Luigi De Laurentiis ha inviato una maglia del Bari personalizzata ad Andrea Gambotto, il ricercatore barese e gran tifoso biancorosso che, insieme all’equipe dell’Università di Pittsburgh, ha elaborato un vaccino-cerotto contro il coronavirus. Un preparato che a breve sarà sperimentato sull’uomo. Se la scoperta avrà successo, forse sarà possibile guardare al futuro ed immaginare il momento in cui anche il San Nicola potrà tornare a riempirsi. Oggi, però, l’astronave progettata da Renzo Piano è chiusa, il campionato di serie C è fermo (come tutto lo sport mondiale) e, a quanto pare, il 90% dei presidenti dei club militanti nella terza divisione italiana vuole chiudere in anticipo la stagione dati i danni subiti dalla sosta forzata. Insomma, non è impossibile che si alzi bandiera bianca. In tal caso, ecco quali scenari si aprirebbero per il Bari.
La cristallizzazione della classifica attuale - Sarebbe l’ipotesi più nefasta poiché condannerebbe ogni club a ripetere il torneo in corso e quindi i galletti si ritroverebbero ancora in serie C. Tuttavia, è anche il contesto meno probabile. Monza e Vicenza (capoliste nei gironi A e B) hanno già annunciato battaglia se non si garantirà il criterio di promozioni. C’è anche la possibilità di far scaturire verdetti dalla graduatoria vigente. In tal caso, il Bari è la migliore seconda dei tre raggruppamenti e avrebbe le sue carte per richiedere la promozione. Nel girone A, peraltro, non c’è compagine che matematicamente possa raggiungere i galletti, mentre nel gruppo B potrebbero riuscirci Reggiana e Carpi che contano rispettivamente tre e quattro gare in meno dei pugliesi. Dunque, la promozione del Bari a scapito di tali compagini pare impossibile. Allo stesso modo, è da escludere il salto in automatico di Reggiana o Carpi.
Disputare solo i playoff - È una delle soluzioni sul tavolo. Promuovere in B le prime tre e giocare gli spareggi promozione, scegliendo le qualificate sulla base della classifica attuale. Nella formula attuale, i playoff comporterebbero un totale di dieci gare: un programma smaltibile in un mese. Il Bari partirebbe comunque dai quarti di finale da disputare con il ritorno in casa contro la peggiore qualificata dal turno precedente. Si è ventilata pure la possibilità di playoff ridotti (coinvolgendo ad esempio solo seconde e terze di ogni girone), ma non sembra facile. Con quale criterio si escluderebbero le squadre che secondo il regolamento in vigore avrebbero comunque diritto alla «coda» della stagione?
La serie B allargata - Attenzione a questa eventualità. Promuovere prime e seconde di ogni girone. La serie B si ritroverebbe in esubero rispetto alle 20 squadre iscrivibili. Si arriverebbe a 22 se fossero confermate le quattro retrocessioni dalla cadetteria o persino a 26 se fossero bloccate le discese verso la C. Il sistema già in crisi potrebbe non reggere una B «over size», ma è pur vero che ogni anno ha registrato pesanti defezioni nella seconda categoria (Bari, Avellino, Palermo i casi più eclatanti del 2018 e 2019): in caso di default di qualche club, si avrebbe la soluzione già a portata di mano. Il Bari (seconda in solitudine del girone C) sarebbe promosso.
DAVIDE LATTANZI - www.lagazzettadelmezzogiorno.it/