Nel corso del precampionato le ottime prestazioni del reparto d'attacco e, in particolar modo, quelle dei nuovi arrivati come Antenucci, Kupisz e Terrani, avevano messo in secondo piano l'acquisto di Eugenio D'Ursi. Il classe '95 non è da considerare come un calciatore qualunque per la categoria. Nella passata stagione tra le fila del Catanzaro ha trascinato la squadra al terzo posto in classifica grazie alle sue 14 reti, vicecannoniere del Girone C, alle spalle del solo Castaldo. Un bottino realizzativo considerevole per un giocatore schierato quasi sempre da esterno alto nel 3-4-3. D'Ursi non era però nuovo a raggiungere la doppia cifra, già raggiunta l'anno prima sempre in C con le maglie di Arezzo (3 reti) e Bisceglie (7).
Difficile è, infatti, vedere un giocatore dotato di grande estro, dribbling e fantasia trovare così frequentemente la via della rete. L'esodio con gol di Lentini non può essere un caso. Il ragazzo è tra i pochi a conoscere perfettamente il girone meridionale, confermando di essere già perfettamente integrato nell'atteggiamento tra agonismo e lucidità, due aspetti fondamentali. Ottimo, inoltre, l'impatto alla gara dalla panchina, già evidenziato nella sfida di Coppa Italia con la Paganese (dai suoi piedi è nata l'azione della rete decisiva di Antenucci).
Dal punto di vista tattico il suo impiego è perfettamente adattabile a qualsiasi modulo: da esterno nel 4-4-2 e nel 4-3-3 a seconda punta o anche fantasista. D'Ursi è un calciatore che ama la ricerca della profondità ma anche il dialogo con i compagni, perfettamente idoneo ai diktat di mister Cornacchini.
Perchè non è stato mai provato dal primo minuto? Nonostante sia arrivato a fine luglio, è stato tra gli ultimi colpi della rosa (dopo di lui solo Ferrari), trovando così un gruppo già affiatato da oltre due settimane di ritiro. Il suo inserimento è stato poi rallentato da un piccolo acciacco fisico di natura muscolare, riscontrato all'esordio nel triangolare del Centenario (nella mini sfida con la Salernitana). Adesso però c'è la Viterbese, dove a prescindere dalla disposizione in campo, è tra i principali candidati ad essere titolare, al fianco di Antenucci e Terrani.
di Gianmaria De Candia
fonte tuttobari.com
Difficile è, infatti, vedere un giocatore dotato di grande estro, dribbling e fantasia trovare così frequentemente la via della rete. L'esodio con gol di Lentini non può essere un caso. Il ragazzo è tra i pochi a conoscere perfettamente il girone meridionale, confermando di essere già perfettamente integrato nell'atteggiamento tra agonismo e lucidità, due aspetti fondamentali. Ottimo, inoltre, l'impatto alla gara dalla panchina, già evidenziato nella sfida di Coppa Italia con la Paganese (dai suoi piedi è nata l'azione della rete decisiva di Antenucci).
Dal punto di vista tattico il suo impiego è perfettamente adattabile a qualsiasi modulo: da esterno nel 4-4-2 e nel 4-3-3 a seconda punta o anche fantasista. D'Ursi è un calciatore che ama la ricerca della profondità ma anche il dialogo con i compagni, perfettamente idoneo ai diktat di mister Cornacchini.
Perchè non è stato mai provato dal primo minuto? Nonostante sia arrivato a fine luglio, è stato tra gli ultimi colpi della rosa (dopo di lui solo Ferrari), trovando così un gruppo già affiatato da oltre due settimane di ritiro. Il suo inserimento è stato poi rallentato da un piccolo acciacco fisico di natura muscolare, riscontrato all'esordio nel triangolare del Centenario (nella mini sfida con la Salernitana). Adesso però c'è la Viterbese, dove a prescindere dalla disposizione in campo, è tra i principali candidati ad essere titolare, al fianco di Antenucci e Terrani.
di Gianmaria De Candia
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