Vivarini, dopo la mancata conferma per la mancata conquista della serie B a causa di una brutta finale contro la Reggiana, sembra essersela legata al dito. Due campionati fa Luigi De Laurentiis non se la sentì di affidare a lui la guida del Bari. Non gli era piaciuta la pareggite di cui aveva dimostrato soffrire Vivarini, allenatore troppo prudente e timoroso, per cui non lo aveva ritenuto idoneo per una riconferma anche perché Vivarini aveva esposto un programma di rafforzamento della squadra alquanto esoso per un campionato di serie C. Vivarini non fece polemiche, salutò Bari e il Bari con un certo rammarico e in questo paio d'anni ha sempre rilasciato dichiarazioni 'romantiche' mostrandosi dispiaciuto di non aver avuto la possibilità di riprovare a tentare la scalata alla serie B con un Bari creato a sua immagine e somiglianza secondo i suoi principi calcistici e non con giocatori imposti da altri.
Ora Vivarini è diventato allenatore del Catanzaro subentrando a Calabro, licenziato in tronco per non aver saputo incidere nel campionato in corso. Ed è partito alla grande ottenendo vittorie su vittorie sino al punto da raggiungere la seconda posizione in classifica facendo sentire il fiato sul collo a Mignani il quale si sentiva tranquillo della sua posizione in classifica grazie ad un bel margine di punti in più rispetto alle altre.
Molto dipenderà dallo scontro diretto che fra due giornate avverrà in casa del Catanzaro, una specie di spareggio qualora la squadra di casa dovesse ridurre al lumicino la distanza in classifica fra le due.
Mignani e Vivarini due allenatori con idee diverse di gioco e con comportamenti diversi nella gestione dei rapporti umani con i giocatori.
Speriamo di non doverci pentire di quella scelta forse errata compiuta da Luigi De Laurentiis due anni fa ma che, per la verità, la maggior parte della tifoseria condivise.
Ora Vivarini è diventato allenatore del Catanzaro subentrando a Calabro, licenziato in tronco per non aver saputo incidere nel campionato in corso. Ed è partito alla grande ottenendo vittorie su vittorie sino al punto da raggiungere la seconda posizione in classifica facendo sentire il fiato sul collo a Mignani il quale si sentiva tranquillo della sua posizione in classifica grazie ad un bel margine di punti in più rispetto alle altre.
Molto dipenderà dallo scontro diretto che fra due giornate avverrà in casa del Catanzaro, una specie di spareggio qualora la squadra di casa dovesse ridurre al lumicino la distanza in classifica fra le due.
Mignani e Vivarini due allenatori con idee diverse di gioco e con comportamenti diversi nella gestione dei rapporti umani con i giocatori.
Speriamo di non doverci pentire di quella scelta forse errata compiuta da Luigi De Laurentiis due anni fa ma che, per la verità, la maggior parte della tifoseria condivise.