Zaccheroni trionfa con i Blue Samurai
Il Giappone vince la Coppa d'Asia 2011 battendo l'Australia in finale grazie a un gol di Tadanari Lee al 108' (1-0 complessivo). Per i nipponici è il quarto successo complessivo, nessuno ha fatto meglio
Se l’è dovuta sudare sino in fondo, da “vero” samurai. Ma alla fine Alberto Zaccheroni può tirare un sospiro di sollievo. Il Giappone batte 1-0 l’Australia e vince la Coppa d’Asia 2011. Una partita di grande equilibrio, chiusa soltanto ai supplementari da Tadanari Lee (108’). Una vittoria che vale oro, anche qualcosa in più del torneo che i nipponici portano a casa.
L’Australia fa la partita per gran parte del match, schiacciando il Giappone sulla difensiva. Il primo tempo si chiude senza grosse emozioni, fatta eccezione per un colpo di testa di Harry Kewell. Nella ripresa invece iniziano le schermaglie vere e proprie. Al 48’ Holman va a un passo dal gol con Yoshida che salva sulla linea sulla conclusione dall’area piccola.
Al 66’ risponde il Giappone. Nagatomo, appena riscattato dal Cesena, sfonda a sinistra e crossa per Okazaki, che però la manda a lato clamorosamente di testa. Sei minuti dopo è però Kewell a trovarsi tra i piedi la palla che vale la finale, ma si fa ipnotizzare da Kawashima e spara sui suoi piedi da qualche passo. I supplementari sono inevitabili. E per il Giappone è la seconda volta di fila dopo la semifinale vinta ai rigori con la Corea del Sud.
I giovani samurai dimostrano di avere ancora benzina e crescono a vista d’occhio. Ma è ancora l’Australia ad avere due clamorose p...e gol. Al 103’ Emerton la manda alta dal cuore dell’area, mentre al 104’ McKay impegna Kawashima di testa. Il ct dei Canguri si “inventa” un cambio cervellotico levando Kewell e gettando nella mischia il giovane Robin Kruse (104’).
Zaccheroni, invece, azzecca la mossa qualche minuto prima, mettendo Lee al posto di Maeda. È il cambio che decide il match. Perché al 108’ un Nagatomo incontenibile scappa a sinistra e mette dentro l’ennesimo cross al bacio. E Lee con una girata al volo di mancino mette dentro il gol decisivo. Una rete meravigliosa, segnata da un 18enne di genitori coreani che Zaccheroni ha voluto lanciare in prima squadra.
Un giocatore che alla seconda partita da titolare lo ha ringraziato con il gol decisivo. Quello che regala la quarta Coppa d’Asia al Giappone. Che torna a vincere succedendo all’Iraq che si era imposto clamorosamente nel 2007. Con questo acuto, però, per i Blue Samurai sono addirittura quattro successi nelle ultime sei edizioni. E nel complesso nessuno ha fatto meglio. All’Australia resta un pugno di mosche in mano. Ma la consolazione è già dietro l’angolo. Nel 2015 la Coppa d’Asia si trasferirà dall’opulento Qatar alla “terra dei canguri”.
Qui si ammira meglio la bellezza del gol vittoria
Il Giappone vince la Coppa d'Asia 2011 battendo l'Australia in finale grazie a un gol di Tadanari Lee al 108' (1-0 complessivo). Per i nipponici è il quarto successo complessivo, nessuno ha fatto meglio
Se l’è dovuta sudare sino in fondo, da “vero” samurai. Ma alla fine Alberto Zaccheroni può tirare un sospiro di sollievo. Il Giappone batte 1-0 l’Australia e vince la Coppa d’Asia 2011. Una partita di grande equilibrio, chiusa soltanto ai supplementari da Tadanari Lee (108’). Una vittoria che vale oro, anche qualcosa in più del torneo che i nipponici portano a casa.
L’Australia fa la partita per gran parte del match, schiacciando il Giappone sulla difensiva. Il primo tempo si chiude senza grosse emozioni, fatta eccezione per un colpo di testa di Harry Kewell. Nella ripresa invece iniziano le schermaglie vere e proprie. Al 48’ Holman va a un passo dal gol con Yoshida che salva sulla linea sulla conclusione dall’area piccola.
Al 66’ risponde il Giappone. Nagatomo, appena riscattato dal Cesena, sfonda a sinistra e crossa per Okazaki, che però la manda a lato clamorosamente di testa. Sei minuti dopo è però Kewell a trovarsi tra i piedi la palla che vale la finale, ma si fa ipnotizzare da Kawashima e spara sui suoi piedi da qualche passo. I supplementari sono inevitabili. E per il Giappone è la seconda volta di fila dopo la semifinale vinta ai rigori con la Corea del Sud.
I giovani samurai dimostrano di avere ancora benzina e crescono a vista d’occhio. Ma è ancora l’Australia ad avere due clamorose p...e gol. Al 103’ Emerton la manda alta dal cuore dell’area, mentre al 104’ McKay impegna Kawashima di testa. Il ct dei Canguri si “inventa” un cambio cervellotico levando Kewell e gettando nella mischia il giovane Robin Kruse (104’).
Zaccheroni, invece, azzecca la mossa qualche minuto prima, mettendo Lee al posto di Maeda. È il cambio che decide il match. Perché al 108’ un Nagatomo incontenibile scappa a sinistra e mette dentro l’ennesimo cross al bacio. E Lee con una girata al volo di mancino mette dentro il gol decisivo. Una rete meravigliosa, segnata da un 18enne di genitori coreani che Zaccheroni ha voluto lanciare in prima squadra.
Un giocatore che alla seconda partita da titolare lo ha ringraziato con il gol decisivo. Quello che regala la quarta Coppa d’Asia al Giappone. Che torna a vincere succedendo all’Iraq che si era imposto clamorosamente nel 2007. Con questo acuto, però, per i Blue Samurai sono addirittura quattro successi nelle ultime sei edizioni. E nel complesso nessuno ha fatto meglio. All’Australia resta un pugno di mosche in mano. Ma la consolazione è già dietro l’angolo. Nel 2015 la Coppa d’Asia si trasferirà dall’opulento Qatar alla “terra dei canguri”.
Qui si ammira meglio la bellezza del gol vittoria
