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    eurosport.yahoo.com - Mondiali 2014 - Cuore Italia: Verratti strappa l'1-1 al 92'

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    Messaggio Da Ospite Gio 7 Feb - 8:23

    Mondiali 2014 - Cuore Italia: Verratti strappa l'1-1 al 92'

    Un gol di Marco Verratti nel recupero evita all'Italia la sconfitta all'Amsterdam Arena. Olanda in vantaggio con Lens e in pieno controllo della gara per larghi tratti. Con l'ingresso di Gilardino e Osvaldo cambia tutto: fioccano le occasioni e nel finale Verratti firma l'1-1. Gli azzurri ringraziano Gigi Buffon, autore di almeno tre interventi prodigiosi

    Scritto da Paolo PEGORARO

    Ci ha regalato un epilogo da favola quest’amichevole Olanda-Italia. Una partita in cui un’Italia apatica è stata a lungo in balia dell’Olanda, peraltro con un Buffon in versione semifinale di Dortmund 2006 a evitare figuracce con parate da cineteca. Quando stava per materializzarsi l’ottava sconfitta (su un totale di tredici) in amichevole per l’Ital-Prandelli, un ciclone si è abbattuto sull’imberbe difesa orange. Martins Indi, De Vrjij e Blind avevano passato fin lì una serata tranquilla, fino all’ingresso dei panzer Gilardino e Osvaldo. Da lì in poi è solo black out olandese, con l’apoteosi azzurra del gol di Marco Verratti, altro crack di questa serata olandese da ricordare. Evidentemente ci porta fortuna l’Amsterdam Arena: dopo la semifinale europea del 2000, la vittoria in amichevole del 2005 (profetica del trionfo tedesca), giochiamo un altro tiro mancino ai tulipani.
    OLANDA PADRONA INCONTRASTATA - Cesare Prandelli conferma le scelte annunciate alla vigilia e affianca agli attesissimi Balotelli ed El Shaarawy Antonio Candreva, ristabilito dopo l’attacco influenzale. Tra le fila orange è Van Persie a fare da chioccia a un gruppo di giovani terribili. Dopo un quarto d’ora di noia e ritmi bassi è Maher a romper gli indugi con un destro di prima intenzione respinto da un prodigio di Gigi Buffon, il primo miracolo della serata. L’assist è Maher è confezionato da Jeremain Lens, ala imprendibile per un Davide Santon in serata opaca. È l’avvisaglia di un primo tempo a tinte interamente arancioni, dove l’Italia vestirà i panni dello sparring partner, eccezion fatta per due discese di Abate – un velocista sulla fascia, ma senza lucidità nel momento di sferrare il traversone – e una conclusione di Balotelli potente ma imprecisa. Tutto il resto è monologo olandese, con la ciliegina del sombrero di Lens ai danni di Astori culminato con un destro implacabile alla sinistra dell’incolpevole Buffon. Vantaggio ampiamente annunciato.
    VERRATTI E L’INCREDIBILE PAREGGIO - Nella ripresa le cose – se possibile – peggiorano ulteriormente, perché l’Italia non riesce più a farsi viva dalle parti dell’inoperoso Krul. Diamanti e Florenzi non riescono ad apportare quel cambio di passo richiesto da Prandelli (Pirlo e Candreva rimangono negli spogliatoi). Così è l’Olanda a sfiorare più volte il raddoppio ammazza-partita, in particolare con un sinistro a botta sicura del solito Lens respinto da Buffon con la mano di richiamo: una parata in grado di evocare i prodigi del mondiale tedesco. Quando tutto sembra perduto, destinato alla voce “serata da dimenticare in fretta e furia” Cesare Prandelli estrae dal mazzo le carte giuste: Verratti, Gilardino e Osvaldo. Improvvisamente la difesa olandese crolla verticalmente: negli ultimi dieci minuti sono ben cinque le occasioni azzurre, equamente ripartite tra l’attaccante del Bologna e il pari ruolo della Roma. Nel primo minuto di recupero ecco la gioia azzurra: lo scambio stretto in area tra Gilardino e Verratti porta il metronomo del PSG al tiro a tu per tu con Krul; il suo sinistro sotto la traversa fa impazzire Prandelli & Co.

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    Messaggio Da Ospite Gio 7 Feb - 8:27

    Mondiali 2014 - Verratti: "Mi sono ispirato a Kallon"

    Il talento del PSG commenta con una battuta il suo primo gol in azzurro: il numero 2 scelto per l'amichevole con l'Olanda gli ha portato fortuna

    CESARE PRANDELLI (ct Italia) - "Questo pareggio premia la nostra voglia di non perdere, ma dobbiamo migliorare. Abbiamo cominciato la partita con un modulo particolare - ha spiegato Prandelli riferendosi al 4-3-3 con il tridente offensivo composto da Candreva, Balotelli ed El Shaarawy - ho visto cose interessanti anche se abbiamo bisogno di tempo per lavorare sui dettagli. Poi siamo passati al 4-3-1-2, un modulo che conosciamo meglio, ma dobbiamo avere la volontà e la forza per migliorare anche il nuovo sistema di gioco perché abbiamo giocatori con grande tecnica: dobbiamo avere solo maggiore personalità. Devono lavorare molto assieme, Mario sa di non avere una grande condizione, ha bisogno di recuperarla, ma abbiamo un futuro interessante sul quale lavorare. Verratti? Ha grande personalità e grande tecnica, ha realizzato un gol fantastico. In quella zona del campo, però, qualche volta deve essere più veloce, non deve andare in scivolata ma interpretare il ruolo in modo più tattico".

    MARCO VERRATTI (centrocampista Italia) - "Sono molto contento per il primo gol con l'Italia, ma soprattutto perché siamo riusciti a pareggiare la partita: negli ultimi venti minuti abbiamo sfiorato il gol diverse volte, alla fine ce l'abbiamo fatta, credo sia il risultato più giusto. Gilardino mi chiamava la palla, io gliel'ho passata subito perchè lui è molto bravo a proteggerla, e lo ringrazio per avermi fatto segnare. Se Ibrahimovic me l'avrebbe restituita allo stesso modo? Sì, anche lui è molto altruista".
    Verratti ha poi accolto i complimenti e i consigli del tecnico Cesare Prandelli, secondo il quale il centrocampista del Psg dovrebbe interpretare il ruolo in modo più tattico e scivolare meno: "Non è il primo che me lo dice - ha dichiarato Verratti - ha ragione e devo migliorare, cercherò di seguire i consigli di Prandelli e Ancelotti. Quando sarò titolare nella Nazionale? Non ci penso, far parte di questo grande gruppo a soli 19 anni è difficile e per me è già il massimo. Quando poi il mister mi chiama in causa cercherò di dare il meglio. Giocare insieme a Pirlo? Sarebbe un sogno, lui è un grande campione, ma so che sarà difficile".
    Infine Verratti ha parlato del futuro e dell'ipotesi di un ritorno in Italia: "Ora sto benissimo in Francia, ho fatto questa scelta e sto giocando con tanti campioni, questa esperienza mi servirà molto. Poi in futuro sogno naturalmente di giocare in Serie A, è il sogno di ogni ragazzo. Perché ho scelto il numero 2 stasera? Mi sono ispirato a Kallon, un attaccante che giocava con il 2, mi è rimasto in mente".

    GIANLUIGI BUFFON (portiere Italia) - " A volte può sembrare che non stiamo dando il massimo ma non è così. Dipende dagli avversari che incontri e se il test è probante. Se vieni a giocare in Olanda ci può stare di fare una gara più attendista. Abbiamo cercato di fare del nostro meglio e finalmente abbiamo interrotto questa serie di sconfitte in amichevole che ci stava infastidendo. Le gara durano 90', ci possono essere dei tempi anche lunghi in cui gli altri prendono il sopravvento e tu non riesci a trovare le contromisure. Loro hanno spinto per 75' e magari negli ultimi 15' non sono riusciti a venirne a capo. Penso che alla fine il bello del calcio sia anche questo, abbiamo pareggiato una buona gara. Abbiamo molti ragazzi, in questo processo di crescita ci sarà che qualche volta il carisma venga meno, ma da qui alla Confederations e poi al Mondiale ci saranno molti test probanti e tanti di noi, soprattutto i giovani, un mattoncino alla volta, riusciremo ad arrivare al Mondiale in ottime condizioni".
    Il modulo con cui l'Italia ha iniziato il match, il 4-3-3, non sembra aver prodotto buoni risultati. "Penso si possa riproporre, non è una gara occasionale che può promuovere e o bocciare un modulo. Abbiamo provato un'ora, un'ora e mezza, non penso si possa dare giudizio attendibile. Mani sul loro gol? Sì, i compagni negli spogliatoi dicevano che l'aveva presa con le mani, dicono anche in maniera abbastanza netta" ha detto Buffon che riconosce di aver dietro di sé molti validi portiere ma non sa quando smetterà di giocare. "Dietro di me ci sono Sirigu, Leali, Perin, Fiorillo, Barni, lo stessi Marchetti, De Sanctis che è una certezza. Qualcuno prenderà il mio posto, quando non lo so. Finché avrò questo atteggiamento positivo andrò avanti, fisicamente sto bene, solo la testa fa fare la differenza tra una partita da protagonista o da spettatore".

    RICCARDO MONTOLIVO (centrocampista Italia) - "Il 4-3-3 e il 4-3-1-2 sono soluzioni che abbiamo provato e possiamo interpretare bene, poi dipende anche dall'avversario. Stasera abbiamo fatto fatica a essere aggressivi durante il loro possesso palla e questo ci ha messo in difficoltà, non dipende dal modulo, ma dall'atteggiamento un po' troppo passivo. L'approccio non è lo stesso rispetto alle gare ufficiali, anche se è sbagliato. A tratti, però, abbiamo fatto una buona gara e non abbiamo perso, quindi ci sono gli aspetti positivi. La voglia di fare la grande partita c'era, ma non eravamo aggressivi al 100%, ci fermavano a un metro e mezzo dall'avversario e loro riuscivano a trovare il compagno e a uscire dal nostro pressing".
    Italia in campo nel primo tempo con il 4-3-3, lo stesso modulo che utilizza il Milan. "Ci sono giocatori diversi nell'interpretare il ruolo di mezzala, più di corsa nel Milan, più di qualità in azzurro", spiega Montolivo titolare in entrambe le squadre così come Mario Balotelli che, però, in rossonero non potrà giocare la Champions League e salterà la doppia sfida con il Barcellona. "Mi dispiace tanto, perché Mario è un grande campione, ma c'è Pazzini che sta facendo un grande campionato e che ha fatto tanti gol e non dimentichiamo che c'è anche Bojan che può darci una mano".

    ALBERTO GILARDINO (attaccante Italia) - "Questa è una squadra piena di giovani, oggi con Balotelli ed El Shaarawy avevamo un attacco giovanissimo e in prospettiva questa è un'Italia molto promettente. Oggi abbiamo affrontato una Nazionale come l'Olanda che sa giocare molto bene la palla, ma alla fine siamo riusciti ad acciuffare il gol del pari e se spingevamo di più potevamo anche vincere. Sono molto felice di essere tornato e di aver riassaporato il campo con questa maglia che non vestivo da tantissimo tempo. Sono contento di aver giocato questi 20 minuti e di aver fatto l'assist per Verratti. Per me l'importante è far parte del gruppo, questa maglia è e sarà sempre importante per me".
    Gilardino ha vinto il Mondiale del 2006 con la Nazionale di Lippi che vinse in Olanda prima di alzare al cielo la Coppa del Mondo. "Forse quella era una squadra un po' più rodata, qui ci sono ragazzi di grande talento e di prospettiva e ci vuole un po' di pazienza. Ora avremo una partita importante di qualificazione ai Mondiali, poi ci sarà la Confederations Cup e lì si vedra' un'Italia più rodata. È difficile preparare un'amichevole in due giorni, non riesci a lavorare al massimo".

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    Messaggio Da Ospite Gio 7 Feb - 8:33

    Mondiali 2014 - Le pagelle di Olanda-Italia 1-1

    Buffon prodigioso con i suoi interventi da campioni. Sul versante olandese è Lens il migliore. Osvaldo, Gilardino e Verratti decisivi nel pirotecnico finale di gara

    Scritto da Paolo PEGORARO


    ===ITALIA===
    Gianluigi Buffon voto 7,5: un Buffon così non lo ammiravamo dal Mondiale 2006. Poche chiacchiere, gli interventi su Maher e Lens sono da numero uno al mondo. Non c’è Neuer o Casillas che tenga.
    Ignazio Abate 6,5: vince il duello con l’esordiente Blind e non concede centimetri a Ola John. Se alla corsa abbinasse anche la tecnica al momento del cross sarebbe un top player.
    Andrea Barzagli voto 6: non perde la bussola nemmeno nei momenti di massima pressione orange e prova a sdoppiarsi rifornendo la punte con lanci dalle retrovie. Lui non sfigura. (Dal 76’ Andrea Ranocchia sv)
    Davide Astori voto 5: qualche imbarazzo iniziale, comunque fisiologico, poi la frittata del gol di Lens: inadeguato nella marcatura, non si può subire un pallonetto simile in un fazzoletto di terreno.
    Davide Santon voto 5: perde clamorosamente il duello con Lens, che al suo cospetto sembra un gigante; di lui non si ricordano sovrapposizioni, per non parlare di cross dal fondo. Ritorno sfortunato in nazionale per il terzino del Newcastle.
    Andrea Pirlo voto 6,5: uno dei pochi a salvarsi nel primo tempo; suoi i rifornimenti in profondità per le uniche chance italiane. Sostanza e qualità prima del cambio. Andrea Pirlo non tradisce mai. (Dal 45’ Alessandro Diamanti 6,5: si accende a intermittenza Alino, ma è comunque un fattore nella rimonta azzurra. Dai suoi piedi parte l’azione del pareggio).
    Daniele De Rossi 5: sottoritmo, arrugginito dal misero minutaggio dell’era Zeman. Se soffriamo terribilmente in mezzo al campo nella prima frazione di gioco, molte responsabilità vanno ascritte a lui. (Dal 61’ Verratti 7: il suo gol trasforma una serata da incubo al manifesto dell’Italia cuore e grinta di Cesare Prandelli)
    Riccardo Montolivo 5,5: impalpabile a larghi tratti, cresce nel finale, ma resta ai margini del match.
    Antonio Candreva 6: la catena di destra funziona, perché Abate e Candreva sanno come muoversi in sincronia. Debilitato dallo stop forzato dall’influenza, non riesce a dare continuità alla sua azione, ma il passaggio filtrante con cui smarca Abate in area di rigore incanta la platea. (Dal 45’ Alessandro Florenzi 6,5: che personalità per questo ragazzo tutto cuore e grinta. Ma non solo. Al momento giusto la giocata di qualità è nelle sue corde: vedi l’ottimo cross al centro per Osvaldo.)
    Stephan El Shaarawy voto 5: solo uno spunto per il piccolo Faraone. Il dribbling nello stretto con cui elude John è da applausi a scena aperta. Il resto è un lungo vagare senza meta. (Dal 71’ Alberto Gilardino 6,5: seconda giovinezza per lui a Bologna. Sembra tornato quello di Parma.
    Mario Balotelli 6: è l’unico azzurro a dar la sensazione di poter essere pericoloso e incisivo dalla parti di Krul, ma soprattutto l’unico a dare profondità alla manovra. Nervoso e sostituito nella ripresa. (Dal 61’ Osvaldo 6,5: Decisivo nel finale: sovrasta gli avversari catalizzando tutti i palloni possibili verso di sé. Una forza della natura. Peccato per i ripetuti errori di mira).

    ===OLANDA===
    Krul 5,5 Serata a lungo inoperosa, poi la tempesta perfetta nel finale. Non chiude lo specchio al ciclone Verratti.
    Janmaat 6,5 Il padrone della fascia destra per lunghi tratti. Sua la discesa che origina il vantaggio olandese. Sostituito, si salva dal naufragio finale: uno dei più positivi.(dall’85’ van Rhijn sv),
    de Vrij 6 giganteggia fino alla burrasca finale, ma sul gol di Verratti non ha colpe particolari.
    Martins Indi 5, perde il duello fisico con Gilardino in occasione del pareggio italiano. Un’amnesia troppo pesante per non influire sulla sua prestazione.
    Blind 5,5, timido. Troppo. All’esordio in nazionale maggiore Daley non graffia.
    Maher 7, non è un caso se i grandi club europei sono interessati a questo giovane centrocampista. Classe sopraffina per lui e tante giocate di qualità. Solo un Buffon in stato di grazia gli nega la gioia del gol.
    Clasie 6 mastino del centrocampo, sbriga il lavoro oscuro per i compagni più tecnici (46’ de Guzman 5,5 onesto regista davanti alla difesa. Non regge l’urto del ritorno azzurro).
    Strootman 6,5 Leader indiscusso del centrocampo orange. Se non è ancora pronto per il grande salto è solo per via dell’incedere compassato. I numeri e la personalità ci sono tutti.
    Lens 7, Mina vagante sulla fascia destra. Semplicemente immarcabile per il povero Santon. Che prodezza il suo gol dell’1-0!
    Van Persie 6 Il capocannoniere della Premier non è lucido negli ultimi metri, ma dispensa rifiniture di qualità per i compagni di reparto. Deve ancora sfondare in nazionale (dal 46’ Robben 6,5 inviperito dalle panchine bavaresi, ha voglia di spaccare il mondo. E quasi ci riesce. Il passo e la tecnica sono quelli di sempre).
    John 5,5 Non ha incantato la giovane promessa olandese. Il meno brillante della batteria di attaccanti. Appesantito (dal 60’ Kuyt 5,5 spreca malamente un’occasione d’oro da game, set and match).

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