Da Ospite Sab 9 Apr - 7:23
Ecco l'allenatore Simeone del Catania cosa pensa del Bari.
Sulla carta potrebbe sembrare una partita semplice, se si tenesse conto solo della classifica e si guardassero solo i freddi numeri si potrebbe pensare di avere vita facile in casa del fanalino di coda Bari. Si tratterebbe però di un gravissimo errore di valutazione, lo sanno bene i ragazzi di Simeone, nessuno ti regala niente in serie A, i galletti biancorossi si danneranno l'anima per provare a tenere in vita la speranza della salvezza, anche se tutti, giustamente, li danno per spacciati ormai da diverse settimane. Prova ne sia la vittoria esterna a Parma di domenica scorsa, una vittoria che ha inguaiato ulteriormente, fuori da qualsiasi previsione, lo zoppicante Parma di Pasquale Marino, ex tecnico dei gialloblù che al termine della gara è stato appunto esonerato. Come a dire, attenzione a sottovalutare l'impegno, guai a presentarsi in Puglia credendo di aver fatto già risultato; per superare il Bari occorrerà tutta la concentrazione e l'abnegazione vista col Palermo, i rossazzurri dovranno superare, proprio contro i biancorossi la fragilità esterna che ha caratterizzato la maggior parte delle sfide giocate lontano dal Massimino. Insomma la partita di domenica pomeriggio è un crocevia decisivo nella corsa alla salvezza, tornare a Catania con un risultato positivo significherebbe mettersi in pole position per il rush finale di campionato fatto di sfide impegnative se non in alcuni casi addirittura proibitive.
Sulla stagione del Bari si è detto ormai tutto, la spettacolare squadra di Ventura che tutti ammirarono lo scorso anno non è riuscita a ripetersi in questo campionato, probabilmente la causa maggiore di questo vero e proprio crollo sono stati gli infortuni che hanno letteralmente falcidiato la squadra soprattutto nel girone d'andata. Spessissimo il Bari è stato costretto a scendere in campo con diversi ragazzi della primavera, al debutto assoluto in serie A; infortuni in serie quindi che hanno minato dalle fondamenta la solidità della squadra e dello spogliatoio che pian piano si è andato sfaldando, fino ad arrivare all'apice della curva negativa con l'allontanamento di Ventura e l'avvicendamento con l'attuale allenatore Bortolo Mutti. Il Bari non ha una rosa di giocatori da ultimo posto in classifica, il talento c'è, così come ci sono gli uomini di esperienza, i risultati però non sono arrivati, se non a sprazzi, tipico di quelle squadre che non riescono a fare delle continuità il proprio cammino; troppi cambi, troppe formazioni rabberciate, troppi innesti e repentini cambiamenti, difficile vedere la stessa formazione per due settimane di seguito in campo.
Come detto i numeri parlano chiaro, sono fin troppo eloquenti nel descrivere la situazione: 20 punti, ultimo posto in graduatoria a -11 dalla zona salvezza a 7 giornate dalla fine, peggior attacco del campionato con sole 19 reti realizzate, terza peggior difesa, con 46 gol subiti, dopo Lecce e Palermo; solo 4 vittorie all'attivo, 8 pareggi e ben 19 sconfitte, di cui 8 in casa. Situazione disastrosa e disperante, ma era la stessa anche una settimana fa e non ha impedito affatto ai ragazzi di Mutti di andare a vincere addirittura in trasferta in casa di una diretta concorrente per la salvezza, se così si può dire.
Domenica pomeriggio il tecnico dei pugliesi non avrà a disposizione diversi uomini, ormai per il Bari una costante, non saranno arruolabili Barreto, stagione finita per lui, Kutuzov, Masiello, Okaka e Castillo, non ci sono invece squalificati dal giudice sportivo. Mutti dovrebbe optare per un modulo 4-3-2-1 con i seguenti interpreti: Gillet in porta, A. Masiello Belmonte Rossi e Parisi in difesa, Bentivoglio Almiron e Gazzi a centrocampo, Huseklepp e Ghezzal a supporto di Rudolf unica punta.