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Colpito dopo neppure un quarto d’ora di gioco, il Bari non ha mai tirato in porta. E nel finale, dopo l’ingresso in campo di Maniero in coppia con Raicevic, si è affidato soltanto a lunghi campanili
di ENZO TAMBORRA
Lo Spezia spinge fuori dai playoff un Bari senza gioco. Ai liguri è bastato un colpo di testa di Granoche per vincere la gara e sorpassare la squadra di Colantuono. Colpito dopo neppure un quarto d’ora di gioco, il Bari nei restanti 75 minuti non ha mai tirato in porta e nel finale, dopo l’ingresso in campo di Maniero in coppia con Raicevic, si è affidato esclusivamente a lunghi campanili che hanno fatto il gioco dei difensori avversari.
Orfana di Brienza, il suo solista migliore, la squadra ha confermato di essere a corto di idee. Di questo passo, anche l’obiettivo minimo di entrare tra le prime otto in classifica, è fortemente a rischio. Scottato dalle precedenti tre sconfitte in trasferta, Colantuono punta a La Spezia su un modulo più prudente, affidandosi a tre centrali difensivi, un centrocampista in più e un attaccante in meno. Scelta anche spinta dalla perdurante assenza di Brienza e da quella momentanea di Floro Flores. In avanti Raicevic è preferito a Maniero. Ma pur cambiando interpreti, il prodotto non cambia. Lo si intuisce immediatamente, con il Bari che di fatto lascia il pallino del gioco nelle mani dello Spezia, limitandosi a un’azione di puro contenimento che nulla a che fare con una squadra dichiaratamente ambiziosa.
La partita di Romizi dura una decina di minuti, poi il mediano esce per cambio. Mentre allo Spezia di minuti ne bastano 14 per incassare il premio del gol. Su una punizione battuta da Migliore, la difesa del Bari si perde Granoche, che di testa gira verso l’angolino più lontano. Incredibile l’amnesia dei biancorossi, considerata anche la pericolosità annunciata del centravanti uruguayano, al dodicesimo gol stagionale.
Saltato immediatamente il piano di una gara d’attesa, il Bari prova a combinare qualcosa: ma l’unico tiro in porta è del solito Galano, con Chicizola che devia oltre la traversa. Singolare come con una torre come Raicevic in area di rigore, il Bari non faccia un cross sino all’intervallo. Nella ripresa il copione della partita si complica ulteriormente per il Bari, quando Capradossi rimedia due gialli in pochi minuti e lascia la squadra in dieci uomini dal 12’ del secondo tempo. Di seguito non accade praticamente più nulla, con il Bari che perde la quarta gara consecutiva in trasferta ed esce dalla zona dei sogni.
fonte bari.repubblica.it