C'è grande attesa per la partita di questo pomeriggio fra Bari e Avellino. Match di cartello, e non solo per la posizione vintage alla domenica, potrebbe risultare uno spartiacque decisivo per il destino di entrambe le squadre. Un nuovo passo falso dei biancorossi ridimensionerebbe ulteriormente il feeling fra osservatori più critici e squadra. Non se la passa benissimo nemmeno l'Avellino che, attardato di un punto rispetto ai pugliesi, conta di recuperare lo smalto della passata stagione proprio nello scontro infuocato del San Nicola.
Vincere, e possibilmente convincere. Tra le critiche mosse al Bari nel dopo-Crotone (e solo un po' più debolmente in occasione dei due pareggi a reti bianche contro Vicenza e Pescara) a prender più quota è stata quella relativa alla mancanza di brillantezza in zona offensiva. Un problema lontano, evidenziatosi piuttosto macroscopicamente già nella passata stagione, e ribaditosi nella prima fase di questo campionato. Non sono solo gli interpreti dell'attacco a non brillare. Risposte nette si attendono nella cucitura fra i reparti di una squadra che deve macinare sempre più gioco e mettere in condizione i suoi cannonieri di tirare.
Impulsi continuativi, sana rabbia e voglia di superare con personalità il momento scettico. Questo chiedono i tifosi del Bari che anche oggi calcheranno gli spalti del San Nicola in un clima atmosferico piacevole, ideale per giocare a calcio. Pepe all'incontro sarà introdotto poi certamente dalla rivalità, certificata anche piuttosto recentemente, con l'Avellino.
Non piacque a Paparesta il trattamento ricevuto dai suoi in Campania pochi mesi fa. Una bottiglietta d'acqua scagliata con aria di sfida verso la panchina biancorossa fece saltare i nervi a Sabelli, mentre sugli infuocati spalti, veleni e comportamenti contribuirono a rendere indigesta la presenza della delegazione barese.
Quella di oggi dovrà essere tutta un'altra storia. La predisposizione al San Nicola di misure idonee ad ospitare l'annunciata presenza di tifosi diversamente abili in arrivo dalla Campania è una mossa che riconcilia con le buone maniere. Il resto lo dovrà garantire una gara sicuramente combattuta, ma in linea con i principi di sportività. Che sia solo calcio.
fonte tb.com
Vincere, e possibilmente convincere. Tra le critiche mosse al Bari nel dopo-Crotone (e solo un po' più debolmente in occasione dei due pareggi a reti bianche contro Vicenza e Pescara) a prender più quota è stata quella relativa alla mancanza di brillantezza in zona offensiva. Un problema lontano, evidenziatosi piuttosto macroscopicamente già nella passata stagione, e ribaditosi nella prima fase di questo campionato. Non sono solo gli interpreti dell'attacco a non brillare. Risposte nette si attendono nella cucitura fra i reparti di una squadra che deve macinare sempre più gioco e mettere in condizione i suoi cannonieri di tirare.
Impulsi continuativi, sana rabbia e voglia di superare con personalità il momento scettico. Questo chiedono i tifosi del Bari che anche oggi calcheranno gli spalti del San Nicola in un clima atmosferico piacevole, ideale per giocare a calcio. Pepe all'incontro sarà introdotto poi certamente dalla rivalità, certificata anche piuttosto recentemente, con l'Avellino.
Non piacque a Paparesta il trattamento ricevuto dai suoi in Campania pochi mesi fa. Una bottiglietta d'acqua scagliata con aria di sfida verso la panchina biancorossa fece saltare i nervi a Sabelli, mentre sugli infuocati spalti, veleni e comportamenti contribuirono a rendere indigesta la presenza della delegazione barese.
Quella di oggi dovrà essere tutta un'altra storia. La predisposizione al San Nicola di misure idonee ad ospitare l'annunciata presenza di tifosi diversamente abili in arrivo dalla Campania è una mossa che riconcilia con le buone maniere. Il resto lo dovrà garantire una gara sicuramente combattuta, ma in linea con i principi di sportività. Che sia solo calcio.
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