Awua: "Aggressività e velocità sono le mie doti. Non mi aspettavo questo affetto. Sogno? La Champions..."
30.09.2019 16:30 di Gianmaria De Candia Vedi letture
Theophilus Awua rappresenta sicuramente uno dei calciatori più apprezzati dai tifosi in questo inizio di stagione. Il classe '99, come riportato da sscalciobari.it, ha così fatto il punto sul suo primo mese in biancorosso, soffermandosi proprio sull'affetto dei supporter e sulle sue qualità: "Tutti mi dicono che parlo poco, ma è il mio carattere; in campo so bene che devo dare tutto. Non posso descrivere le mie emozioni per l’affetto che la città di Bari mi sta regalando dal primo momento che sono arrivato; sono molto contento e ancor più motivato. Non me lo aspettavo davvero; so che nel calcio tutto dipende da quello che fai e da come lo fai quando scendi in campo. Io cerco sempre di dare il massimo, ma, ad essere sinceri, alla prima al ‘San Nicola’, avevo un pò di timore, tutta quella gente sugli spalti; dopo il fischio d’inizio tutto è diventato normale. Io credo che velocità e aggressività siano le doti che mi hanno permesso di arrivare fino a questo punto, ma so bene che devo migliorare in tutto, soprattutto nelle conclusioni a rete, nel tiro".
Sulle sue ambizioni personali: "Credo sia comune a tutti i giovani calciatori, giocare in Serie A, magari in Champions e vincere un titolo importante; ma cominciamo a pensare a far bene qui, pensiamo a festeggiare al ‘San Nicola’, sarebbe bellissimo".
Il giovane centrocampista si è poi soffermato sulle sue precedenti annate in Italia dall'Inter al Rende: "E’ stata una bella esperienza a Milano, abbiamo vinto il campionato. Avevo sempre giocato da mezz’ala, ma in nerazzurro mi hanno schierato da mediano e non è andata male. Non posso dire sia andata allo stesso modo alla Juve Stabia, solo due partite, poi non ho più giocato, il momento più difficile per me da quando sono in Italia. Come si affrontano quei momenti? Mi concentro sulle cose positive; il mio passato, tutto quello che è successo e che mi ha portato fino a qui, è la mia motivazione principale per uscire dai brutti momenti. Sono tornato allo Spezia nella seconda parte della stagione e a poche giornate dalla fine contro la Pro Vercelli, mister Gallo mi disse di andare a scaldarmi perchè mi avrebbe fatto entrare. Non me lo aspettavo assolutamente, ero troppo felice; il caso ha voluto che mi ritrovassi in condizione di poter poter segnare, su una ripartenza, a tutta velocità; non ho parole per descrivere quei momenti. Ricordo che Gilardino dopo la partita si è complimentato con me, mi ha spronato a continuare a lavorare, a non perdere la testa. A Rende poi ho trovato un ambiente perfetto per crescere, dal mister alla città; mi hanno aiutato a ritrovare autostima".
30.09.2019 16:30 di Gianmaria De Candia Vedi letture
Theophilus Awua rappresenta sicuramente uno dei calciatori più apprezzati dai tifosi in questo inizio di stagione. Il classe '99, come riportato da sscalciobari.it, ha così fatto il punto sul suo primo mese in biancorosso, soffermandosi proprio sull'affetto dei supporter e sulle sue qualità: "Tutti mi dicono che parlo poco, ma è il mio carattere; in campo so bene che devo dare tutto. Non posso descrivere le mie emozioni per l’affetto che la città di Bari mi sta regalando dal primo momento che sono arrivato; sono molto contento e ancor più motivato. Non me lo aspettavo davvero; so che nel calcio tutto dipende da quello che fai e da come lo fai quando scendi in campo. Io cerco sempre di dare il massimo, ma, ad essere sinceri, alla prima al ‘San Nicola’, avevo un pò di timore, tutta quella gente sugli spalti; dopo il fischio d’inizio tutto è diventato normale. Io credo che velocità e aggressività siano le doti che mi hanno permesso di arrivare fino a questo punto, ma so bene che devo migliorare in tutto, soprattutto nelle conclusioni a rete, nel tiro".
Sulle sue ambizioni personali: "Credo sia comune a tutti i giovani calciatori, giocare in Serie A, magari in Champions e vincere un titolo importante; ma cominciamo a pensare a far bene qui, pensiamo a festeggiare al ‘San Nicola’, sarebbe bellissimo".
Il giovane centrocampista si è poi soffermato sulle sue precedenti annate in Italia dall'Inter al Rende: "E’ stata una bella esperienza a Milano, abbiamo vinto il campionato. Avevo sempre giocato da mezz’ala, ma in nerazzurro mi hanno schierato da mediano e non è andata male. Non posso dire sia andata allo stesso modo alla Juve Stabia, solo due partite, poi non ho più giocato, il momento più difficile per me da quando sono in Italia. Come si affrontano quei momenti? Mi concentro sulle cose positive; il mio passato, tutto quello che è successo e che mi ha portato fino a qui, è la mia motivazione principale per uscire dai brutti momenti. Sono tornato allo Spezia nella seconda parte della stagione e a poche giornate dalla fine contro la Pro Vercelli, mister Gallo mi disse di andare a scaldarmi perchè mi avrebbe fatto entrare. Non me lo aspettavo assolutamente, ero troppo felice; il caso ha voluto che mi ritrovassi in condizione di poter poter segnare, su una ripartenza, a tutta velocità; non ho parole per descrivere quei momenti. Ricordo che Gilardino dopo la partita si è complimentato con me, mi ha spronato a continuare a lavorare, a non perdere la testa. A Rende poi ho trovato un ambiente perfetto per crescere, dal mister alla città; mi hanno aiutato a ritrovare autostima".