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    eurosport.yahoo.com - Confederations Cup - Pirlo e Balotelli: l'Italia parte bene

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    Messaggio Da Ospite Lun 17 Giu - 15:14

    Gli azzurri battono 2-1 il Messico nella partita inaugurale: magia di Pirlo su punizione, aggancia Hernandez su rigore, poi gol-partita di Balo nel finale

    16.06.2013 - Scritto da Daniele Fantini


    MESSICO-ITALIA 1-2 (27' Pirlo, 34' Hernandez rig., 78' Balotelli)

    Pirlo col pennello, Supermario col martello: una punizione dipinta come soltanto i grandi fuoriclasse sanno fare, e un gol di rabbia, di forza, di pura potenza fisica, un gol di Balotelli alla Balotelli. E non è un caso che a firmare la partita inaugurale del torneo siano i due leader tecnici e carismatici della nostra Nazionale.

    L’Italia parte con il piede giusto, o meglio, con i tre punti in tasca che le permettono di agganciare in vetta il Brasile e di presentarsi con meno patemi al prossimo impegno contro il Giappone, scacciando via qualche pensiero oscuro sorto alla metà del secondo tempo, quando il Messico teneva gli azzurri in una seccante situazione di stallo. Non l’Italia delle meraviglie (cosa piuttosto impensabile dopo le ultime due uscite contro Repubblica Ceca e Tahiti), e nemmeno quella che – sulla carta – avrebbe dovuto mettere alle corde i messicani: è un’Italia che gioca a sprazzi, alternando momenti di buon calcio ad altri di relativo costrutto, e nemmeno troppo cinica, vista la grande quantità di errori commessa nel primo tempo in zona rete, ma un’Italia che riesce comunque a venir fuori, alla lunga, per carattere e qualità.

    Il Messico fa la sua partita, giocando il suo calcio lento e compassato, e cercando, di tanto in tanto, gli spunti sulla trequarti con i suoi giocatori più tecnici: la squadra di José Manuel de la Torre si rende pericolosissima al primo affondo, con la traversa colta da Guardado all’11’, ma in difesa traballa malamente, faticando a contenere le discese di Abate e De Sciglio sulle fasce e a frenare con i due centrali l’estro di Supermario, schierato punta centrale nell'inedito albero di Natale prandelliano. Corona è ottimo nel neutralizzare la prima sfuriata di Balo (4 conclusioni nei primi 12’), ma non altrettanto su una punizione peraltro deliziosa di Pirlo: il regista azzurro festeggia nel mondo migliore la sua centesima presenza in Nazionale pennellando sotto la traversa un pallone che canta e che porta (giustamente) in vantaggio un’Italia che, fino a quel momento, aveva espresso un calcio accettabile a centrocampo.

    I messicani possono rientrare in partita soltanto con un errore azzurro, e questo arriva, puntuale, al 34’, quando Barzagli perde in maniera ingenua il pallone al limite dell’area e aggancia poi da dietro Dos Santos, presentatosi solo davanti a Buffon. Sul dischetto va Hernandez, che spiazza il portierone azzurro centrando l’angolino basso alla sua sinistra.

    L’Italia cala nel secondo tempo, con un Messico capace di addormentare il gioco e rallentare il fraseggio azzurro a centrocampo: Balotelli comincia a mostrare il lato peggiore di sé, quello fatto di proteste e nervosismo, e nemmeno l’ingresso di Cerci per un Marchisio un po’ spento sembra riuscire a ravvivare una manovra divenuta piuttosto sterile. Alla fine occorre la giocata del campione, quella che Supermario piazza al 78’ e che gli permette di strappare una storica standing-ovation del Maracana qualche minuto più tardi, quando Prandelli lo rileverà per Gilardino bacchettandolo per l’ammonizione ricevuta in modo ingenuo (maglia tolta dopo il gol).

    Nonostante lo svantaggio, il Messico non riesce a reagire nel finale, mostrandosi sempre più stanco e lento. Il pressing appena accennato non infastidisce un'Italia che può chiudere la partita in pieno controllo e con il pallone tra i piedi. Mercoledì si torna in campo contro il Giappone, perdente 3-0 all’esordio col Brasile: un altro successo, anche non limpido, permetterebbe agli azzurri di qualificarsi per la fase finale con un turno di anticipo.

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    Messaggio Da Ospite Lun 17 Giu - 15:20

    Confederations Cup - Messico-Italia 1-2: le pagelle

    Andrea Pirlo è senza dubbio il migliore in campo, mentre Marchisio fatica nel trovare la posizione nel nuovo modulo. Pesante l'errore di Barzagli

    16.06.2013 - Scritto da Daniele Fantini


    MESSICO-ITALIA 1-2 (27' Pirlo, 34' Hernandez rig., 78' Balotelli)

    = = = ITALIA = = =

    Gianluigi BUFFON 6 – Qualche intervento di ordinaria amministrazione su conclusioni da lontano che non possono impensierirlo. Tolto il rigore di Hernandez, trascorre una serata tranquilla.

    Mattia DE SCIGLIO 6,5 – Molto propositivo nelle sue discese sulla sinistra: tiene il campo discretamente per la giovane età e l’esperienza limitata.

    Giorgio CHIELLINI 6,5 – Fa il suo senza troppi fronzoli in mezzo all’area. Qualche sbavatura, vero, ma anche un paio di grandi interventi che fermano ripartenze pericolose del Messico.

    Andrea BARZAGLI 5 – Gravissimo l’errore che porta al rigore messicano. Sono cose che non ci si aspettano da un giocatore della sua esperienza e reduce da un ottimo campionato.

    Ignazio ABATE 6 – Spinge bene sulla sua fascia, ma nel primo tempo fatica a contenere Guardado, il più pericoloso tra gli avversari.

    Daniele DE ROSSI 6 – Inizia a rilento, ma sale di colpi con il passare del tempo. La sua esperienza serve nella tonnara di centrocampo, anche se manca qualche guizzo dei suoi.

    Andrea PIRLO 8 – Un faro illuminante. Punizione a parte, regala una serie di aperture e di lanci in profondità che fanno rabbrividire per lo splendore. Ci sono momenti in cui il Maracanà sobbalza per le sue giocate.

    Riccardo MONTOLIVO 6 – Tatticamente c’è, tecnicamente mostra anche qualche cosa buona, ma sembra sempre che giochi un po’ con il freno a mano tirato. Nel finale appare stanco.

    Claudio MARCHISIO 5 – Schierato non esattamente nel suo ruolo, fatica a entrare in partita e a rendersi efficace con i suoi inserimenti. (dal 68’ Alessio CERCI 6 - Un paio di guizzi negli ultimi venti minuti, comunque utili per provare a dare un po’ di vitalità e di variazioni a un attacco azzurro che stava diventando troppo asfittico e prevedibile).

    Emanuele GIACCHERINI 6,5 – Partita di grande sostanza: molto attivo sulla sinistra, spesso in grado di creare pericoli sorprendendo la lenta difesa messicana. Suo il tocco che manda in gol Balotelli. (dall’88’ Alberto AQUILANI s.v. – Uno scampolo nel finale per arricchire il centrocampo e controllare il ritmo della partita).

    Mario BALOTELLI 7 – Ci prova tanto nei primi minuti di gioco, invano. Poi si innervosisce molto e rischia di deragliare completamente dalla partita. Il suo guizzo tra tre avversari che regala la vittoria all’Italia, però, è da campione vero. (dall’85’ Alberto GILARDINO s.v. – Soltanto una manciata di minuti anche per evitare un altro cartellino per Supermario).

    All.: Cesare PRANDELLI 6,5 – Nella prima mezzora si vede una buona Italia nonostante il modulo inedito. Nella ripresa si assiste a un calo generale nella qualità del gioco, ma gli azzurri portano comunque a casa un risultato di cuore.

    = = = MESSICO = = =

    Corona 6.5; Flores 5, Rodriguez 4, Moreno 6, Salcido 5; Zavale 6, Torrado 6; Aquino 5, Dos Santos 6.5, Guardado 6; Hernandez 6.

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    Messaggio Da Ospite Lun 17 Giu - 15:24

    Confederations Cup - Prandelli: “Balotelli smetta di far vedere i muscoli”

    Il commissario tecnico dell’Italia ‘tira le orecchie’ al suo attaccante per l’ammonizione che SuperMario ha rimediato togliendosi la maglia dopo il gol del 2-1

    16.06.2013 - Eurosport


    CESARE PRANDELLI (commissario tecnico Italia) -"L'emozione c'è stata prima, poi siamo stati concentrati. Volevamo vincere e lo abbiamo fatto giocando un ottimo calcio. Sono molto contento. Quando le partite si preparano bene, hai la gamba e la disponibilità dei ragazzi sai quello che devi fare in campo. Ed oggi lo sapevamo. Per lui le parole non servono. Ci vuole un grande applauso, è un esempio per tutti noi e lo abbiamo ringraziato prima della partita. L'ammonizione di Balotelli? Deve smetterla di fare vedere i muscoli, le ammonizioni contano. Però è stato bravo".

    MARIO BALOTELLI (attaccante Italia) - "Questa Italia ha le qualità per arrivare fino in fondo. C'è questa regola della squalifica dopo due gialli che non sapevo, la prossima volta non lo faccio. E' bello uscire con un'ovazione al Maracanà, è stata una bella partita, una bella emozione, un grande pubblico. Un rigore su di me? Se è per questo, c'era quello su Pirlo nel primo tempo, ma l'importante è aver vinto. Speriamo di incontrare Neymar in finale, sarebbe bello, ma noi siamo qui per fare meglio possibile e contro chi non è importante".

    ANDREA PIRLO (centrocampista Italia) - "Bello festeggiare le 100 presenze in azzurro al Maracanà, poi abbiamo vinto e ho anche fatto gol, meglio di così. Un gol su punizione era nei miei pensieri, prima di calciare ho pensato solo a tirare il meglio possibile e ci sono riuscito. Sono contento soprattutto perché era fondamentale vincere, ora siamo più sereni. Noi guardiamo solo a noi stessi, era importante vincere la prima partita perché è sempre fondamentale partire bene in un girone a 4. Adesso abbiamo tre giorni per recuperare in vista del Giappone. Il Maracanà? Fa piacere essere osannato in uno stadio come questo".

    MATTIA DE SCIGLIO (difensore Italia) - "Giocare al Maracanà è un sogno che si realizza. Scendere in campo nello stadio più famoso al mondo è un'emozione unica che non tutti possono vivere. Andrea ha raggiunto il traguardo delle 100 presenze in azzurro, impreziosito dal gol su punizione. I complimenti da parte nostra erano più che doverosi. Anche nelle partite precedenti eravamo stanchi ma con una buona condizione atletica. Dopo Haiti abbiamo avuto quattro giorni per preparare la partita nel migliore dei modi ed è andata come volevamo. Nell'intervallo ci siamo detti di continuare a giocare come stavamo facendo. Stavamo giocando solo noi, sapevamo che continuando così avremmo portato a casa la partita. Eravamo concentrati. El Shaarawy? Stephan lo vedo tranquillo, in allenamento continua a dare come sempre il cento per cento. Ci può stare dopo una stagione come la sua di essere un po' stanco ma sarà importante in questa Confederations".

    GIANLUIGI BUFFON (portiere Italia) - "Abbiamo incontrato una Nazionale che temevamo e rispettavamo, che tradizionalmente ci ha sempre messo in grande difficoltà. Oggi abbiamo legittimato questa vittoria, giocando meglio, creando di più e dimostrando che oggi eravamo più forte di loro. Il Brasile? Non so se siamo più forti, loro giocano anche in casa ed è uno bello stimolo e dà grossa energia ed una mano in più. Noi vogliamo fare come all'Europeo e cioè dimostrare di essere competitivi e provare ad alzare l'asticella. Se riuscissimo ad arrivare tra le prime quattro sarebbe un ottimo risultato, sarebbe visto come un segno di continuità. E' un percorso che dura da tre anni, diciamo che quando la partita valeva e la posta in palio era alta abbiamo risposto. Pirlo? Il suo gol è stato un capolavoro, si è fatto il regalo più grande e credo che se lo meriti".

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