Sibilli si racconta: "Nasco in un quartiere in cui devi essere sveglio. Sto realizzando i miei sogni. Il gol al Modena e le scarpe nuove"
Giuseppe Sibilli, autore di un gran gol contro il Modena, è stato ospite di A tutto campo, in onda su TeleBari. L'occasione per raccontarsi: "Nasco in un quartiere di Napoli particolare, devi essere per forza sveglio. Facevo sempre arrabbiare mia madre. Il calcio? Una passione, giocavamo sempre per strada, mia madre mi menava sempre perché tornavo a casa tutto sbucciato. Anche mio padre giocava a calcio, sono figlio d'arte. E' una cosa che mi è stata trasmessa. Se non fossi diventato calciatore? Io sono stato molto fortunato ad avere due genitori che non mi hanno fatto mancare niente, mi hanno spinto su questa strada. Sto realizzando i miei sogni ed è bello".
Sibilli si confida: "Tante volte stavo per mollare. Sono contento di essere a Bari perché sono vicino alla mia famiglia, la vedo spesso ora. Ogni giocatore ha un momento della carriera dove capisce cosa può fare. Ricordo il mio primo gol in B: arrivò dopo che non giocavo da dieci partite. Non avevamo mai vinto, sono entrato negli ultimi cinque minuti e ho fatto un gol al novantacinquesimo. Ho percepito di aver fatto qualcosa che mi potesse cambiare la vita. Legami? A Pisa eravamo una famiglia, così come a Bari. Un mio obiettivo è far mentalizzare anche qui a Bari, magari con una cena di squadra a settimana. Io scaramantico? Sì, faccio sempre le stesse cose. Dico questa: quando compro scarpe nuove, faccio gol. E' successo anche contro il Modena".
https://www.tuttobari.com
Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 27 ottobre 2023 alle 08:00
Autore: Redazione TuttoBari
Giuseppe Sibilli, autore di un gran gol contro il Modena, è stato ospite di A tutto campo, in onda su TeleBari. L'occasione per raccontarsi: "Nasco in un quartiere di Napoli particolare, devi essere per forza sveglio. Facevo sempre arrabbiare mia madre. Il calcio? Una passione, giocavamo sempre per strada, mia madre mi menava sempre perché tornavo a casa tutto sbucciato. Anche mio padre giocava a calcio, sono figlio d'arte. E' una cosa che mi è stata trasmessa. Se non fossi diventato calciatore? Io sono stato molto fortunato ad avere due genitori che non mi hanno fatto mancare niente, mi hanno spinto su questa strada. Sto realizzando i miei sogni ed è bello".
Sibilli si confida: "Tante volte stavo per mollare. Sono contento di essere a Bari perché sono vicino alla mia famiglia, la vedo spesso ora. Ogni giocatore ha un momento della carriera dove capisce cosa può fare. Ricordo il mio primo gol in B: arrivò dopo che non giocavo da dieci partite. Non avevamo mai vinto, sono entrato negli ultimi cinque minuti e ho fatto un gol al novantacinquesimo. Ho percepito di aver fatto qualcosa che mi potesse cambiare la vita. Legami? A Pisa eravamo una famiglia, così come a Bari. Un mio obiettivo è far mentalizzare anche qui a Bari, magari con una cena di squadra a settimana. Io scaramantico? Sì, faccio sempre le stesse cose. Dico questa: quando compro scarpe nuove, faccio gol. E' successo anche contro il Modena".
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