GdM - Indagini sull'impero di Giancaspro: il bonifico sospetto, il default di una società della sua holding
di Redazione TuttoBari
"Due Procure della Repubblica e cinque magistrano indagano sull'impero di Mino Giancaspro". La Gazzetta del Mezzogiorno oggi analizza tutte le inchieste pendenti sull'attuale patron biancorosso dopo la richiesta di chiarimenti su conti correnti e soldi che hanno permesso al Bari di pagare ritenute fiscali e contributi Inps.
C'è l'inchiesta della Procura di Trani sul crac Ciccolella in cui si indaga su un bonifico sospetto che si intreccia pure temporalmente con la vicenda della scalata al Bari da parte di Giancaspro. Paparesta accusa l'attuale patron biancorosso di usura ed estorsione contrattuale. Un'altra vicenda tracciata dal quotidiano è quella sul default della Finpower, controllata dalla holding di Giancaspro: anche in questo caso ex soci hanno effettuato un esposto, in quello stesso frangente temporale Giancaspro entra nel Bari versando 1.5 milioni per il 5% del club. Sono in questo caso a lavoro i finanzieri del nucleo di polizia economico-finanziaria del comando provinciale di Bari.
di Redazione TuttoBari
"Due Procure della Repubblica e cinque magistrano indagano sull'impero di Mino Giancaspro". La Gazzetta del Mezzogiorno oggi analizza tutte le inchieste pendenti sull'attuale patron biancorosso dopo la richiesta di chiarimenti su conti correnti e soldi che hanno permesso al Bari di pagare ritenute fiscali e contributi Inps.
C'è l'inchiesta della Procura di Trani sul crac Ciccolella in cui si indaga su un bonifico sospetto che si intreccia pure temporalmente con la vicenda della scalata al Bari da parte di Giancaspro. Paparesta accusa l'attuale patron biancorosso di usura ed estorsione contrattuale. Un'altra vicenda tracciata dal quotidiano è quella sul default della Finpower, controllata dalla holding di Giancaspro: anche in questo caso ex soci hanno effettuato un esposto, in quello stesso frangente temporale Giancaspro entra nel Bari versando 1.5 milioni per il 5% del club. Sono in questo caso a lavoro i finanzieri del nucleo di polizia economico-finanziaria del comando provinciale di Bari.