Auteri nella scia, più staccati Tesser e Baroni. Ma bisogna far presto
Bari - Il Bari adesso sfoglia la margherita. Dopo la riunione svoltasi domenica tra il ds Matteo Scala ed il tecnico Vincenzo Vivarini, le decisioni sono in mano alla proprietà biancorossa. Il presidente Luigi De Laurentiis convocherà Scala a Roma entro giovedì, ma nel frattempo studierà la relazione studiata dal manager ligure: un rapporto dettagliato che comprende esigenze, obiettivi, priorità ed elementi che, invece, non rientrano nel progetto di Vivarini, partito ieri mattina per la Sicilia (trascorrerà una decina di giorni di vacanza). Permane l’impressione che la definizione del progetto biancorosso arriverà soltanto dopo la gara di Champions League tra Barcellona e Napoli, in programma sabato. Una sfida spartiacque pure per il futuro del club pugliese. Perché potrebbe determinare prospettive e decisioni dell’intero entourage tecnico che governa i due club. Vivarini resta nettamente favorito, dunque, ma non si possono escludere sorprese o decisioni clamorose virando su altre piste se ci si renderà conto che non ci sono i presuppostoi per proseguire con il coach di Ari.
Vincenzo Vivarini 55% - La volontà di Luigi De Laurentiis è proseguire con il tecnico abruzzese rispettando il contratto in essere e soprattutto la parola data ad un uomo che lo ha convinto non solo sul piano professionale, ma anche su quello dei valori. Ma la conferma sarà figlia di tanti incastri. Vivarini sa che non ha alternative alla vittoria: perciò, chiede una squadra che possa far funzionare secondo la sua idea. E non sarà un passaggio leggero. Occorrono non meno di cinque titolari: tenendo presente il 4-3-1-2 occorrono tre innesti a centrocampo, nonché un trequartista ed un attaccante. Senza tralasciare l’analisi di chi possa restare dell’attuale gruppo pur partendo non in prima linea. Quindi, la rosa andrà integrata con altri 3-4 calciatori pronti all’uso. Il budget attuale basterà per passare da una fase così impegnativa? Ci sarà la volontà di pescare i profili indicati dal mister? Temi che la proprietà dovrà approfondire con attenzione. Ripartire tra gli equivoci, sarebbe il più grave degli errori.
Gaetano Auteri 25% - Non è un mistero: piace all’entourage che tra Napoli e Bari si occupa dei Galletti. Esperto e vincente in Lega Pro, abituato a lavorare in piazze calde ed esigenti, spesso in grado di coniugare i risultati con il bel gioco, poggia su una so spiccata personalità, esaltata da un carattere deciso, anche se molto più esuberante rispetto a Vivarini. Avrebbe già detto sì ai biancorossi nel 2018 (quando fu il prescelto per ripartire dalla serie D), ma era impegnato con il Catanzaro e non riuscì a liberarsi favorendo la virata su Giovanni Cornacchini. Non avrebbe paura di affrontare una sfida tanto pericolosa, quanto affascinante. Se non si prosegue con Vivarini, insomma, rischia di diventare la prima pista assoluta.
Marco Baroni 10% - Piaceva quando, a fine settembre, è saltato Cornacchini, ma il suo ingaggio avrebbe richiesto uno sforzo eccessivo per il momento. L’idea non è passata di moda, magari i parametri economici si sono anche un po’ calmierati. Ma resta il fatto che si tratta di un tecnico ormai tarato su categorie superiori. Se accettasse il Bari, chiederebbe garanzie non inferiori a quelle cercate da Vivarini, nonché un programma non limitato alla prossima stagione, ma dispiegato su base pluriennale.
Attilio Tesser 10% - Per peculiarità poteva essere il grande favorito. Altro «gentleman» della panchina, ha vinto tanto in Lega Pro, abbina esperienza ad un gioco che mescola efficacia e buona fluidità. Non è a favore soltanto il fattore tempo: il suo Pordenone partirà dalle semifinali dei playoff e c’è il rischio concreto di aspettare fin dopo Ferragosto per conoscerne la disponibilità. Un lusso che forse il Bari non può concedersi, anche se il mercato comincerà ufficialmente il primo settembre ed il campionato il 27. Ma una lunga attesa non farebbe bene nemmeno ad una piazza, quella biancorossa, che va svegliata da una pericolosa apatia.
di Davide Lattanzi
fonte lagazzettadelmezzogiorno.it