Ultimissime della giornata-
Ad appena 5 giorni dalla sconfitta nella finale play off , si apre una profonda riflessione in casa Bari. La Serie C inizia ad essere una pratica scottante anche per la famiglia De Laurentis, eppure il “fallimento” sportivo non è una questione nuova . Infatti, già alla prima esperienza con il Napoli, stagione 2004-2005, partito dalla Serie C il primo campionato costato ben 11 milioni di euro fu un fiasco, terzo posto in classifica e sconfitta nella finale dei play off. La promozione arrivò solo al secondo tentativo.
E la storia si ripete alla guida del Bari, solo che il campionato 2020-2021 non sarà come quello del 2005-2006. A complicare i piani del Re cinematografico italiano ci si mette anche la recente riforma della composizione delle rose per la prossima stagione che il 24 luglio è stata fissata ad un numero massimo di 22 elementi. Una decisione che ha già fatto storcere il muso a De Laurentis. Ma non solo, l’edizione odierna della Gazzetta del mezzogiorno richiama l’attenzione sui conti che non tornano: “Restando in serie C, il club biancorosso dovrà affrontare un altro torneo in cui gli investimenti non saranno coperti dai ricavi. Il danno economico per la mancata promozione c’è ed è una ferita difficile da sanare”.
Ma il Bari in Serie B intende andarci subito giocandosi la carta del ripescaggio. Le norme per i posti vacanti privilegiano prima le riammissioni delle retrocesse e successivamente in caso di ulteriori posti a disposizione si procederà ad integrare attraverso i ripescaggi.
Ed il finale della Serie B viene seguito in casa biancorossa con particolare attenzione, Livorno (già condannato), Trapani, Cosenza e Juve Stabia avranno il fiato sul collo dei baresi, alcune di queste società sembrano poter incorrere in problemi di sopravvivenza per la prossima stagione e poi c’è la vicenda che riguarda la Juve Stabia accusata (ma i diretti interessati hanno già smentito) di aver pagato gli stipendi in nero.
In casa Bari sembra essere stata congelata anche la trattativa su una possibile conferma di Vivarini sulla panchina (non piace moltissimo il suo modo di giocare alla tifoseria e potrebbe essere sostituito , si parla di Auteri o Scienza) proprio perché le attenzioni della dirigenza saranno appunto concentrate su un eventuale ripescaggio. La Serie C inizia ad essere un problema anche per i De Laurentis.
Antonio Ranieri (sscBari2018_facebook)
Ad appena 5 giorni dalla sconfitta nella finale play off , si apre una profonda riflessione in casa Bari. La Serie C inizia ad essere una pratica scottante anche per la famiglia De Laurentis, eppure il “fallimento” sportivo non è una questione nuova . Infatti, già alla prima esperienza con il Napoli, stagione 2004-2005, partito dalla Serie C il primo campionato costato ben 11 milioni di euro fu un fiasco, terzo posto in classifica e sconfitta nella finale dei play off. La promozione arrivò solo al secondo tentativo.
E la storia si ripete alla guida del Bari, solo che il campionato 2020-2021 non sarà come quello del 2005-2006. A complicare i piani del Re cinematografico italiano ci si mette anche la recente riforma della composizione delle rose per la prossima stagione che il 24 luglio è stata fissata ad un numero massimo di 22 elementi. Una decisione che ha già fatto storcere il muso a De Laurentis. Ma non solo, l’edizione odierna della Gazzetta del mezzogiorno richiama l’attenzione sui conti che non tornano: “Restando in serie C, il club biancorosso dovrà affrontare un altro torneo in cui gli investimenti non saranno coperti dai ricavi. Il danno economico per la mancata promozione c’è ed è una ferita difficile da sanare”.
Ma il Bari in Serie B intende andarci subito giocandosi la carta del ripescaggio. Le norme per i posti vacanti privilegiano prima le riammissioni delle retrocesse e successivamente in caso di ulteriori posti a disposizione si procederà ad integrare attraverso i ripescaggi.
Ed il finale della Serie B viene seguito in casa biancorossa con particolare attenzione, Livorno (già condannato), Trapani, Cosenza e Juve Stabia avranno il fiato sul collo dei baresi, alcune di queste società sembrano poter incorrere in problemi di sopravvivenza per la prossima stagione e poi c’è la vicenda che riguarda la Juve Stabia accusata (ma i diretti interessati hanno già smentito) di aver pagato gli stipendi in nero.
In casa Bari sembra essere stata congelata anche la trattativa su una possibile conferma di Vivarini sulla panchina (non piace moltissimo il suo modo di giocare alla tifoseria e potrebbe essere sostituito , si parla di Auteri o Scienza) proprio perché le attenzioni della dirigenza saranno appunto concentrate su un eventuale ripescaggio. La Serie C inizia ad essere un problema anche per i De Laurentis.
Antonio Ranieri (sscBari2018_facebook)
