Bari, quanta esperienza al centro della difesa: 105 anni in tre. Il rientro di Di Cesare complica le gerarchie
di Gianmaria De Candia
Nelle prossime partite le scelte di formazione di mister Cornacchini diventeranno sempre più difficili. Con il passare delle settimane, tutti i calciatori biancorossi si stanno avvicinando ad una condizione fisica ottimale, soprattutto quelli tesserati a ridosso della prima gara di campionato. Tra questi c'è sicuramente Valerio Di Cesare. Solo ad inizio settembre il centrale ha lasciato Parma, con cui aveva raggiunto la A, reduce da tre promozioni consecutive. Un vero e proprio top player per la D, rimasto in panchina nelle prime giornate per i motivi sopra citati.
Ora però il classe '83 è prontissimo a diventare uno degli inamovibili. Dopo il non esaltante esordio da titolare in Coppa Italia, domenica è tornato a giocare ad alti livelli (rete a parte). Non è ancora al 100% ma difficilmente il tecnico potrà lasciarlo fuori dall'undici nell'immediato. A partire dalla trasferta di Barcellona contro l'Igea Virtus, si apre così un ballottaggio a tre con Cacioli e Mattera. Due i posti a disposizione, visto che pare complicato l'impiego contemporaneo dei tre sia per una questione tattica (ma già provata nel finale con la Sancataldese) che per il regolamento under. Dei quattro giovani obbligatori in campo, tre militano proprio in difesa: portiere e i due terzini. Il quarto elemento (Langella o Piovanello) è sempre stato impiegato a centrocampo come mezzala, ruolo che scomparirebbe in caso di 3-4-3. Difficile pensare ad ulteriori adattamenti o alternative. Al momento è da escludere il 3-5-2, considerata l'abbondanza del reparto offensivo e le caratteristiche dei giocatori a disposizione.
I tre centrali citati sono caratterizzati da una grande affidabilità ed esperienza (105 anni complessivi), mostrata con continuità nel corso degli anni. In un campionato insidioso e imprevedibile come la D, la presenza di più calciatori esperti nel reparto arretrato rappresenta un vantaggio e non un limite. La scelta non sarà facile ma il tecnico è intenzionato a valutare partita per partita la soluzione più idonea. Probabile, alla lunga, un'alternanza tra Cacioli e Mattera, con Di Cesare favorito per il primo dei due slot.
TUTTOBARI
di Gianmaria De Candia
Nelle prossime partite le scelte di formazione di mister Cornacchini diventeranno sempre più difficili. Con il passare delle settimane, tutti i calciatori biancorossi si stanno avvicinando ad una condizione fisica ottimale, soprattutto quelli tesserati a ridosso della prima gara di campionato. Tra questi c'è sicuramente Valerio Di Cesare. Solo ad inizio settembre il centrale ha lasciato Parma, con cui aveva raggiunto la A, reduce da tre promozioni consecutive. Un vero e proprio top player per la D, rimasto in panchina nelle prime giornate per i motivi sopra citati.
Ora però il classe '83 è prontissimo a diventare uno degli inamovibili. Dopo il non esaltante esordio da titolare in Coppa Italia, domenica è tornato a giocare ad alti livelli (rete a parte). Non è ancora al 100% ma difficilmente il tecnico potrà lasciarlo fuori dall'undici nell'immediato. A partire dalla trasferta di Barcellona contro l'Igea Virtus, si apre così un ballottaggio a tre con Cacioli e Mattera. Due i posti a disposizione, visto che pare complicato l'impiego contemporaneo dei tre sia per una questione tattica (ma già provata nel finale con la Sancataldese) che per il regolamento under. Dei quattro giovani obbligatori in campo, tre militano proprio in difesa: portiere e i due terzini. Il quarto elemento (Langella o Piovanello) è sempre stato impiegato a centrocampo come mezzala, ruolo che scomparirebbe in caso di 3-4-3. Difficile pensare ad ulteriori adattamenti o alternative. Al momento è da escludere il 3-5-2, considerata l'abbondanza del reparto offensivo e le caratteristiche dei giocatori a disposizione.
I tre centrali citati sono caratterizzati da una grande affidabilità ed esperienza (105 anni complessivi), mostrata con continuità nel corso degli anni. In un campionato insidioso e imprevedibile come la D, la presenza di più calciatori esperti nel reparto arretrato rappresenta un vantaggio e non un limite. La scelta non sarà facile ma il tecnico è intenzionato a valutare partita per partita la soluzione più idonea. Probabile, alla lunga, un'alternanza tra Cacioli e Mattera, con Di Cesare favorito per il primo dei due slot.
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