Contro ogni forma di intolleranza e discriminazione. Con questo slogan, come riportato oggi da La Gazzetta del Mezzogiorno, Inter e Bologna dedicheranno simbolicamente il loro match di Coppa Italia ad Arpad Weisz, tecnico ungherese di origini ebraiche, espulso dall’Italia, poi deportato e ucciso nel 1944 nel campo di concentramento di Auschwitz, dopo varie esperienze da trainer di massima serie a cavallo degli anni 30.
Arpad Weisz, oltre che delle stesse Inter e Bologna, fu anche allenatore del Bari nella stagione di A 1930-31, conclusasi con una storica salvezza, la prima conquistata con la formula a girone unico.
tuttobari.com
Arpad Weisz, oltre che delle stesse Inter e Bologna, fu anche allenatore del Bari nella stagione di A 1930-31, conclusasi con una storica salvezza, la prima conquistata con la formula a girone unico.
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