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31-07-2012 12:50
Bruno D´Urso ex giudice sportivo e procuratore federale è intervenuto a Sportiva per parlare dell´istituto del patteggiamento nella giustizia sportiva.
"E´ una modalità che entra in maniera fisiologica e che la giustizia sportiva ha ritenuto di dover mutuare da quella penale: l´intesa che intercorre tra difensore ed il pm e che prevede una riduzione sulla pena unisce la riduzione di pena con l´accorciamento dei tempi.
La mia esperienza non mi ha mai consentito di verificare situazioni in cui un innocente accede al patteggiamento come modalità di risoluzione problemi anche se è vero che giustizia sportiva è caratterizzata da velocità. Mi pare che quanto detto dal tesserato che ha messo all´attenzione del procuratore federale diverse rilevanze disciplinari sia già stato supportato. E quindi forse si utilizza per evitare guai peggiori, la prospettiva di una lunga squalifica. La probabilità di una condanna è messa su uno dei piatti della bilancia dall´altra c´è la certezza di ridurre i danni al minimo.
Da soggetto che lavorava in quel settore sarei tentato di non giudicare dall´esterno. Se Palazzi ha ritenuto che questa potesse essere una modalità conciliativa giusta avrà fatto le sue valutazioni".
Fonte: Radio Sportiva
31-07-2012 12:50
Bruno D´Urso ex giudice sportivo e procuratore federale è intervenuto a Sportiva per parlare dell´istituto del patteggiamento nella giustizia sportiva.
"E´ una modalità che entra in maniera fisiologica e che la giustizia sportiva ha ritenuto di dover mutuare da quella penale: l´intesa che intercorre tra difensore ed il pm e che prevede una riduzione sulla pena unisce la riduzione di pena con l´accorciamento dei tempi.
La mia esperienza non mi ha mai consentito di verificare situazioni in cui un innocente accede al patteggiamento come modalità di risoluzione problemi anche se è vero che giustizia sportiva è caratterizzata da velocità. Mi pare che quanto detto dal tesserato che ha messo all´attenzione del procuratore federale diverse rilevanze disciplinari sia già stato supportato. E quindi forse si utilizza per evitare guai peggiori, la prospettiva di una lunga squalifica. La probabilità di una condanna è messa su uno dei piatti della bilancia dall´altra c´è la certezza di ridurre i danni al minimo.
Da soggetto che lavorava in quel settore sarei tentato di non giudicare dall´esterno. Se Palazzi ha ritenuto che questa potesse essere una modalità conciliativa giusta avrà fatto le sue valutazioni".
Fonte: Radio Sportiva