Di Cesare: "Stagione fondamentale, forse è il mio ultimo anno. Non possiamo fallire. Auteri..."
Il capitano Valerio Di Cesare ha inaugurato il precampionato del Bari in quel di Cascia. Queste le sue parole sui canali social del club biancorosso: “Sono arrivato a venti ritiri: sono tanti e sono contento. Però non mi voglio fermare, sto bene e voglio continuare. Speriamo che quest’anno vada tutto bene. Soprattutto dopo una batosta che abbiamo preso, era importante ripartire forte. Sono venuto qua per un obiettivo, volevo contribuire a portare il Bari in Serie B: purtroppo non ci siamo riusciti. Quest’anno per me è fondamentale, forse è il mio l’ultimo anno qui. Devo assolutamente vincere, non posso permettermi di fallire. È tutto un discorso di fiammella e di voglia. Ogni volta inizi con un obiettivo da portare a termine, amo quello che faccio. È da quando son bambino che gioco a calcio. Quando arriverà la fine sarà molto dura per me”.
Qualche aneddoto e curiosità sui suoi compagni… “Compagni più pazzi? Ne ho avuti parecchi, a Torino c’era Surraco che era un pazzo scatenato. Qui abbiamo Costa che è un martello: non puoi star tranquillo un attimo, perché può prendere le chiavi della camera e te la sfonda. L’anno scorso Scavone fu bagnato completamente da Pippo mentre faceva l’intervista. Il più permaloso? Forse Scavone ed Antenucci. Il soldatino? Ancora Scavone, è uno serio. Mister Auteri? Siamo ripartiti con un nuovo allenatore, è importante seguirlo in tutto quello che ci chiede. Stiamo correndo tantissimo, ci chiede tanto. Dobbiamo iniziare a farlo da ora perché non possiamo fallire, dobbiamo essere pronti per il 27 settembre”.
Il centrale romano, giunto ormai a 37 anni, non vuol sentire ancora parlare di ritiro: “Non ci penso. Voglio terminare in un modo e speriamo di farcela, ma questo viene in secondo piano. Non siamo riusciti a vincere, ma siamo un bel gruppo e l’abbiamo dimostrato anche nello scorso anno. Fanno bene a ripartire da questi ragazzi. Il tifoso barese è particolare, si fa sentire. Anzi, durante i play-off per noi è stato uno svantaggio la loro assenza. Speriamo possano tornare al più presto, per noi sono fondamentali”.
di Gabriele Bisceglie
fonte tuttobari.com
Il capitano Valerio Di Cesare ha inaugurato il precampionato del Bari in quel di Cascia. Queste le sue parole sui canali social del club biancorosso: “Sono arrivato a venti ritiri: sono tanti e sono contento. Però non mi voglio fermare, sto bene e voglio continuare. Speriamo che quest’anno vada tutto bene. Soprattutto dopo una batosta che abbiamo preso, era importante ripartire forte. Sono venuto qua per un obiettivo, volevo contribuire a portare il Bari in Serie B: purtroppo non ci siamo riusciti. Quest’anno per me è fondamentale, forse è il mio l’ultimo anno qui. Devo assolutamente vincere, non posso permettermi di fallire. È tutto un discorso di fiammella e di voglia. Ogni volta inizi con un obiettivo da portare a termine, amo quello che faccio. È da quando son bambino che gioco a calcio. Quando arriverà la fine sarà molto dura per me”.
Qualche aneddoto e curiosità sui suoi compagni… “Compagni più pazzi? Ne ho avuti parecchi, a Torino c’era Surraco che era un pazzo scatenato. Qui abbiamo Costa che è un martello: non puoi star tranquillo un attimo, perché può prendere le chiavi della camera e te la sfonda. L’anno scorso Scavone fu bagnato completamente da Pippo mentre faceva l’intervista. Il più permaloso? Forse Scavone ed Antenucci. Il soldatino? Ancora Scavone, è uno serio. Mister Auteri? Siamo ripartiti con un nuovo allenatore, è importante seguirlo in tutto quello che ci chiede. Stiamo correndo tantissimo, ci chiede tanto. Dobbiamo iniziare a farlo da ora perché non possiamo fallire, dobbiamo essere pronti per il 27 settembre”.
Il centrale romano, giunto ormai a 37 anni, non vuol sentire ancora parlare di ritiro: “Non ci penso. Voglio terminare in un modo e speriamo di farcela, ma questo viene in secondo piano. Non siamo riusciti a vincere, ma siamo un bel gruppo e l’abbiamo dimostrato anche nello scorso anno. Fanno bene a ripartire da questi ragazzi. Il tifoso barese è particolare, si fa sentire. Anzi, durante i play-off per noi è stato uno svantaggio la loro assenza. Speriamo possano tornare al più presto, per noi sono fondamentali”.
di Gabriele Bisceglie
fonte tuttobari.com