[size=48]Il Bari perde la testa e la partita mentre il Catanzaro avanza. Campionato riaperto
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19 FEBBRAIO 2022
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19 FEBBRAIO 2022
Difficile da commentare una prestazione così brutta, sotto tutti i punti di vista, si sono visti degli errori allucinanti che da anni non si vedevano al San Nicola. Se si perdono sei punti tra Messina e Campobasso qualche problema c’è, inutile nasconderlo. Del resto abbiamo già detto più volte che il Bari non è più lo stesso dall’inizio dell’anno. Troppe cose stanno girando storte, e le vittorie ottenute fin qui in trasferta sono state quasi tutte fortunose e mai convincenti.
Brutta la prestazione oggi, si perde ancora dopo il Messina, un Bari così non ce lo ricordavamo da tempo, stasera abbiamo assistito alla prestazione più negativa della stagione. Occorre ritrovarsi nella compattezza, nell’equilibrio e nella condizione, e occorre scordarsi i quattro punti di distacco dal Catanzaro, bisogna ritrovarsi, oggi si era fuori di testa completamente, non c’è nulla da salvare stasera.
Diciamo che questa gara segna un po’ il punto più basso di un periodo già non brillante. Dopo la sosta il Bari non è stato più lo stesso. Col Catania se l’è cavata, col Messina l’ha persa quando tutti credevano in una vittoria a mani basse, i risultati positivi in trasferta sono stati, evidentemente, uno specchietto per le allodole nonostante la bontà dei punti ottenuti, ma oggi c’è stato il tracollo, ed il 2-3 non tragga in inganno perché il Bari ha meritato la sconfitta. Molti gli errori individuali, squadra troppo compassata quando si doveva attaccare, molto leggera e squilibrata nel contenimento, tanto che i molisani hanno colpito tre volte senza rubare nulla e meritando la vittoria.
Inutile cercare di gettare la croce addosso a qualcuno. Ci sono difficoltà psicologiche non attribuibili a fattori esterni, la condizione era ideale con un congruo vantaggio sulle inseguitrici, un po’ il Bari se l’è andata a cercare.
Oggi la prestazione complessiva è stata insufficiente, si fa fatica a mettere sei in pagella a qualcuno (forse il solo Mallamo si è salvato dal naufragio), hanno sbagliato tutti nell’atteggiamento mentale e tecnicamente.
Il Bari era una squadra equilibrata nel girone di andata che ha offerto un discreto spettacolo, e non crediamo che si possa mettere in discussione Mignani che sta gestendo la rosa in partite ristrettissime dal punto di vista temporale dovendo giocare ogni tre giorni, e si sa che non si può mandare in campo sempre la stessa formazione. La gente si fa l’idea che la responsabilità sia dell’allenatore ma non può essere solo colpa sua, l’errore di Celiento non è colpa di Mignani, così come la prestazione negativa di Ricci. L’unica cosa che si può imputare a Mignani è che forse era il caso di far entrare una punta e non Citro che è un po’ leggerino nell’offensiva. Ma si sa che gli assenti hanno sempre ragione, così come abbiamo visto che Maita giocando da play ha offerto una brutta prestazione, dunque non è vero che Maita rende bene solo in quel ruolo, oggi lo ha smentito.
Si sta vivendo un periodo difficile per il quale bisogna invertire rotta perché da stasera si è ufficialmente riaperto il campionato. Occorre guardare nel complesso la situazione, ma la cosa che più colpisce è che sono stati commessi gravi errori tecnici, movimenti sbagliati e questo non lo si può accettare da una squadra come il Bari.
La squadra è stata senza equilibrio, non si è salvato nulla, occorre fare una riflessione, poi non c’è tempo per rialzarsi anche se si gioca ogni tre giorni, si è dilapidato un capitale dalla seconda. Vivarini sta emulando il Bari di due anni fa, oggi ha vinto a Taranto dove il Bari sicuramente troverà tante difficoltà.
Piuttosto occorre capire cosa sia successo a Terranova. Si sono persi alcuni punti fermi, Mignani insiste con Galano dietro le punte quando invece tutti sanno che il foggiano gioca esclusivamente da esterno destro e, dunque, fuori dal suo credo tattico, quindi facendolo giocare al centro è un uomo regalato agli avversari.
Speriamo che torni presto il miglior Botta che oggi è stato il simbolo della debacle della squadra avendo perso la testa a fine gara, ma che non ci si faccia prendere dalla paura perché la classifica cambia volto adesso.
Da sentirsi tutelati e forti nel San Nicola, ci si trova deboli e vulnerabili, proprio dove si deve vincere il campionato, si era detto che il campionato avrebbe strizzato l’occhio al Bari ed invece i fatti stanno dicendo il contrario.
Massimo Longo