Mattia Maita è stato uno dei capisaldi del Bari in questa trionfale stagione, conclusa con la promozione in B. Il centrocampista ventisettenne, visto l’ottimo rendimento offerto, con le sue 34 presenze in campo ed un paio di reti, si candida ad essere molto importante anche in serie cadetta nel progetto biancorosso.
A favore di questa visione depone anche il contratto lungo che lo lega al sodalizio dei De Laurentiis, con scadenza giugno 2024. Per il calciatore, nato a Messina il 29 luglio 1994, in carriera c’è già stato l’esordio in B, con la maglia della Reggina, il 29 maggio 2011. Si trattava, per i calabresi, nel cui vivaio Maita è cresciuto, dell’ultima gara di quel campionato, al cospetto del già salvo Sassuolo, in Emilia, più precisamente allo stadio Braglia di Modena.
E la partita, con il perno della mediana del Bari odierno relegato in panchina, era iniziata nel migliore dei modi per gli ospiti, grazie alla rete di Montiel dopo 20 minuti. Ma a ribaltare il punteggio per i neroverdi ci pensarono Consolini, con la complicità del portiere reggino Puggioni, e Martinetti. La prima frazione si chiuse così sul 2-1 per i padroni di casa. Ed al 56’ arrivò il momento di Maita, che rilevò proprio Montiel infortunato.
Dieci minuti più tardi, però, arrivò il terzo gol del Sassuolo, ancora con Martinetti, ed a nulla valse il 3-2 finale firmato a dieci giri di lancette dalla fine da Alessio Viola. L’unica presenza fin qui in B per il centrocampista, insomma, coincise con una sconfitta, piuttosto indolore sul piano della classifica.
Quella Reggina, con Atzori allenatore ed in rosa gente come il bomber Emiliano Bonazzoli e l’oggi napoletano Di Lorenzo (alla sua prima da professionista lo stesso giorno di Maita), terminò la stagione al sesto posto in graduatoria, centrando l’obiettivo playoff per la A, ma venendo eliminato dagli spareggi per mano del Novara, con un duplice pareggio che consentì ai piemontesi di passare il turno, per via del loro migliore piazzamento conseguito nel corso della stagione regolare.
Il percorso professionale del centrocampista lo portò poi a vestire le maglie di Catanzaro e Rimini, nell’allora C2, e poi di Lumezzane ed ancora Reggina, stavolta in Lega Pro. Quindi, la scelta di Maita di sposare, per un quinquennio, a partire dal 2015, il progetto dello stesso Catanzaro, sempre in terza serie. Nel 2020, poi, la decisione di scegliere Bari, nella speranza, ora praticamente realizzata, di tornare in quella B assaporata appena quando il mediano aveva solo 16 anni.
Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 21 aprile 2022 alle 12:00
Autore: Giovanni Gaudenzi