Chissà quanti, fra i tifosi biancorossi, avevano puntato su Francesco Grandolfo quest'estate, il pesantissimo numero 9 sulle spalle e il fascino procuratogli da quella tripletta a Bologna di quasi due anni fa, nell'ultima apparizione del Bari nella serie maggiore. Ma nel calcio, come nella vita, le cose spesso vanno come nessuno ci si aspetta e così il giovane barese, dopo 6 mesi passati quasi sempre fra panchina e tribuna, è andato a giocarsi le sue chances in Lega Pro alla Tritium, dove sta trovando quella continuità che non gli era stata concessa nel capoluogo pugliese.
E proprio da Trezzo del Garda, arrivano le sue dichiarazioni sul presente: "A Trezzo mi sto trovando molto bene con tutti, con il gruppo c'è sintonia e stiamo lavorando molto per risalire. Personalmente ho molta fame di arrivare in alto e spero di poter aiutare il Tritium a raggiungere l'obiettivo prefissato della salvezza. Il rigore sbagliato contro il Lecce? Certo mi capita di pensare a come sarebbe potuta andare quella partita se l'avessi messa dentro, ma nel calcio può capitare di sbagliare i calci di rigore, è successo anche ai grandi campioni". E ancora sul suo trascorso barese: "Dopo quella partita ho faticato molto a trovare spazio sia al Chievo che a Bari nei primi sei mesi di quest'anno: mi mancava troppo giocare con continuità e per fortuna ora sto mettendo un pò di partite nelle gambe. Ma quella tripletta non fu casuale e credo di poter dire, senza presunzione, che se continuerò a lavorare cosi, tornerò ad essere quel giocatore che ero 2 anni fa in serie A".
TuttoBari.com
E proprio da Trezzo del Garda, arrivano le sue dichiarazioni sul presente: "A Trezzo mi sto trovando molto bene con tutti, con il gruppo c'è sintonia e stiamo lavorando molto per risalire. Personalmente ho molta fame di arrivare in alto e spero di poter aiutare il Tritium a raggiungere l'obiettivo prefissato della salvezza. Il rigore sbagliato contro il Lecce? Certo mi capita di pensare a come sarebbe potuta andare quella partita se l'avessi messa dentro, ma nel calcio può capitare di sbagliare i calci di rigore, è successo anche ai grandi campioni". E ancora sul suo trascorso barese: "Dopo quella partita ho faticato molto a trovare spazio sia al Chievo che a Bari nei primi sei mesi di quest'anno: mi mancava troppo giocare con continuità e per fortuna ora sto mettendo un pò di partite nelle gambe. Ma quella tripletta non fu casuale e credo di poter dire, senza presunzione, che se continuerò a lavorare cosi, tornerò ad essere quel giocatore che ero 2 anni fa in serie A".
TuttoBari.com