di PASQUALE MARZOTTA
Ha scelto di farsi da solo il più regalo per i suoi 24 anni compiuti venerdì. E ieri il triplista salentino Daniele Greco ha voluto festeggiarli in grande stile sulla pedana degli europei indoor di Goteborg, dove ha regalato il primo oro all’Italia nella kermesse continentale.
L'azzurro leccese di Galatone è stato davvero stratosferico nel firmare la conquista dell’oro con la misura di 17,70 metri (il suo nuovo personale dopo il 17,47 ed il 17,67 ventoso del tricolore di Bressanone a luglio). Addirittura a soli 3 centimetri dal record italiano di Fabrizio Donato, bronzo olimpico a Londra 2012 e rimasto a casa per un attacco influenzale. Per Greco si tratta del nuovo personale, diventa l’undicesimo atleta di sempre nelle liste all-time del salto triplo mondiale. A Goteborg non c'è stata storia in pedana, perchè l’azzurro ha dominato con autorità regalando il gran colpo al quarto salto (17,70 m) e battendo i russi. Argento a Samitov (17,30 m) e bronzo a Fyodorov (17,12 m).
Sotto gli occhi del suo tecnico di Matino Raimondo Orsini (il suo scopritore quasi 11 anni fa ai Giochi della Gioventù di Trepuzzi), Greco è salito sul gradino più alto dell’atletica indoor europea, dopo aver già assaporato il titolo continentale under 23 nel 2009 a Kaunas (Lituania) con 17,20 metri. Ma Greco non dimentica le sue radici e non tradisce la sua fede. Ha fatto il giro di pista con il tricolore e poi indossando la maglietta che conferma la sua grande fede. Sulla maglietta bianca vi erano scritte in inglese: «Gesù vive in me. Tutto io posso in colui che mi dà la forza».
Fonte: Gazzetta del mezzogiorno
Ha scelto di farsi da solo il più regalo per i suoi 24 anni compiuti venerdì. E ieri il triplista salentino Daniele Greco ha voluto festeggiarli in grande stile sulla pedana degli europei indoor di Goteborg, dove ha regalato il primo oro all’Italia nella kermesse continentale.
L'azzurro leccese di Galatone è stato davvero stratosferico nel firmare la conquista dell’oro con la misura di 17,70 metri (il suo nuovo personale dopo il 17,47 ed il 17,67 ventoso del tricolore di Bressanone a luglio). Addirittura a soli 3 centimetri dal record italiano di Fabrizio Donato, bronzo olimpico a Londra 2012 e rimasto a casa per un attacco influenzale. Per Greco si tratta del nuovo personale, diventa l’undicesimo atleta di sempre nelle liste all-time del salto triplo mondiale. A Goteborg non c'è stata storia in pedana, perchè l’azzurro ha dominato con autorità regalando il gran colpo al quarto salto (17,70 m) e battendo i russi. Argento a Samitov (17,30 m) e bronzo a Fyodorov (17,12 m).
Sotto gli occhi del suo tecnico di Matino Raimondo Orsini (il suo scopritore quasi 11 anni fa ai Giochi della Gioventù di Trepuzzi), Greco è salito sul gradino più alto dell’atletica indoor europea, dopo aver già assaporato il titolo continentale under 23 nel 2009 a Kaunas (Lituania) con 17,20 metri. Ma Greco non dimentica le sue radici e non tradisce la sua fede. Ha fatto il giro di pista con il tricolore e poi indossando la maglietta che conferma la sua grande fede. Sulla maglietta bianca vi erano scritte in inglese: «Gesù vive in me. Tutto io posso in colui che mi dà la forza».
Fonte: Gazzetta del mezzogiorno