23/05/19 Fascetti: "Cornacchini mi piace. E' concreto"

Sarà Cornacchini bis. Eugenio Fascetti condivide la mossa della società: "Non lo conosco personalmente, ma mi piace. De Laurentiis ha fatto bene a confermarlo. Cornacchini ha dimostrato di essere un tecnico concreto, che bada al sodo e sa ottimizzare le risorse a disposizione. Giusto che gli sia stata data l’opportunità di guidare i biancorossi in Serie C. Se c’è la necessaria intesa tra le parti, perché cambiare?", si legge su La Gazzetta dello Sport.


di Redazione TuttoBari


fonte tuttobari.com

perché cambiare? per il gioco inespresso. però a quanto pare si prospetta una rivoluzione nella rosa che diventa inevitabile a causa dell'estrema difficoltà del girone C della Lega Pro. quindi anche x il prossimo anno dovremo accontentarci dei risultati. speriamo che DL riesca a fare una squadra cosi forte dove il mister debba solo mettere la formazione in campo e gestire lo spogliatoio. al resto ci debbono pensare i calciatori.

SABVANBARI ha scritto:perché cambiare? per il gioco inespresso. però a quanto pare si prospetta una rivoluzione nella rosa che diventa inevitabile a causa dell'estrema difficoltà del girone C della Lega Pro. quindi anche x il prossimo anno dovremo accontentarci dei risultati. speriamo che DL riesca a fare una squadra cosi forte dove il mister debba solo mettere la formazione in campo e gestire lo spogliatoio. al resto ci debbono pensare i calciatori.

Magari! SAB, io sono un pragmatico, non faccio tanto lo schizzinoso dello spettacolo. Quella della pallla-lunga-e-pedalare è una strategia come tante, se funziona, evviva, eureka! Ma ci vogliono giocatori con caratteristiche molto peculiari. E noi quest'anno non li avevamo. Il 90% di quelle pallle lunghe di Cornacchini erano facile preda delle difese avversarie oppure del fondo campo e in piu' costringevano Simeri, Floriano e Neglia a delle corse sfiancanti quasi sempre senza risultato. Se hai gli uomini giusti, va bene! Ricordo negli anni 60 e 70 qualche squadra inglese che giocava in questo modo con successo. Ma occorrono attaccanti velocissimi e tostissimi capaci di addomesticare, giocare e concludere palloni difficili, oltre a centrocampisti dai lanci perfetti e smarcanti. In parte anche la grande Inter di Corso e Suarez sfruttava questa strategia, ma là davanti aveva dei contropiedisti micidiali come Jair e Milani. E in C negli anni 70 il Catania che ci fece tanto penare, ma davanti aveva Spagnolo e Ciceri che facevano reparto da soli!

ma Fascetti allenava vent'anni fa: che cosa lo intervistate a fare?!?!?!? il calcio moderno è un'altra cosa, per tanti motivi imparagonabile a quegli anni.

Grande Eugenio Fascetti :)

redwhiteflag ha scritto:

SABVANBARI ha scritto:perché cambiare? per il gioco inespresso. però a quanto pare si prospetta una rivoluzione nella rosa che diventa inevitabile a causa dell'estrema difficoltà del girone C della Lega Pro. quindi anche x il prossimo anno dovremo accontentarci dei risultati. speriamo che DL riesca a fare una squadra cosi forte dove il mister debba solo mettere la formazione in campo e gestire lo spogliatoio. al resto ci debbono pensare i calciatori.

Magari! SAB, io sono un pragmatico, non faccio tanto lo schizzinoso dello spettacolo. Quella della pallla-lunga-e-pedalare è una strategia come tante, se funziona, evviva, eureka! Ma ci vogliono giocatori con caratteristiche molto peculiari. E noi quest'anno non li avevamo. Il 90% di quelle pallle lunghe di Cornacchini erano facile preda delle difese avversarie oppure del fondo campo e in piu' costringevano Simeri, Floriano e Neglia a delle corse sfiancanti quasi sempre senza risultato. Se hai gli uomini giusti, va bene! Ricordo negli anni 60 e 70 qualche squadra inglese che giocava in questo modo con successo. Ma occorrono attaccanti velocissimi e tostissimi capaci di addomesticare, giocare e concludere palloni difficili, oltre a centrocampisti dai lanci perfetti e smarcanti. In parte anche la grande Inter di Corso e Suarez sfruttava questa strategia, ma là davanti aveva dei contropiedisti micidiali come Jair e Milani. E in C negli anni 70 il Catania che ci fece tanto penare, ma davanti aveva Spagnolo e Ciceri che facevano reparto da soli!

giustissimo