sarà in grado di ripetersi, fin magari dalla platinata sfida contro il Parma, la sua crescita ha per il momento regalato a Grosso sicuramente una nuova soluzione.
GLI ALTRI ARGENTINI - Connazionale dei registi Almiron e Donda e dell'esterno Rivas, ricorda per caratteristiche Forestieri, altro albiceleste transitato dalle parti del San Nicola ai tempi della gestione di Vincenzo Torrente. Qualche anno prima fu meteora il terzino Ladino, mentre al di sotto delle attese si rivelò Markic all'inizio del nuovo millennio.
NEL CONTINENTE - In squadra con i brasiliani Nenè ed Empereur e col colombiano Tello, Andrada rinfoltisce la truppa proveniente dal continente sudamericano. Affondando il compasso nella storia, il brasiliano Barreto trascinò il Bari in A nel 2009 rinverdendo l'indimenticato fascino carioca di gente come Joao Paulo e Gerson. Buoni impatti furono consumati in biancorosso, pur in periodo di magra societaria, dai cileni Valdes e Cordova. Beniamino nel Bari di Fascetti fu il colombiano Guerrero. Meno fortunati i tentativi di Paraguay e Uruguay di attecchire in biancorosso: Ayala, Lugo, Rivaldo, Matias Alonso, Ichazo, Lipatin, solo per citare alcuni dei calciatori non propriamente sbocciati in riva all'Adriatico.
tuttobari
di Davide Giangaspero
Quattordicesimo argentino della storia del Bari, ha agganciato copertine in questa settimana Federico Óscar Andrada, 24enne attaccante nato a Buenos Aires, giunto in Puglia a gennaio dal River Plate. Il suo gol contro il Perugia ha strappato consensi riportando in auge un certo gusto sudamericano a Bari. Finto nueve o ala, in attesa di scoprire se Andrada sarà in grado di ripetersi, fin magari dalla platinata sfida contro il Parma, la sua crescita ha per il momento regalato a Grosso sicuramente una nuova soluzione.
GLI ALTRI ARGENTINI - Connazionale dei registi Almiron e Donda e dell'esterno Rivas, ricorda per caratteristiche Forestieri, altro albiceleste transitato dalle parti del San Nicola ai tempi della gestione di Vincenzo Torrente. Qualche anno prima fu meteora il terzino Ladino, mentre al di sotto delle attese si rivelò Markic all'inizio del nuovo millennio.
NEL CONTINENTE - In squadra con i brasiliani Nenè ed Empereur e col colombiano Tello, Andrada rinfoltisce la truppa proveniente dal continente sudamericano. Affondando il compasso nella storia, il brasiliano Barreto trascinò il Bari in A nel 2009 rinverdendo l'indimenticato fascino carioca di gente come Joao Paulo e Gerson. Buoni impatti furono consumati in biancorosso, pur in periodo di magra societaria, dai cileni Valdes e Cordova. Beniamino nel Bari di Fascetti fu il colombiano Guerrero. Meno fortunati i tentativi di Paraguay e Uruguay di attecchire in biancorosso: Ayala, Lugo, Rivaldo, Matias Alonso, Ichazo, Lipatin, solo per citare alcuni dei calciatori non propriamente sbocciati in riva all'Adriatico.
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