CONSIDERAZIONI SULL'INTERVISTA DI ADL
Quando scrivo che il tifoso va educato nel leggere gli articoli cercandogli di fargli capire che non deve soffermarsi al solo titolo, non dico fesserie. Purtroppo assisto molto spesso a sommosse mediatiche, qui su fb, perché basta un solo lettore che ha commentato male con fervore, con ira e con offese, un titolo di un articolo che, subito, scoppia una guerra su un post di qualcuno, anche in uno mio. Ed io non so proprio cosa fare a riguardo. Credo che sia davvero impossibile educarli.
Ora, io capisco che per il tifoso esiste la suddivisione tra giornalisti e giornalai, nella sua accezione offensiva, ma credo che a prescindere, il tifoso deve prestare particolarmente attenzione alle parole, al contenuto degli articoli, alle video interviste, deve concentrarsi a dedicare del tempo se vuole partecipare alle discussioni, altrimenti si rischia di capir male e di generare guerre mediatiche con incomprensioni, furore tastieristico e veleno con conseguenze deleterie. Senza dimenticare il solito, puntuale, cavalcare dell'onda del malcontento popolare, la speculazione da parte della politica, tipico di certi ambienti politici, così come accaduto, e da parte dei soliti orfani di notizie e di biglietti.
Quando vedo, qui da me, qualche tifoso che commenta con sarcasmo e con cattiveria un mio articolo, è matematico che si è soffermato al titolo. Purtroppo il tifoso è pigro, è poco incline alla lettura e gli basta una frase per crearsi un castello di menzogne, di cattiverie e sputare veleno, poi, sul web. Ne va anche della nostra onesta professione che si vede calpestata da quanti non vogliono saperne di dedicare due minuti di lettura. In fondo si scrive per loro non per la gloria e quando leggo certi commenti che, con l'articolo, non centrano nulla, per me è la sconfitta del giornalismo. E' anche un modo per calpestare il nostro onesto lavoro che non viene, così, gratificato sia di critica che di consenso.
Ora, tutto questo preambolo necessario per dire due parole sul caso odierno, ovvero sulla intervista di ADL che ha suscitato un vespaio di sciocchezze ed inesattezze.
Dunque, andiamo con ordine. ADL è stato intervistato nel corso dell'evento organizzato da Passepartout Festival, quando una collega gli ha posto una domanda che con la “bassa macelleria” non centrava nulla, e lui ha risposto in un certo modo: “Se la gente ci sa fare io la lascio fare. Alle volte mi dicono (chi? soggetto: altre persone): “ma di che ti interessi di questa bassa macelleria?” Guarda (risponde ADL a queste persone e indirettamente alla collega giornalista che non ha mai parlato di “bassa macelleria”) che tu stai offendendo il tuo lavoro. Questa non è bassa macelleria, nulla è bassa macelleria perché c'è sempre una modalità di fare le cose in un modo straordinario. Tu puoi fare lo scopino ma devi essere il primo scopino della città per trarne un vantaggio o un appagamento, se no sei uno scopino che scopa per terra”. Ora, appare evidente che quella infelice frase riporta da ADL è frutto di una sua considerazione generata da un discorso intercorso tra lui e altra gente non meglio identificata nell'intervista e non l'ha certo generata lui.
Ora, benedetto Iddio, mi rivolgo a quanti hanno capito male. Mi dite dove ADL, di sua sponte, ha mai detto che il Bari equivale a “bassa macelleria”?? A scuola non vi hanno mai insegnato che esiste un soggetto, un complemento oggetto ed un verbo (o predicato verbale)? Non avete sentito che ADL si è rivolto a terzi che gli hanno chiesto come mai, nel prendere il Bari, si è abbassato a tanta “bassa macelleria”?? E non avete sentito che sempre lui, ADL, ha preso le distanze da questa infelice affermazione?? Eppure non mi pare ci voglia una laurea e, forse, nemmeno un diploma per capirlo. Diamine. Così non si fa altro che alimentare una campagna di odio e di insofferenza che non giova a nessuno e che soprattutto non serve a nulla se non a gettare in cattiva luce i De Laurentiis che avranno pure sbagliato nel corso dell'anno appena passato, ma mai si sarebbero sognati di affermare quella infelice uscita verbale dettagli da altra gente. Voi mandate in galera un innocente, siete abili, molto abili, in questo. Criticatelo pure per altro, ci sta, ma evitate di interpretare male un pensiero, una frase. Come fare? Leggendo, si leggendo tutto l'articolo o ascoltando, nel nostro caso, tutta l'intervista. Non si partecipa alla discussione limitandosi a leggere i titoli, o, peggio, a leggere i commenti sbagliati di altri utenti che, a loro volta, hanno commentato non leggendo l'intero articolo. No. Altrimenti queste sono le conseguenze.
Lo avete capito adesso? O devo farvi i disegnini con la matita?
Quando scrivo che il tifoso va educato nel leggere gli articoli cercandogli di fargli capire che non deve soffermarsi al solo titolo, non dico fesserie. Purtroppo assisto molto spesso a sommosse mediatiche, qui su fb, perché basta un solo lettore che ha commentato male con fervore, con ira e con offese, un titolo di un articolo che, subito, scoppia una guerra su un post di qualcuno, anche in uno mio. Ed io non so proprio cosa fare a riguardo. Credo che sia davvero impossibile educarli.
Ora, io capisco che per il tifoso esiste la suddivisione tra giornalisti e giornalai, nella sua accezione offensiva, ma credo che a prescindere, il tifoso deve prestare particolarmente attenzione alle parole, al contenuto degli articoli, alle video interviste, deve concentrarsi a dedicare del tempo se vuole partecipare alle discussioni, altrimenti si rischia di capir male e di generare guerre mediatiche con incomprensioni, furore tastieristico e veleno con conseguenze deleterie. Senza dimenticare il solito, puntuale, cavalcare dell'onda del malcontento popolare, la speculazione da parte della politica, tipico di certi ambienti politici, così come accaduto, e da parte dei soliti orfani di notizie e di biglietti.
Quando vedo, qui da me, qualche tifoso che commenta con sarcasmo e con cattiveria un mio articolo, è matematico che si è soffermato al titolo. Purtroppo il tifoso è pigro, è poco incline alla lettura e gli basta una frase per crearsi un castello di menzogne, di cattiverie e sputare veleno, poi, sul web. Ne va anche della nostra onesta professione che si vede calpestata da quanti non vogliono saperne di dedicare due minuti di lettura. In fondo si scrive per loro non per la gloria e quando leggo certi commenti che, con l'articolo, non centrano nulla, per me è la sconfitta del giornalismo. E' anche un modo per calpestare il nostro onesto lavoro che non viene, così, gratificato sia di critica che di consenso.
Ora, tutto questo preambolo necessario per dire due parole sul caso odierno, ovvero sulla intervista di ADL che ha suscitato un vespaio di sciocchezze ed inesattezze.
Dunque, andiamo con ordine. ADL è stato intervistato nel corso dell'evento organizzato da Passepartout Festival, quando una collega gli ha posto una domanda che con la “bassa macelleria” non centrava nulla, e lui ha risposto in un certo modo: “Se la gente ci sa fare io la lascio fare. Alle volte mi dicono (chi? soggetto: altre persone): “ma di che ti interessi di questa bassa macelleria?” Guarda (risponde ADL a queste persone e indirettamente alla collega giornalista che non ha mai parlato di “bassa macelleria”) che tu stai offendendo il tuo lavoro. Questa non è bassa macelleria, nulla è bassa macelleria perché c'è sempre una modalità di fare le cose in un modo straordinario. Tu puoi fare lo scopino ma devi essere il primo scopino della città per trarne un vantaggio o un appagamento, se no sei uno scopino che scopa per terra”. Ora, appare evidente che quella infelice frase riporta da ADL è frutto di una sua considerazione generata da un discorso intercorso tra lui e altra gente non meglio identificata nell'intervista e non l'ha certo generata lui.
Ora, benedetto Iddio, mi rivolgo a quanti hanno capito male. Mi dite dove ADL, di sua sponte, ha mai detto che il Bari equivale a “bassa macelleria”?? A scuola non vi hanno mai insegnato che esiste un soggetto, un complemento oggetto ed un verbo (o predicato verbale)? Non avete sentito che ADL si è rivolto a terzi che gli hanno chiesto come mai, nel prendere il Bari, si è abbassato a tanta “bassa macelleria”?? E non avete sentito che sempre lui, ADL, ha preso le distanze da questa infelice affermazione?? Eppure non mi pare ci voglia una laurea e, forse, nemmeno un diploma per capirlo. Diamine. Così non si fa altro che alimentare una campagna di odio e di insofferenza che non giova a nessuno e che soprattutto non serve a nulla se non a gettare in cattiva luce i De Laurentiis che avranno pure sbagliato nel corso dell'anno appena passato, ma mai si sarebbero sognati di affermare quella infelice uscita verbale dettagli da altra gente. Voi mandate in galera un innocente, siete abili, molto abili, in questo. Criticatelo pure per altro, ci sta, ma evitate di interpretare male un pensiero, una frase. Come fare? Leggendo, si leggendo tutto l'articolo o ascoltando, nel nostro caso, tutta l'intervista. Non si partecipa alla discussione limitandosi a leggere i titoli, o, peggio, a leggere i commenti sbagliati di altri utenti che, a loro volta, hanno commentato non leggendo l'intero articolo. No. Altrimenti queste sono le conseguenze.
Lo avete capito adesso? O devo farvi i disegnini con la matita?