Playoff ridottissimi in sede unica. Ecco l’idea alternativa al sorteggio che sarà discussa nell’assemblea della Lega Pro, in programma il prossimo 4 maggio.
Ha calamitato altri consensi l’esposto ufficiale del Bari sull’ipotesi di determinare l’ultima promozione in B giocando spareggi virtuali il cui risultato sarebbe stato determinato con l’estrazione della vincente di ogni gara, dai turni preliminari, fino alla finale. Almeno una decina di club osteggeranno fieramente la possibilità di far scaturire un esito sportivo affidandosi alla mera fortuna. Ma c’è anche l’altra faccia della medaglia: ovvero, quella che condanna la gran parte dei club di serie C ad affrontare difficoltà probabilmente insormontabili sul pagamento di stipendi e contributi per terminare il campionato. Improbabile, quindi, che la stagione 2019-20 veda la sua conclusione secondo il regolamento vigente. Il compromesso, quindi, potrebbe essere disputare soltanto i play off, magari in piena estate, di certo dopo la ripartenza eventuale delle serie maggiori. E a condizione che il Governo apra effettivamente alla possibilità di riprendere gli allenamenti fin dai prossimi giorni.
L’ipotesi base quindi potrebbe prevedere la cristallizzazione delle classifiche e la promozione delle capoliste dei tre gironi (Monza, Vicenza e Reggina) per poi aprire gli spareggi promozione soltanto alle seconde e alle terze. In tal caso, non ci sarebbero problemi nel girone A, nel quale le prime dieci hanno giocato lo stesso numero di gare. Sarebbero quindi qualificate Carrarese e Renate, mentre dal B entrerebbero Reggiana e Carpi (quest’ultima ha una gara in meno della Reggiana, ma non si porrebbero difficoltà se passassero entrambe) e dal girone C Bari e Monopoli, senza reclami di sorta visto che il raggruppamento centro-meridionale è l’unico nel quale tutte le squadre hanno giocato lo stesso numero di match. Un programma con sole sei compagini potrebbe davvero espletato in meno di due settimane ed in un’unica sede.
A tal proposito, avanzano già le possibili candidature: Firenze e Roma hanno la possibilità di accesso a centri sportivi (Coverciano o La Borghesiana solo per fare dei nomi) che garantirebbero un ritiro in isolamento delle squadre e l’opportunità di giocare più gare contemporaneamente. Da non scartare Novara: il centro di Novarello è perfettamente consono all’esigenza. Bari o Reggio Calabria, infine, sono le città più accreditate se si volesse giocare al Sud che al momento offre più garanzie, data la diminuzione dei contagi della pandemia da coronavirus. Il capoluogo pugliese convince per ricettività, soluzioni e funzionalità del San Nicola. Reggio Calabria (in caso di promozione della Reggina) sarebbe una sede neutra con caratteristiche simili a Bari.
Insomma, sul tavolo dell’assemblea giungeranno varie idee. Scartare la strada del sorteggio sarebbe una prima vittoria del Bari di Vincenzo Vivarini che vuole preservare il suo status di migliore seconda tra le compagini della C e giocarsi sul campo le chance promozione.
DAVIDE LATTANZI - www.lagazzettadelmezzogiorno.it/