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“Cara Repubblica, la scorsa settimana ho letto sulle pagine nazionali – se non sbaglio in un pezzo a firma del bravissimo Maurizio Crosetti – che tra i nomi nuovi per la Nazionale c’è anche quello di Andrea Masiello, il difensore che sta facendo da tempo benissimo con l’Atalanta di Gasperini. Si diceva: “È stabilmente uno dei migliori difensori italiani”. Se davvero questo dovesse succedere, io penso che noi tutti baresi dovremmo scendere in piazza. E Repubblica – che fece uno straordinario lavoro di inchiesta giornalistica – dovrebbe fare una campagna per vietare uno scempio del genere”.
“Masiello è l’uomo che ha svenduto per pochi soldi l’onore della nostra squadra e della nostra città. È il peggio del calcio e mai e poi mai, per nessuna ragione, dovrebbe poter indossare la maglia della Nazionale. Io sono un grande tifoso del Bari: uno dei motivi per cui spero che la nostra grande squadra possa salire in serie A è di poter incontrare di nuovo Masiello. Sapremmo come accoglierlo”.
(Vincenzo Carli)
· LA RISPOSTA DI GIULIANO FOSCHINI
Gentile Vincenzo, mi siedo su una sedia scomoda e le dico, sinceramente, come la penso: io credo che Andrea Masiello meriti la maglia della Nazionale. E le dico di più: se dovesse mai tornare a giocare a Bari, da avversario, i tifosi dovrebbero applaudirlo.E ringraziarlo.
Non scherzo. Né è un paradosso, caro Vincenzo. Repubblica – e in particolare Marco Mensurati, insieme con me – ha condotto sul calcio scommesse una battaglia lunga. Un’inchiesta permanente che ci sembrava doverosa: per il nostro lavoro e per il bene del mondo del calcio. Abbiamo perso. Nonostante i nostri sforzi, ma soprattutto nonostante le tonnellate di materiale raccolto dalla Procura di Cremona, non è cambiato nulla.
Forse le partite si truccano meno di prima, ma tutti coloro che quello sfascio lo avevano scientificamente creato (penso ai dirigenti) e tutti coloro che lo avevano tollerato sono rimasti dov’erano. Senza conseguenze, senza scuse: Conte è diventato commissario tecnico della Nazionale, Gigi Buffon ( ricorda? ” Meglio due feriti che un morto “) ne è il capitano, giusto per rimanere all’azzurro.
Ora, Masiello ha sbagliato. Ma ha pagato. Di più: ha confessato e collaborato. Quelle poche sentenze sul calcioscommesse che ci sono arrivano anche grazie alle sue dichiarazioni. È un pentito. E come tutti coloro che rompono un muro di omertà, la società (intesa come mondo del calcio) ha provato a farlo fuori. Ma Masiello è un ottimo difensore. Ha resistito, buttando la palla in tribuna.
Giuliano Foschini
Repubblica
fonte amobari1908.altervista.org
“Cara Repubblica, la scorsa settimana ho letto sulle pagine nazionali – se non sbaglio in un pezzo a firma del bravissimo Maurizio Crosetti – che tra i nomi nuovi per la Nazionale c’è anche quello di Andrea Masiello, il difensore che sta facendo da tempo benissimo con l’Atalanta di Gasperini. Si diceva: “È stabilmente uno dei migliori difensori italiani”. Se davvero questo dovesse succedere, io penso che noi tutti baresi dovremmo scendere in piazza. E Repubblica – che fece uno straordinario lavoro di inchiesta giornalistica – dovrebbe fare una campagna per vietare uno scempio del genere”.
“Masiello è l’uomo che ha svenduto per pochi soldi l’onore della nostra squadra e della nostra città. È il peggio del calcio e mai e poi mai, per nessuna ragione, dovrebbe poter indossare la maglia della Nazionale. Io sono un grande tifoso del Bari: uno dei motivi per cui spero che la nostra grande squadra possa salire in serie A è di poter incontrare di nuovo Masiello. Sapremmo come accoglierlo”.
(Vincenzo Carli)
· LA RISPOSTA DI GIULIANO FOSCHINI
Gentile Vincenzo, mi siedo su una sedia scomoda e le dico, sinceramente, come la penso: io credo che Andrea Masiello meriti la maglia della Nazionale. E le dico di più: se dovesse mai tornare a giocare a Bari, da avversario, i tifosi dovrebbero applaudirlo.E ringraziarlo.
Non scherzo. Né è un paradosso, caro Vincenzo. Repubblica – e in particolare Marco Mensurati, insieme con me – ha condotto sul calcio scommesse una battaglia lunga. Un’inchiesta permanente che ci sembrava doverosa: per il nostro lavoro e per il bene del mondo del calcio. Abbiamo perso. Nonostante i nostri sforzi, ma soprattutto nonostante le tonnellate di materiale raccolto dalla Procura di Cremona, non è cambiato nulla.
Forse le partite si truccano meno di prima, ma tutti coloro che quello sfascio lo avevano scientificamente creato (penso ai dirigenti) e tutti coloro che lo avevano tollerato sono rimasti dov’erano. Senza conseguenze, senza scuse: Conte è diventato commissario tecnico della Nazionale, Gigi Buffon ( ricorda? ” Meglio due feriti che un morto “) ne è il capitano, giusto per rimanere all’azzurro.
Ora, Masiello ha sbagliato. Ma ha pagato. Di più: ha confessato e collaborato. Quelle poche sentenze sul calcioscommesse che ci sono arrivano anche grazie alle sue dichiarazioni. È un pentito. E come tutti coloro che rompono un muro di omertà, la società (intesa come mondo del calcio) ha provato a farlo fuori. Ma Masiello è un ottimo difensore. Ha resistito, buttando la palla in tribuna.
Giuliano Foschini
Repubblica
fonte amobari1908.altervista.org