Mondiali 2014 - Cuore Italia: Verratti strappa l'1-1 al 92'
Un gol di Marco Verratti nel recupero evita all'Italia la sconfitta all'Amsterdam Arena. Olanda in vantaggio con Lens e in pieno controllo della gara per larghi tratti. Con l'ingresso di Gilardino e Osvaldo cambia tutto: fioccano le occasioni e nel finale Verratti firma l'1-1. Gli azzurri ringraziano Gigi Buffon, autore di almeno tre interventi prodigiosi
Scritto da Paolo PEGORARO
Ci ha regalato un epilogo da favola quest’amichevole Olanda-Italia. Una partita in cui un’Italia apatica è stata a lungo in balia dell’Olanda, peraltro con un Buffon in versione semifinale di Dortmund 2006 a evitare figuracce con parate da cineteca. Quando stava per materializzarsi l’ottava sconfitta (su un totale di tredici) in amichevole per l’Ital-Prandelli, un ciclone si è abbattuto sull’imberbe difesa orange. Martins Indi, De Vrjij e Blind avevano passato fin lì una serata tranquilla, fino all’ingresso dei panzer Gilardino e Osvaldo. Da lì in poi è solo black out olandese, con l’apoteosi azzurra del gol di Marco Verratti, altro crack di questa serata olandese da ricordare. Evidentemente ci porta fortuna l’Amsterdam Arena: dopo la semifinale europea del 2000, la vittoria in amichevole del 2005 (profetica del trionfo tedesca), giochiamo un altro tiro mancino ai tulipani.
OLANDA PADRONA INCONTRASTATA - Cesare Prandelli conferma le scelte annunciate alla vigilia e affianca agli attesissimi Balotelli ed El Shaarawy Antonio Candreva, ristabilito dopo l’attacco influenzale. Tra le fila orange è Van Persie a fare da chioccia a un gruppo di giovani terribili. Dopo un quarto d’ora di noia e ritmi bassi è Maher a romper gli indugi con un destro di prima intenzione respinto da un prodigio di Gigi Buffon, il primo miracolo della serata. L’assist è Maher è confezionato da Jeremain Lens, ala imprendibile per un Davide Santon in serata opaca. È l’avvisaglia di un primo tempo a tinte interamente arancioni, dove l’Italia vestirà i panni dello sparring partner, eccezion fatta per due discese di Abate – un velocista sulla fascia, ma senza lucidità nel momento di sferrare il traversone – e una conclusione di Balotelli potente ma imprecisa. Tutto il resto è monologo olandese, con la ciliegina del sombrero di Lens ai danni di Astori culminato con un destro implacabile alla sinistra dell’incolpevole Buffon. Vantaggio ampiamente annunciato.
VERRATTI E L’INCREDIBILE PAREGGIO - Nella ripresa le cose – se possibile – peggiorano ulteriormente, perché l’Italia non riesce più a farsi viva dalle parti dell’inoperoso Krul. Diamanti e Florenzi non riescono ad apportare quel cambio di passo richiesto da Prandelli (Pirlo e Candreva rimangono negli spogliatoi). Così è l’Olanda a sfiorare più volte il raddoppio ammazza-partita, in particolare con un sinistro a botta sicura del solito Lens respinto da Buffon con la mano di richiamo: una parata in grado di evocare i prodigi del mondiale tedesco. Quando tutto sembra perduto, destinato alla voce “serata da dimenticare in fretta e furia” Cesare Prandelli estrae dal mazzo le carte giuste: Verratti, Gilardino e Osvaldo. Improvvisamente la difesa olandese crolla verticalmente: negli ultimi dieci minuti sono ben cinque le occasioni azzurre, equamente ripartite tra l’attaccante del Bologna e il pari ruolo della Roma. Nel primo minuto di recupero ecco la gioia azzurra: lo scambio stretto in area tra Gilardino e Verratti porta il metronomo del PSG al tiro a tu per tu con Krul; il suo sinistro sotto la traversa fa impazzire Prandelli & Co.
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Un gol di Marco Verratti nel recupero evita all'Italia la sconfitta all'Amsterdam Arena. Olanda in vantaggio con Lens e in pieno controllo della gara per larghi tratti. Con l'ingresso di Gilardino e Osvaldo cambia tutto: fioccano le occasioni e nel finale Verratti firma l'1-1. Gli azzurri ringraziano Gigi Buffon, autore di almeno tre interventi prodigiosi
Scritto da Paolo PEGORARO
Ci ha regalato un epilogo da favola quest’amichevole Olanda-Italia. Una partita in cui un’Italia apatica è stata a lungo in balia dell’Olanda, peraltro con un Buffon in versione semifinale di Dortmund 2006 a evitare figuracce con parate da cineteca. Quando stava per materializzarsi l’ottava sconfitta (su un totale di tredici) in amichevole per l’Ital-Prandelli, un ciclone si è abbattuto sull’imberbe difesa orange. Martins Indi, De Vrjij e Blind avevano passato fin lì una serata tranquilla, fino all’ingresso dei panzer Gilardino e Osvaldo. Da lì in poi è solo black out olandese, con l’apoteosi azzurra del gol di Marco Verratti, altro crack di questa serata olandese da ricordare. Evidentemente ci porta fortuna l’Amsterdam Arena: dopo la semifinale europea del 2000, la vittoria in amichevole del 2005 (profetica del trionfo tedesca), giochiamo un altro tiro mancino ai tulipani.
OLANDA PADRONA INCONTRASTATA - Cesare Prandelli conferma le scelte annunciate alla vigilia e affianca agli attesissimi Balotelli ed El Shaarawy Antonio Candreva, ristabilito dopo l’attacco influenzale. Tra le fila orange è Van Persie a fare da chioccia a un gruppo di giovani terribili. Dopo un quarto d’ora di noia e ritmi bassi è Maher a romper gli indugi con un destro di prima intenzione respinto da un prodigio di Gigi Buffon, il primo miracolo della serata. L’assist è Maher è confezionato da Jeremain Lens, ala imprendibile per un Davide Santon in serata opaca. È l’avvisaglia di un primo tempo a tinte interamente arancioni, dove l’Italia vestirà i panni dello sparring partner, eccezion fatta per due discese di Abate – un velocista sulla fascia, ma senza lucidità nel momento di sferrare il traversone – e una conclusione di Balotelli potente ma imprecisa. Tutto il resto è monologo olandese, con la ciliegina del sombrero di Lens ai danni di Astori culminato con un destro implacabile alla sinistra dell’incolpevole Buffon. Vantaggio ampiamente annunciato.
VERRATTI E L’INCREDIBILE PAREGGIO - Nella ripresa le cose – se possibile – peggiorano ulteriormente, perché l’Italia non riesce più a farsi viva dalle parti dell’inoperoso Krul. Diamanti e Florenzi non riescono ad apportare quel cambio di passo richiesto da Prandelli (Pirlo e Candreva rimangono negli spogliatoi). Così è l’Olanda a sfiorare più volte il raddoppio ammazza-partita, in particolare con un sinistro a botta sicura del solito Lens respinto da Buffon con la mano di richiamo: una parata in grado di evocare i prodigi del mondiale tedesco. Quando tutto sembra perduto, destinato alla voce “serata da dimenticare in fretta e furia” Cesare Prandelli estrae dal mazzo le carte giuste: Verratti, Gilardino e Osvaldo. Improvvisamente la difesa olandese crolla verticalmente: negli ultimi dieci minuti sono ben cinque le occasioni azzurre, equamente ripartite tra l’attaccante del Bologna e il pari ruolo della Roma. Nel primo minuto di recupero ecco la gioia azzurra: lo scambio stretto in area tra Gilardino e Verratti porta il metronomo del PSG al tiro a tu per tu con Krul; il suo sinistro sotto la traversa fa impazzire Prandelli & Co.
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