[size=32]Il turno infrasettimanale arriva dopo la sconfitta di Lanciano. Una squadra in piena crisi e sull’orlo di una dura contestazione. Al San Nicola si respira aria da ultima spiaggia[/size]
di ENZO TAMBORRA
[size=32]Una partita che è come un ultimatum per il Bari. La pazienza dei tifosi, dopo lo scivolone di Lanciano, è davvero al limite. Se ne è avuto un saggio quando all’ingresso dell’antistadio l’allenatore Camplone e i suoi ragazzi hanno trovato affisso un cartello che non ha bisogno di commenti. “Siete scandalosi, non meritate nemmeno uno sguardo. Vergogna”, è il messaggio accompagnato con la goliardata di due nidi di uova di galline lasciati proprio davanti al cancello. Provocazioni, che però la dicono lunga su come l’aria intorno al Bari sia decisamente cambiata. Ma c’è ancora modo di allontanare lo spettro dello contestazione: battere la Ternana e se è possibile anche in modo convincente.[/size]
In ogni caso, dalla curva durante la gara ci sarà soltanto sostegno nei confronti di De Luca e compagni, che però non potranno ulteriormente tradire la fiducia di una tifoseria che vuole che già stasera il Bari rientri nella zona playoff. Tornare in campo, tre giorni dopo la sconfitta più amara, è l’assist ideale per il riscatto. Camplone ha parlato più a lungo del solito con la squadra: ora il pericolo è farsi prendere dall’ansia di risolvere tutto e subito.
La squadra ha problemi, come dimostrano i nove punti racimolati nelle ultime 12 gare. Ma è anche vero che il raccolto è stato sin troppo misero rispetto a quanto seminato, soprattutto dopo l’avvento del nuovo tecnico. Il punto di ripartenza non può che essere il ritorno alla vittoria, l’unica medicina per guarire dal male che ha minato le certezze di una squadra che prima della grande crisi, era stata persino ad un passo dalla vetta della classifica. Perdurando il silenzio stampa, si può immaginare come le scelte di Camplone siano orientate verso chi sta meglio sotto il profilo atletico: forse la piaga più evidente del Bari in caduta libera.
[size=32]In cabina di regia dovrebbe rientrare il greco Gentsoglou, con il ritorno di Valiani nel ruolo di mezzala. Nel cuore della difesa Camplone recupera Di Cesare, che non aveva giocato a Lanciano per un problema muscolare. Come latarali difensivi Donkor e Di Noia dovrebbero essere preferiti a Cissokho e Jakimovski, entrambi in ritardo di condizione. In attacco è un rebus, complice l’infortunio che terrà ancora fuori Maniero: la sensazione è che venga data ancora fiducia all’ex interista Puscas, mentre potrebbe esserci una maglia da titolare a Boateng, la cui velocità potrebbe mettere in difficoltà una Ternana senza terzini di ruolo. A dirigere il match è Sacchi di Macerata.[/size]
di ENZO TAMBORRA
[size=32]Una partita che è come un ultimatum per il Bari. La pazienza dei tifosi, dopo lo scivolone di Lanciano, è davvero al limite. Se ne è avuto un saggio quando all’ingresso dell’antistadio l’allenatore Camplone e i suoi ragazzi hanno trovato affisso un cartello che non ha bisogno di commenti. “Siete scandalosi, non meritate nemmeno uno sguardo. Vergogna”, è il messaggio accompagnato con la goliardata di due nidi di uova di galline lasciati proprio davanti al cancello. Provocazioni, che però la dicono lunga su come l’aria intorno al Bari sia decisamente cambiata. Ma c’è ancora modo di allontanare lo spettro dello contestazione: battere la Ternana e se è possibile anche in modo convincente.[/size]
In ogni caso, dalla curva durante la gara ci sarà soltanto sostegno nei confronti di De Luca e compagni, che però non potranno ulteriormente tradire la fiducia di una tifoseria che vuole che già stasera il Bari rientri nella zona playoff. Tornare in campo, tre giorni dopo la sconfitta più amara, è l’assist ideale per il riscatto. Camplone ha parlato più a lungo del solito con la squadra: ora il pericolo è farsi prendere dall’ansia di risolvere tutto e subito.
La squadra ha problemi, come dimostrano i nove punti racimolati nelle ultime 12 gare. Ma è anche vero che il raccolto è stato sin troppo misero rispetto a quanto seminato, soprattutto dopo l’avvento del nuovo tecnico. Il punto di ripartenza non può che essere il ritorno alla vittoria, l’unica medicina per guarire dal male che ha minato le certezze di una squadra che prima della grande crisi, era stata persino ad un passo dalla vetta della classifica. Perdurando il silenzio stampa, si può immaginare come le scelte di Camplone siano orientate verso chi sta meglio sotto il profilo atletico: forse la piaga più evidente del Bari in caduta libera.
[size=32]In cabina di regia dovrebbe rientrare il greco Gentsoglou, con il ritorno di Valiani nel ruolo di mezzala. Nel cuore della difesa Camplone recupera Di Cesare, che non aveva giocato a Lanciano per un problema muscolare. Come latarali difensivi Donkor e Di Noia dovrebbero essere preferiti a Cissokho e Jakimovski, entrambi in ritardo di condizione. In attacco è un rebus, complice l’infortunio che terrà ancora fuori Maniero: la sensazione è che venga data ancora fiducia all’ex interista Puscas, mentre potrebbe esserci una maglia da titolare a Boateng, la cui velocità potrebbe mettere in difficoltà una Ternana senza terzini di ruolo. A dirigere il match è Sacchi di Macerata.[/size]
