A cura di Vito Montrone
Si dice che al peggio non ci sia mai fine, speriamo che questo detto non sia vero per i tifosi del Bari, perché una partita come quella di oggi contro la Cavese, ultima in classifica, è stata l'essenza del non calcio. Una gara piena di orrori, non errori, dove gli uomini di Auteri non erano in grado nemmeno di fare cose elementari come passaggi ad un metro o controllo di palla. Non possono essere alibi l'assenza di Antenucci e Cianci, o l'infortunio di Rolando che non ha giocato nel secondo tempo. Non ci sono scusanti per spiegare questo 1-1 acciuffato con tanta difficoltà. La Cavese, ultima in classifica, ha fatto due tiri in porta, il gol e una punizione finita sulla traversa al novantesimo. Il Bari ha creato qualcosa solo nel primo quarto d'ora di gara, con una traversa colpita, ma dopo è sparito dal campo già prima del vantaggio della Cavese intorno alla mezz'ora del primo tempo. Una squadra con tanti uomini esperti non può avere contraccolpi psicologici tali da non riuscire a rialzarsi. È successo a Teramo, dopo il rigore sbagliato, ed è successo oggi dopo essere andati sotto. Alla fine il pareggio acciuffato su l'unico cross decente non toglie dalla testa tutta la negatività di questi uomini. Non sono squadra, perché se lo fossero il gruppo aiuterebbe ad uscire dalle difficoltà, come nella stagione fallimentare. Molti uomini non sono da Bari, non tanto per la capacità di gestire la pressione della piazza, ma per le carenze tecniche non ammissibili un una società che voglia puntare in alto. Bari da 2 nel suo complesso, ed a questo punto diventa necessario un intervento della società. Dopo il comunicato, post Teramo, del Presidente, nel quale si diceva di non mollare perché tutto è possibile, dopo le dichiarazioni di Roimarone sulla squadra completa, per giustificare i mancati arrivi dell'ultimo giorno di mercato, qualcuno deve spiegare come mai un giocattolo così perfetto sia così inguardabile e senza qualità. Probabilmente oggi Auteri è il meno colpevole. Spesso è stato irritante e arrogante ed incapace di dare un gioco alla squadra, ma oggi l'assenza di anima della squadra e gli errori madornali sono colpa di questo capitale umano non idoneo. A deludere sono proprio coloro che si lamentano del poco spazio, ma poi vanno in campo e dimostrano di non meritare nemmeno la mezz'ora loro concessa. Sarebbe da chiedersi se realmente la squadra sia col mister, perché il campo mostra il contrario. Ora occorre una scossa, e l'unica possibile è cambiare guida tecnica anche se oggi è la giornata dove meno di altre Auteri meriterebbe l'esonero. Al momento Romairone ha comunicato il ritiro e non l'esonero perché con la gara di domenica alle porte vogliono forse mantenere l'assetto attuale, ma sicuramente ci stanno pensando.
Si dice che al peggio non ci sia mai fine, speriamo che questo detto non sia vero per i tifosi del Bari, perché una partita come quella di oggi contro la Cavese, ultima in classifica, è stata l'essenza del non calcio. Una gara piena di orrori, non errori, dove gli uomini di Auteri non erano in grado nemmeno di fare cose elementari come passaggi ad un metro o controllo di palla. Non possono essere alibi l'assenza di Antenucci e Cianci, o l'infortunio di Rolando che non ha giocato nel secondo tempo. Non ci sono scusanti per spiegare questo 1-1 acciuffato con tanta difficoltà. La Cavese, ultima in classifica, ha fatto due tiri in porta, il gol e una punizione finita sulla traversa al novantesimo. Il Bari ha creato qualcosa solo nel primo quarto d'ora di gara, con una traversa colpita, ma dopo è sparito dal campo già prima del vantaggio della Cavese intorno alla mezz'ora del primo tempo. Una squadra con tanti uomini esperti non può avere contraccolpi psicologici tali da non riuscire a rialzarsi. È successo a Teramo, dopo il rigore sbagliato, ed è successo oggi dopo essere andati sotto. Alla fine il pareggio acciuffato su l'unico cross decente non toglie dalla testa tutta la negatività di questi uomini. Non sono squadra, perché se lo fossero il gruppo aiuterebbe ad uscire dalle difficoltà, come nella stagione fallimentare. Molti uomini non sono da Bari, non tanto per la capacità di gestire la pressione della piazza, ma per le carenze tecniche non ammissibili un una società che voglia puntare in alto. Bari da 2 nel suo complesso, ed a questo punto diventa necessario un intervento della società. Dopo il comunicato, post Teramo, del Presidente, nel quale si diceva di non mollare perché tutto è possibile, dopo le dichiarazioni di Roimarone sulla squadra completa, per giustificare i mancati arrivi dell'ultimo giorno di mercato, qualcuno deve spiegare come mai un giocattolo così perfetto sia così inguardabile e senza qualità. Probabilmente oggi Auteri è il meno colpevole. Spesso è stato irritante e arrogante ed incapace di dare un gioco alla squadra, ma oggi l'assenza di anima della squadra e gli errori madornali sono colpa di questo capitale umano non idoneo. A deludere sono proprio coloro che si lamentano del poco spazio, ma poi vanno in campo e dimostrano di non meritare nemmeno la mezz'ora loro concessa. Sarebbe da chiedersi se realmente la squadra sia col mister, perché il campo mostra il contrario. Ora occorre una scossa, e l'unica possibile è cambiare guida tecnica anche se oggi è la giornata dove meno di altre Auteri meriterebbe l'esonero. Al momento Romairone ha comunicato il ritiro e non l'esonero perché con la gara di domenica alle porte vogliono forse mantenere l'assetto attuale, ma sicuramente ci stanno pensando.