«Sarebbe stato un delitto non vincere». Nonostante qualche sofferenza di troppo in un match decisamente rocambolesco, Gaetano Auteri si tiene stretti i tre punti conquistati dal suo Bari a Cava dei Tirreni. Un successo che per i biancorossi vale il secondo blitz di fila in campionato, nonché la momentanea vetta solitaria, pur in un torneo spezzettato con disparità di match disputati tra le 19 compagini.
«Il successo - prosegue il coach di Floridia - è ampiamente meritato. La Cavese sta molto bene fisicamente e veniva da un periodo più leggero a livello di impegni. Noi, invece, siamo alla quinta partita in due settimane: un fattore che si è fatto sentire. Abbiamo sciupato tanto in fase di realizzazione, mentre loro hanno concretizzato tutto. La verità è che adesso abbiamo bisogno di lavorare di più insieme: tanti giocatori sono arrivati dopo e si avverte la necessità di portare tutti ad un livello omogeneo. Basti pensare che ci dividiamo tra chi ha giocato fin qui tutte le gare come ad esempio Antenucci che è stato davvero encomiabile per come si è è sacrificato e chi, invece, ho dovuto gettare nella mischia senza praticamente un allenamento in gruppo, come nel caso di Citro e Montalto. Per fortuna domenica concludiamo questo primo ciclo di incontri a getto continuo ed avremo una decina di giorni per rifinire la preparazione. La 300esima vittoria? Non considero questi dati: nel calcio ciò che è stato perde subito importanza, conta quel che deve avvenire».
Il tecnico siciliano analizza poi la prestazione nel dettaglio. «Il primo tempo - afferma Auteri - è stato decisamente buono ed interpretato con grande autorevolezza. Poi sono stati commessi alcuni errori, peraltro su situazioni facilmente leggibili. Non mi preoccupano i cinque gol subito in tre gare: se fossero arrivati su un elevato numero di occasioni avversarie, allora ci sarebbe da analizzare il dato con attenzione. Invece, abbiamo pagato puntualmente ogni disattenzione commessa. Sono convinto che i margini di crescita siano notevolissimi perché la nostra identità si rivelerà quando potremo sviluppare un gioco basato su ritmi alti sull’intero arco del match. Tuttavia, non sottovalutiamo quanto stiamo realizzando finora, soprattutto perché non è frutto del caso, ma comunque certificato da prestazioni che hanno un contenuto specifico. Adesso pensiamo a preparare la sfida di domenica a Viterbo - conclude il tecnico - non affronteremo un viaggio di ritorno a Bari che sarebbe dispersivo e decisamente stancante. Resteremo a Roma perché abbiamo bisogno di recuperare energie e valutare pienamente lo stato fisico di chi ha speso tanto in questo primo periodo».
DAVIDE LATTANZI - https://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/