Grosso non ha dato una mentalità. Con le big è sempre flop: qual è il vero obiettivo del Bari?
Nella memoria dei tifosi biancorossi, quello di ieri sarà ricordato come uno dei sabati più neri della recente storia calcistica. Uno 0-4 inaspettato ma in fin dei conti ineccepibile al cospetto di un Empoli organizzato e ben messo in campo. E se Fabio Grosso sostiene, dopo ogni sconfitta, che squadre come Empoli o Palermo siano nettamente superiori, ci chiediamo quale sia il reale obiettivo del Bari.
Lontano dal Castellani, Caputo e compagni, prima di ieri avevano raccolto 13 punti, perdendo ben quattro gare, pareggiandone altrettante e vincendo solo in tre circostanze. Emblematica la sconfitta per 2-1 sul campo della Pro Vercelli, ultima della classe. Non proprio una corazzata insormontabile, con tutto il rispetto per i toscani che restano tra le compagini più attrezzate del torneo cadetto.
Contro le grandi del campionato, il Bari ha dimostrato ancora una volta di non essere all'altezza sul piano tattico e dell'atteggiamento in campo. Con Palermo, Empoli e Parma, ci sono stati troppi stravolgimenti tattici (spesso con l'improvviso passaggio a tre in difesa) e l'undici in campo non ne ha beneficiato. Il dato allarmante è che, dopo ventitrè giornate, il Bari non ha ancora acquisito una mentalità vincente ma soprattutto quella cattiveria che in B rappresenta una prerogativa fondamentale.
di Mario Caprioli
fonte tuttobari.com
Nella memoria dei tifosi biancorossi, quello di ieri sarà ricordato come uno dei sabati più neri della recente storia calcistica. Uno 0-4 inaspettato ma in fin dei conti ineccepibile al cospetto di un Empoli organizzato e ben messo in campo. E se Fabio Grosso sostiene, dopo ogni sconfitta, che squadre come Empoli o Palermo siano nettamente superiori, ci chiediamo quale sia il reale obiettivo del Bari.
Lontano dal Castellani, Caputo e compagni, prima di ieri avevano raccolto 13 punti, perdendo ben quattro gare, pareggiandone altrettante e vincendo solo in tre circostanze. Emblematica la sconfitta per 2-1 sul campo della Pro Vercelli, ultima della classe. Non proprio una corazzata insormontabile, con tutto il rispetto per i toscani che restano tra le compagini più attrezzate del torneo cadetto.
Contro le grandi del campionato, il Bari ha dimostrato ancora una volta di non essere all'altezza sul piano tattico e dell'atteggiamento in campo. Con Palermo, Empoli e Parma, ci sono stati troppi stravolgimenti tattici (spesso con l'improvviso passaggio a tre in difesa) e l'undici in campo non ne ha beneficiato. Il dato allarmante è che, dopo ventitrè giornate, il Bari non ha ancora acquisito una mentalità vincente ma soprattutto quella cattiveria che in B rappresenta una prerogativa fondamentale.
di Mario Caprioli
fonte tuttobari.com