Il giorno dopo la finale: tanto rammarico e rabbia, ma si ripartirà. Sfruttando dei vantaggi...
Non sono passate neanche ventiquattro ore dalla sconfitta di ieri contro la Reggiana, ma il rammarico per l'occasione sprecata resta. L'infortunio dopo pochi minuti di Simeri lasciava presagire che non sarebbe stata una buona serata per i galletti, i due pali della Reggiana confermavano le nuvole nere che aleggiavano sulla squadra. E quando nel secondo tempo Kargbo è sgusciato alle spalle di Ciofani siglando il gol vittoria, si ha avuto l'impressione che la partita fosse finita lì. Troppo poco ha fatto il Bari per cercare di vincere una finale che doveva essere portata a casa a tutti i costi. Si sarebbe partecipato ad una Serie B tra le più importanti della storia, con il Monza di Berlusconi scatenato sul mercato, con la Reggina di Menez, con tante altre squadre blasonate e con l'obiettivo promozione. Invece ci sarà una Serie C più difficile che mai, col Palermo appena promosso che reciterà il ruolo di anti-Bari, con piazze come Avellino e Catania desiderose di un pronto riscatto a seguito della stagione fallimentare.
Adesso bisogna subito resettare il tutto e ripartire. Il Bari ha dei vantaggi che nessuno ha: una proprietà solida e importante, un gruppo ed un allenatore che già si sono amalgamati. Con qualche correttivo e qualche acquisto ad hoc più di categoria che di curriculum, i biancorossi partiranno con i favori del pronostico il prossimo anno, più di quanto non lo fossero un anno fa. Non si potrà sbagliare nuovamente, bisognerà capire quali sono stati gli errori fatti e rimediare, puntando a vincere il campionato replicando quanto fatto dalla Reggina.
Che la notte di Reggio Emilia sia da lezione per il futuro. Il rammarico resterà per un po' di tempo, perché è tanta la rabbia per aver perso un anno. La consapevolezza però che il Bari tornerà presto nel calcio che conta, deve restare. L'obiettivo dei De Laurentiis è uno solo: portare i biancorossi in Serie A, il più rapidamente possibile.
di Claudio Mele
fonte tuttobari.com
Non sono passate neanche ventiquattro ore dalla sconfitta di ieri contro la Reggiana, ma il rammarico per l'occasione sprecata resta. L'infortunio dopo pochi minuti di Simeri lasciava presagire che non sarebbe stata una buona serata per i galletti, i due pali della Reggiana confermavano le nuvole nere che aleggiavano sulla squadra. E quando nel secondo tempo Kargbo è sgusciato alle spalle di Ciofani siglando il gol vittoria, si ha avuto l'impressione che la partita fosse finita lì. Troppo poco ha fatto il Bari per cercare di vincere una finale che doveva essere portata a casa a tutti i costi. Si sarebbe partecipato ad una Serie B tra le più importanti della storia, con il Monza di Berlusconi scatenato sul mercato, con la Reggina di Menez, con tante altre squadre blasonate e con l'obiettivo promozione. Invece ci sarà una Serie C più difficile che mai, col Palermo appena promosso che reciterà il ruolo di anti-Bari, con piazze come Avellino e Catania desiderose di un pronto riscatto a seguito della stagione fallimentare.
Adesso bisogna subito resettare il tutto e ripartire. Il Bari ha dei vantaggi che nessuno ha: una proprietà solida e importante, un gruppo ed un allenatore che già si sono amalgamati. Con qualche correttivo e qualche acquisto ad hoc più di categoria che di curriculum, i biancorossi partiranno con i favori del pronostico il prossimo anno, più di quanto non lo fossero un anno fa. Non si potrà sbagliare nuovamente, bisognerà capire quali sono stati gli errori fatti e rimediare, puntando a vincere il campionato replicando quanto fatto dalla Reggina.
Che la notte di Reggio Emilia sia da lezione per il futuro. Il rammarico resterà per un po' di tempo, perché è tanta la rabbia per aver perso un anno. La consapevolezza però che il Bari tornerà presto nel calcio che conta, deve restare. L'obiettivo dei De Laurentiis è uno solo: portare i biancorossi in Serie A, il più rapidamente possibile.
di Claudio Mele
fonte tuttobari.com