[size=32]Vietato nascondersi, il Bari è la corazzata del girone C di Lega Pro. Mister Cornacchini ha in dote una rosa che, con qualche piccolo ritocco, potrebbe figurare molto bene anche in serie B. Un aspetto importante che deve imporre ai Galletti di alzare la cresta - perché l’obiettivo primario deve essere quello di conquistare il campionato - ma anche la guardia. Vietato pensare di aver già vinto il campionato. Vietato peccare di poca umiltà.[/size]
[size=32]Cornacchini lo ha compreso molto bene, e l’umiltà con cui il Bari si è approcciato alla Sicula Leonzio fa parte del repertorio che una grande squadra deve possedere. Lo champagne è ancora in frigo, ed è un bene che sia così. Troppe volte abbiamo assistito a squadre spumeggianti, figlie di un tiki taka caro a tanti, ma arma vincente di pochi. Squadre che sul più bello hanno perso tempo a specchiarsi finendo come Narciso.[/size]
[size=32]Il Bari arriverà al totaal voetbal caro a Jack Reynolds, celebre allenatore dell’Ajax - difficile possa avvenire il contrario con gli uomini a disposizione - ma lo farà gradualmente. Diciotto nuovi calciatori hanno bisogno di conoscersi, di amalgamarsi, di percepirsi in campo. Questo Bari è già gruppo, affiatato, coeso, unito, e sta diventando squadra.[/size]
[size=32]Ecco perché oltre all’umiltà serve quella razionalità così cara a Pitagora da definirla immortale. Si è vista a Lentini quando il Bari ha saputo soffrire, incassare, per poi sferrare il colpo di grazia. Cornacchini è allenatore preparato e saggio, e prenderà esempio da Cartesio. Siamo certi che nelle prossime uscite abbinerà alla razionalità un pizzico di immaginazione per rendere questo Bari imprevedibile e vincente.[/size]
[size=32]La prossima sfida contro la Viterbese, la prima al San Nicola, è da non sbagliare. Giovanni Lopez, allenatore dei laziali, ha dichiarato che la sua squadra verrà a Bari per vincere. Ad ognuno le proprie convinzioni, un modo per caricare i suoi ragazzi.[/size]
[size=32]Un proverbio barese recita testualmente: “Una parola in meno e ritirati a casa tua”. Il Bari potrebbe dedicarlo a Lopez in caso di vittoria. Un motivo in più per conquistare i tre punti.[/size]
[size=32]Cornacchini lo ha compreso molto bene, e l’umiltà con cui il Bari si è approcciato alla Sicula Leonzio fa parte del repertorio che una grande squadra deve possedere. Lo champagne è ancora in frigo, ed è un bene che sia così. Troppe volte abbiamo assistito a squadre spumeggianti, figlie di un tiki taka caro a tanti, ma arma vincente di pochi. Squadre che sul più bello hanno perso tempo a specchiarsi finendo come Narciso.[/size]
[size=32]Il Bari arriverà al totaal voetbal caro a Jack Reynolds, celebre allenatore dell’Ajax - difficile possa avvenire il contrario con gli uomini a disposizione - ma lo farà gradualmente. Diciotto nuovi calciatori hanno bisogno di conoscersi, di amalgamarsi, di percepirsi in campo. Questo Bari è già gruppo, affiatato, coeso, unito, e sta diventando squadra.[/size]
[size=32]Ecco perché oltre all’umiltà serve quella razionalità così cara a Pitagora da definirla immortale. Si è vista a Lentini quando il Bari ha saputo soffrire, incassare, per poi sferrare il colpo di grazia. Cornacchini è allenatore preparato e saggio, e prenderà esempio da Cartesio. Siamo certi che nelle prossime uscite abbinerà alla razionalità un pizzico di immaginazione per rendere questo Bari imprevedibile e vincente.[/size]
[size=32]La prossima sfida contro la Viterbese, la prima al San Nicola, è da non sbagliare. Giovanni Lopez, allenatore dei laziali, ha dichiarato che la sua squadra verrà a Bari per vincere. Ad ognuno le proprie convinzioni, un modo per caricare i suoi ragazzi.[/size]
[size=32]Un proverbio barese recita testualmente: “Una parola in meno e ritirati a casa tua”. Il Bari potrebbe dedicarlo a Lopez in caso di vittoria. Un motivo in più per conquistare i tre punti.[/size]