Totò Lopez: "Il Bari può chiudere i discorsi già a febbraio. Brienza? Lui e altri dieci. Anche l'anno scorso..."
"Non scherziamo! Questo Bari può chiudere il discorso già a fine febbraio". Totò Lopez scommette sulle possibilità del Bari. L'ex centrocampsita biancorosso analizza: "Ha un solo nemico: sé stesso. Non vedo altri rivali in grado di impensierirlo - si legge su La Gazzetta dello Sport - Sul piano dei valori, della qualità dei singoli, la differenza è enorme. Gli uomini di Cornacchini lo hanno dimostrato anche in modo continuo. Ma non va sottovalutato quanto accaduto contro il Roccella, domenica scorsa. Avanti di due gol, evidentemente dopo l’intervallo, hanno un tantino mollato e si sono complicati la vita da soli. Perché? È stato un fatto di testa. Certe regole del calcio non cambiano mai. La prima: non devi mai avere pietà dell’avversario. Se vinci 20, devi stroncarne la resistenza segnando il terzo. Chi si ferma è perduto, diceva Totò. La seconda: anche quando affronti un rivale sulla carta più debole, devi andare in campo con la testa giusta. Altrimenti, rischi una brutta figura. Al Bari basterà ricordarselo…".
Sulla panchina di Brienza... "Anche l’anno scorso si è parlato spesso di una gestione discutibile di Brienza. Lasciammo per strada qualche punto pesante. Ebbene, lui è tornato a Bari, si è rimesso in gioco a 39 anni. Ma se è in condizione, deve esserci. Lui, e poi altri dieci".
di Redazione TuttoBari
fonte tuttobari.com
"Non scherziamo! Questo Bari può chiudere il discorso già a fine febbraio". Totò Lopez scommette sulle possibilità del Bari. L'ex centrocampsita biancorosso analizza: "Ha un solo nemico: sé stesso. Non vedo altri rivali in grado di impensierirlo - si legge su La Gazzetta dello Sport - Sul piano dei valori, della qualità dei singoli, la differenza è enorme. Gli uomini di Cornacchini lo hanno dimostrato anche in modo continuo. Ma non va sottovalutato quanto accaduto contro il Roccella, domenica scorsa. Avanti di due gol, evidentemente dopo l’intervallo, hanno un tantino mollato e si sono complicati la vita da soli. Perché? È stato un fatto di testa. Certe regole del calcio non cambiano mai. La prima: non devi mai avere pietà dell’avversario. Se vinci 20, devi stroncarne la resistenza segnando il terzo. Chi si ferma è perduto, diceva Totò. La seconda: anche quando affronti un rivale sulla carta più debole, devi andare in campo con la testa giusta. Altrimenti, rischi una brutta figura. Al Bari basterà ricordarselo…".
Sulla panchina di Brienza... "Anche l’anno scorso si è parlato spesso di una gestione discutibile di Brienza. Lasciammo per strada qualche punto pesante. Ebbene, lui è tornato a Bari, si è rimesso in gioco a 39 anni. Ma se è in condizione, deve esserci. Lui, e poi altri dieci".
di Redazione TuttoBari
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