[size=33]Nel Bari dall’attacco “atomico” dei vari [size=33]Floriano[/size], [size=33]Simeri[/size], [size=33]Neglia[/size], [size=33]Pozzebon[/size] e [size=33]Bollino[/size], ieri è arrivato il primo centro per uno dei tanti [size=33]under[/size] a disposizione di mister Cornacchini. È stato [size=33]Enrico Piovanello[/size], classe 2000, arrivato dal [size=33]Padova[/size], a mettere in rete la palla del [size=33]4-1.[/size] Il suo gol lo iscrive di diritto nella storia del Bari come il primo “millennial” (giocatori nati dal 2000 in poi) ad aver segnato in partite ufficiali con la maglia dei galletti.[/size]
[size=33]Il diciottenne sta provando a ritagliarsi il suo spazio a [size=33]centrocampo[/size], nonostante sia nato come [size=33]attaccante[/size] e gli piaccia correre, rientrare e tirare come un vero esterno offensivo.[/size]
[size=33]E, in effetti, i numeri dell’attaccante li possiede, perché il gol nasce da un suo inserimento alle spalle della difesa premiato da un passaggio filtrante di [size=33]D’Ignazio[/size].[/size]
[size=33]Tuttavia già dai tempi del Padova, dove ha esordito l’anno scorso in [size=33]Serie C[/size]come primo “[size=33]millennial[/size]” della storia biancoscudata, [size=33]Bisoli[/size] vedeva in lui un futuro da [size=33]mezzala[/size]. E probabilmente, complice anche l’attacco ricco di giocatori d’esperienza di cui dispone, [size=33]Cornacchini[/size] è dello stesso avviso.[/size]
[size=33]Ecco le sue parole su Piovanello al termine di [size=33]Bari-Sancataldese[/size]:[/size]
[size=33]“[size=33]Piovanello è un ragazzo del 2000. Tutti me ne avevano parlato benissimo, anche chi l’aveva allenato. Quando si parla di un 2000 su cui ci sono delle aspettative enormi è chiaro che vale la pena aspettarlo. È uno che ha forza nelle gambe e ha un buon piede. È un ragazzo che si deve adattare al ruolo di mezzala perché, anche se lui si è presentato come attaccante, in questa squadra non potrebbe ricoprire quel ruolo. Si deve, quindi, trovare un altro spazio come sta facendo e come stanno facendo tutti. Ho la fortuna di poter allenare ragazzi intelligenti e bravi[/size]”.[/size]
[size=33]Il diciottenne sta provando a ritagliarsi il suo spazio a [size=33]centrocampo[/size], nonostante sia nato come [size=33]attaccante[/size] e gli piaccia correre, rientrare e tirare come un vero esterno offensivo.[/size]
[size=33]E, in effetti, i numeri dell’attaccante li possiede, perché il gol nasce da un suo inserimento alle spalle della difesa premiato da un passaggio filtrante di [size=33]D’Ignazio[/size].[/size]
[size=33]Tuttavia già dai tempi del Padova, dove ha esordito l’anno scorso in [size=33]Serie C[/size]come primo “[size=33]millennial[/size]” della storia biancoscudata, [size=33]Bisoli[/size] vedeva in lui un futuro da [size=33]mezzala[/size]. E probabilmente, complice anche l’attacco ricco di giocatori d’esperienza di cui dispone, [size=33]Cornacchini[/size] è dello stesso avviso.[/size]
[size=33]Ecco le sue parole su Piovanello al termine di [size=33]Bari-Sancataldese[/size]:[/size]
[size=33]“[size=33]Piovanello è un ragazzo del 2000. Tutti me ne avevano parlato benissimo, anche chi l’aveva allenato. Quando si parla di un 2000 su cui ci sono delle aspettative enormi è chiaro che vale la pena aspettarlo. È uno che ha forza nelle gambe e ha un buon piede. È un ragazzo che si deve adattare al ruolo di mezzala perché, anche se lui si è presentato come attaccante, in questa squadra non potrebbe ricoprire quel ruolo. Si deve, quindi, trovare un altro spazio come sta facendo e come stanno facendo tutti. Ho la fortuna di poter allenare ragazzi intelligenti e bravi[/size]”.[/size]
