Perrone a TuttoBari: "Vivarini poteva fare di più. La società? Il Bari per i DeLa non è un hobby"
L’ex galletto Carlo Perrone, intervistato dai microfoni della nostra redazione, ha commentato la stagione conclusa con la triste finale play-off di Reggio Emilia: “Purtroppo valuto la stagione del Bari in base all’ultimo risultato negativo. Anche se il cammino era stato sicuramente positivo, il Coronavirus ha un po’ rivoluzionato quelle che erano le possibilità della squadra. Aveva cambiato molto con il mercato di riparazione, ritengo che comunque abbia fatto un ottimo campionato. Ha trovato la Reggina che ne ha fatto uno perfetto, poi i play-off sono un terno al lotto: già lo sarebbero stati in condizioni normali, figurarsi dopo lo stop di tutti quei mesi”.
Sul lavoro svolto da Vivarini, non ancora riconfermato dalla proprietà, ha valutato: “Indubbiamente ha lavorato bene. Secondo me, è più valutabile la potenzialità di ciò che avrebbe potuto fare piuttosto di quello che ha realmente fatto. Nei mesi in cui avrebbe dovuto cambiare marcia, prima ha fatto troppi pareggi e poi non ha avuto la possibilità di lavorare con la squadra per il lockdown. Ha perso solo quella partita, non è stato molto fortunato. Non lo conosco ma bisogna vedere anche come allena, al di là di quello che la squadra fa in campo. Cambiare allenatore è una scelta importante e non può essere superficiale”.
In vista del calciomercato, l’ex centrocampista padovano si è così proiettato: “Secondo me non ci saranno minori investimenti. La società ha lavorato molto bene l’anno scorso, e produrrà uno sforzo ulteriore. Perché la Serie C è un campionato durissimo, venirne fuori non è semplice. Si rischia di navigare in queste categorie per tanti anni, una piazza come Bari non merita di stare fuori dal calcio che conta”.
Proprio sulla proprietà biancorossa ha continuato: “Ho visto che quello che ha fatto la società non è stato come un hobby o per essere una succursale del Napoli, ma ha messo cuore, passione. Adesso probabilmente devono smaltire la delusione e poi ripartiranno ancora più carichi di prima, ne sono molto convinto. Le alternative ai De Laurentiis non ci sono state e, soprattutto dopo la pandemia, non mi pare che ci siano imprenditori capaci di buttarsi con tutti i punti interrogativi che ci sono nella prossima stagione. Sarà difficile trovare qualcuno che possa prendere in mano il Bari e di investire più di quanto abbiano fatto loro. Il pubblico, passata la comprensibile amarezza, deve stare vicino alla società e fare in modo che non si disinnamorino di questo club”.
Nella prossima Serie C non mancherà la concorrenza. I galletti, però, dovranno essere nuovamente protagonisti… “Ci saranno tante rivali come Palermo, Casertana, Trapani e Avellino. Il girone meridionale in particolare sarà molto difficile, ma credo che le potenzialità della piazza e la campagna acquisti faranno partire il Bari con i favori del pronostico. I biancorossi devono costruire una squadra competitiva”.
di Gabriele Bisceglie
fonte tuttobari.com
L’ex galletto Carlo Perrone, intervistato dai microfoni della nostra redazione, ha commentato la stagione conclusa con la triste finale play-off di Reggio Emilia: “Purtroppo valuto la stagione del Bari in base all’ultimo risultato negativo. Anche se il cammino era stato sicuramente positivo, il Coronavirus ha un po’ rivoluzionato quelle che erano le possibilità della squadra. Aveva cambiato molto con il mercato di riparazione, ritengo che comunque abbia fatto un ottimo campionato. Ha trovato la Reggina che ne ha fatto uno perfetto, poi i play-off sono un terno al lotto: già lo sarebbero stati in condizioni normali, figurarsi dopo lo stop di tutti quei mesi”.
Sul lavoro svolto da Vivarini, non ancora riconfermato dalla proprietà, ha valutato: “Indubbiamente ha lavorato bene. Secondo me, è più valutabile la potenzialità di ciò che avrebbe potuto fare piuttosto di quello che ha realmente fatto. Nei mesi in cui avrebbe dovuto cambiare marcia, prima ha fatto troppi pareggi e poi non ha avuto la possibilità di lavorare con la squadra per il lockdown. Ha perso solo quella partita, non è stato molto fortunato. Non lo conosco ma bisogna vedere anche come allena, al di là di quello che la squadra fa in campo. Cambiare allenatore è una scelta importante e non può essere superficiale”.
In vista del calciomercato, l’ex centrocampista padovano si è così proiettato: “Secondo me non ci saranno minori investimenti. La società ha lavorato molto bene l’anno scorso, e produrrà uno sforzo ulteriore. Perché la Serie C è un campionato durissimo, venirne fuori non è semplice. Si rischia di navigare in queste categorie per tanti anni, una piazza come Bari non merita di stare fuori dal calcio che conta”.
Proprio sulla proprietà biancorossa ha continuato: “Ho visto che quello che ha fatto la società non è stato come un hobby o per essere una succursale del Napoli, ma ha messo cuore, passione. Adesso probabilmente devono smaltire la delusione e poi ripartiranno ancora più carichi di prima, ne sono molto convinto. Le alternative ai De Laurentiis non ci sono state e, soprattutto dopo la pandemia, non mi pare che ci siano imprenditori capaci di buttarsi con tutti i punti interrogativi che ci sono nella prossima stagione. Sarà difficile trovare qualcuno che possa prendere in mano il Bari e di investire più di quanto abbiano fatto loro. Il pubblico, passata la comprensibile amarezza, deve stare vicino alla società e fare in modo che non si disinnamorino di questo club”.
Nella prossima Serie C non mancherà la concorrenza. I galletti, però, dovranno essere nuovamente protagonisti… “Ci saranno tante rivali come Palermo, Casertana, Trapani e Avellino. Il girone meridionale in particolare sarà molto difficile, ma credo che le potenzialità della piazza e la campagna acquisti faranno partire il Bari con i favori del pronostico. I biancorossi devono costruire una squadra competitiva”.
di Gabriele Bisceglie
fonte tuttobari.com