Che la Rai sia in crisi è una cosa risaputa, ma che sia disposta a rinunciare a un vero pezzo di storia è una notizia che potrebbe far insorgere milioni di telespettatori, affezionati ad una trasmissione che potremmo paragonare ad una finestra sul calcio che per anni ha intrattenuto i tifosi, dal 1970 ad oggi.
'90° Minuto' è nato infatti il 27 settembre del 1970 e, da allora, ha ospitato volti e conduttori del calibro di Tonino Carino, Paolo Valenti, Luigi Necco, Cesare Castellotti, Giampiero Galeazzi e Paola Ferrari. Abbiamo quindi a che fare con più di trent'anni di televisione, che rischiano di essere cancellati in poco meno di 48 ore.
Parlavamo di crisi, appunto: una crisi che tocca in primo luogo gli ascolti (Fiorello escluso) e che ha colpito anche il Tg1 di Minzolini, al punto da scatenare un vero e proprio putiferio.
Insomma, ascolti bassi e mancanza di soldi (ricordiamo la protesta dell'ATP dell'ottobre scorso) stanno costringendo la Rai a misure estreme e, tra oggi 29 e domani 30 novembre, il CdA potrebbe decidere di cancellare definitivamente dai palinsesti '90° Minuto'.
La situazione, in effetti, è drammatica: in termini calcistici, la Rai sta perdendo tutti i diritti, sia quelli della Champions del prossimo anno che, probabilmente, quelli della Coppa Italia del 2012. Per le partite trasmesse nell'arco di tempo che va dal 2012 al 2015, la Rai ha fatto un'offerta al ribasso per i diritti in chiaro; la concorrenza, del resto, è spietata ed è quasi inutile dirlo.
Sugli altri canali, è possibile rivedere i gol subito dopo la partita con tanto di moviola, analisi delle azioni, schemi: il valore di '90° minuto', ora come ora, è essenzialmente storico e sentimentale, ma di sicuro non è funzionale.
A parer nostro, c'è bisogno anche di un po' di storia in questa tv tanto criticata, ma sarà la Rai a decidere. Voi cosa ne pensate? (Articolo di Grazia Cicciotti)
Zapping
'90° Minuto' è nato infatti il 27 settembre del 1970 e, da allora, ha ospitato volti e conduttori del calibro di Tonino Carino, Paolo Valenti, Luigi Necco, Cesare Castellotti, Giampiero Galeazzi e Paola Ferrari. Abbiamo quindi a che fare con più di trent'anni di televisione, che rischiano di essere cancellati in poco meno di 48 ore.
Parlavamo di crisi, appunto: una crisi che tocca in primo luogo gli ascolti (Fiorello escluso) e che ha colpito anche il Tg1 di Minzolini, al punto da scatenare un vero e proprio putiferio.
Insomma, ascolti bassi e mancanza di soldi (ricordiamo la protesta dell'ATP dell'ottobre scorso) stanno costringendo la Rai a misure estreme e, tra oggi 29 e domani 30 novembre, il CdA potrebbe decidere di cancellare definitivamente dai palinsesti '90° Minuto'.
La situazione, in effetti, è drammatica: in termini calcistici, la Rai sta perdendo tutti i diritti, sia quelli della Champions del prossimo anno che, probabilmente, quelli della Coppa Italia del 2012. Per le partite trasmesse nell'arco di tempo che va dal 2012 al 2015, la Rai ha fatto un'offerta al ribasso per i diritti in chiaro; la concorrenza, del resto, è spietata ed è quasi inutile dirlo.
Sugli altri canali, è possibile rivedere i gol subito dopo la partita con tanto di moviola, analisi delle azioni, schemi: il valore di '90° minuto', ora come ora, è essenzialmente storico e sentimentale, ma di sicuro non è funzionale.
A parer nostro, c'è bisogno anche di un po' di storia in questa tv tanto criticata, ma sarà la Rai a decidere. Voi cosa ne pensate? (Articolo di Grazia Cicciotti)
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