Il centrocampista del Bari, in odor di cessione a gennaio, ha giocato in carriera una sola annata nel massimo campionato, segnando ben 3 gol.
Un centrocampista dell’esperienza di Lorenzo Lollo, trentunenne mediano del Bari che vanta, allo stato, 300 presenze tra i professionisti nel calcio italiano, in carriera ha trascorso, di fatto, una sola stagione in massima serie, con un buon rendimento sul piano personale, ma molto sfortunata per la sua compagine.
Stiamo parlando del campionato 2015-’16, quello dello storico esordio del Carpi in A. Il club della provincia modenese si affacciò a questa avventura con mister Castori in panchina, autore della storica promozione dell’anno precedente, ed un organico con molti profili di sicuro avvenire, come Letizia, Lasagna, Gagliolo e Verdi, coadiuvati dall’esperienza di mestieranti della categoria come Borriello e Zaccardo.
In quella rosa, c'erano anche tantissimi elementi passati, prima o dopo, dal Bari: oltre a Lollo, infatti, quel team poteva contare, nel corso dell’annata, su Bianco, Suagher, Sabelli, Porcari, Crimi, Andrea Lazzari, Daprelà, Martinho, Marrone e Fedele.
Dopo un avvio di campionato problematico, con solo un paio di pareggi raccolti nelle prime 6 partite, alla settima giornata arrivò in panchina Sannino, rilevato ancora da Castori dopo sole 5 gare, nonostante la prima vittoria in A della storia emiliana, tra le mura amiche (al Braglia di Modena e non al Cabassi, giudicato inidoneo) contro il Torino.
I carpigiani chiuderanno il girone d’andata a 14 punti, a 5 lunghezze dalla salvezza. Proprio a cavallo del giro di boa, due segnature di Lollo, però, nelle vittorie casalinghe dei suoi contro Udinese e Sampdoria, entrambe per 2-1, diedero il segnale della riscossa alla truppa biancorossa, destinata a giocarsi la permanenza fino all’ultimo istante.
Di lì in poi, infatti, i ragazzi di Castori misero in scena un recupero in classifica di tutto rispetto, vincendo gli scontri diretti con Frosinone, Verona Genoa (4-1 con altra segnatura del centrocampista oggi tra i galletti), ed Empoli, arrivando a giocarsi tutto negli ultimi 2 match stagionali. Al Carpi sarebbe bastato vincere ambedue le gare per salvarsi.
Ma, decisivo in negativo, fu l’incontro casalingo con la Lazio, alla penultima. Una sfida dai contorni incredibili, con i padroni di casa che sbagliarono 2 rigori, uno dei quali sullo 0-0, ambedue con Mbakogu, ipnotizzato da Marchetti. I romani vinsero, dunque, per 3-1, grazie alle reti di Bisevac, Candreva e Klose, ma finirono la gara in 9 uomini, con le espulsioni di Biglia e Djordjevic.
A nulla valse, poi la successiva vittoria degli emiliani ad Udine, all’ultima giornata, con i friulani che sopravanzarono comunque gli avversari di una lunghezza in graduatoria. Il Carpi, dunque, ripartì dalla B, nonostante i 38 punti raccolti in campionato. Per Lollo, le presenze complessive furono 27, condite da 3 gol ed un assist.
E sono rimaste queste le sue apparizioni in A fino ad ora, nonostante qualche panchina racimolata, nel 2018, quando era all’Empoli. Dopo l’esperienza in Toscana, il suo percorso professionale si è sviluppato tra Padova e Venezia, prima di approdare, nel 2020, nel capoluogo pugliese. Quest’anno, per lui, un solo match giocato e la possibilità concreta di andar via nel prossimo mercato invernale.
di Giovanni Gaudenzi
fonte tuttobari.com
Un centrocampista dell’esperienza di Lorenzo Lollo, trentunenne mediano del Bari che vanta, allo stato, 300 presenze tra i professionisti nel calcio italiano, in carriera ha trascorso, di fatto, una sola stagione in massima serie, con un buon rendimento sul piano personale, ma molto sfortunata per la sua compagine.
Stiamo parlando del campionato 2015-’16, quello dello storico esordio del Carpi in A. Il club della provincia modenese si affacciò a questa avventura con mister Castori in panchina, autore della storica promozione dell’anno precedente, ed un organico con molti profili di sicuro avvenire, come Letizia, Lasagna, Gagliolo e Verdi, coadiuvati dall’esperienza di mestieranti della categoria come Borriello e Zaccardo.
In quella rosa, c'erano anche tantissimi elementi passati, prima o dopo, dal Bari: oltre a Lollo, infatti, quel team poteva contare, nel corso dell’annata, su Bianco, Suagher, Sabelli, Porcari, Crimi, Andrea Lazzari, Daprelà, Martinho, Marrone e Fedele.
Dopo un avvio di campionato problematico, con solo un paio di pareggi raccolti nelle prime 6 partite, alla settima giornata arrivò in panchina Sannino, rilevato ancora da Castori dopo sole 5 gare, nonostante la prima vittoria in A della storia emiliana, tra le mura amiche (al Braglia di Modena e non al Cabassi, giudicato inidoneo) contro il Torino.
I carpigiani chiuderanno il girone d’andata a 14 punti, a 5 lunghezze dalla salvezza. Proprio a cavallo del giro di boa, due segnature di Lollo, però, nelle vittorie casalinghe dei suoi contro Udinese e Sampdoria, entrambe per 2-1, diedero il segnale della riscossa alla truppa biancorossa, destinata a giocarsi la permanenza fino all’ultimo istante.
Di lì in poi, infatti, i ragazzi di Castori misero in scena un recupero in classifica di tutto rispetto, vincendo gli scontri diretti con Frosinone, Verona Genoa (4-1 con altra segnatura del centrocampista oggi tra i galletti), ed Empoli, arrivando a giocarsi tutto negli ultimi 2 match stagionali. Al Carpi sarebbe bastato vincere ambedue le gare per salvarsi.
Ma, decisivo in negativo, fu l’incontro casalingo con la Lazio, alla penultima. Una sfida dai contorni incredibili, con i padroni di casa che sbagliarono 2 rigori, uno dei quali sullo 0-0, ambedue con Mbakogu, ipnotizzato da Marchetti. I romani vinsero, dunque, per 3-1, grazie alle reti di Bisevac, Candreva e Klose, ma finirono la gara in 9 uomini, con le espulsioni di Biglia e Djordjevic.
A nulla valse, poi la successiva vittoria degli emiliani ad Udine, all’ultima giornata, con i friulani che sopravanzarono comunque gli avversari di una lunghezza in graduatoria. Il Carpi, dunque, ripartì dalla B, nonostante i 38 punti raccolti in campionato. Per Lollo, le presenze complessive furono 27, condite da 3 gol ed un assist.
E sono rimaste queste le sue apparizioni in A fino ad ora, nonostante qualche panchina racimolata, nel 2018, quando era all’Empoli. Dopo l’esperienza in Toscana, il suo percorso professionale si è sviluppato tra Padova e Venezia, prima di approdare, nel 2020, nel capoluogo pugliese. Quest’anno, per lui, un solo match giocato e la possibilità concreta di andar via nel prossimo mercato invernale.
di Giovanni Gaudenzi
fonte tuttobari.com