Marfella, altro che under! Solo una rete subita e imbattuto da 300 minuti. Quelle parate prodigiose...
di Gianmaria De Candia
Tra gli aspetti più positivi di questo inizio di stagione del Bari spicca sicuramente la fase difensiva. Nelle cinque partite di campionato, la squadra di mister Cornacchini ha incassato solo una rete, mantenendo così la porta inviolata in ben quattro occasioni. Tra l'altro la marcatura subita non è frutto di un'azione manovrata ma solo di un calcio di rigore della Sancataldese. Numeri notevoli per una squadra costruita in poche settimane e sempre alla ricerca di un migliore affiatamento. Buona parte del merito non è solo da attribuire ai tre leader difensivi (Cacioli, Di Cesare e Mattera) ma soprattutto alla piacevole sorpresa Davide Marfella.
L'estremo difensore, arrivato in prestito dal Napoli, sta confermando quanto fatto vedere di buono sia in Primavera che nella Vis Pesaro, con cui l'anno scorso (sempre titolare) ha conquistato la promozione in Serie C. Eppure emergere in una squadra come il Bari sarebbe sulla carta molto complicato per un portiere, considerate l'esigua quantità di occasioni da rete subite a partita. E' raro vedere numeri uno che riescono a mantenere un livello di concentrazione elevato quando non sono chiamati in causa con una certa continuità. Marfella sta, quindi, dimostrando di essere già particolarmente maturo e pronto a soli 19 anni, certificata anche dalla striscia aperta d'imbattibilità di oltre 300 minuti.
Nell'ultima sfida contro la Turris il suo intervento su Curzi (31' primo tempo) è stato decisivo ai fini del risultato. Un colpo di reni che ha rimarcato le sue doti migliori: reattività e senso della posizione. Si tratta però del secondo intervento superbo in stagione. In occasione della gara contro la Sancataldese aveva già compiuto una parata molto simile (leggermente più semplice) su una conclusione dal limite dell'area piccola, evitando la rete del 4-2 degli ospiti a pochi istanti dal fischio finale.
di Gianmaria De Candia
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Tra gli aspetti più positivi di questo inizio di stagione del Bari spicca sicuramente la fase difensiva. Nelle cinque partite di campionato, la squadra di mister Cornacchini ha incassato solo una rete, mantenendo così la porta inviolata in ben quattro occasioni. Tra l'altro la marcatura subita non è frutto di un'azione manovrata ma solo di un calcio di rigore della Sancataldese. Numeri notevoli per una squadra costruita in poche settimane e sempre alla ricerca di un migliore affiatamento. Buona parte del merito non è solo da attribuire ai tre leader difensivi (Cacioli, Di Cesare e Mattera) ma soprattutto alla piacevole sorpresa Davide Marfella.
L'estremo difensore, arrivato in prestito dal Napoli, sta confermando quanto fatto vedere di buono sia in Primavera che nella Vis Pesaro, con cui l'anno scorso (sempre titolare) ha conquistato la promozione in Serie C. Eppure emergere in una squadra come il Bari sarebbe sulla carta molto complicato per un portiere, considerate l'esigua quantità di occasioni da rete subite a partita. E' raro vedere numeri uno che riescono a mantenere un livello di concentrazione elevato quando non sono chiamati in causa con una certa continuità. Marfella sta, quindi, dimostrando di essere già particolarmente maturo e pronto a soli 19 anni, certificata anche dalla striscia aperta d'imbattibilità di oltre 300 minuti.
Nell'ultima sfida contro la Turris il suo intervento su Curzi (31' primo tempo) è stato decisivo ai fini del risultato. Un colpo di reni che ha rimarcato le sue doti migliori: reattività e senso della posizione. Si tratta però del secondo intervento superbo in stagione. In occasione della gara contro la Sancataldese aveva già compiuto una parata molto simile (leggermente più semplice) su una conclusione dal limite dell'area piccola, evitando la rete del 4-2 degli ospiti a pochi istanti dal fischio finale.
ESSERE BARESE È LA COSA PIÙ BELLA AL MONDO