GASPORT (G. Imparato) - Saranno circa 50 i deferimenti del Procuratore federale Stefano Palazzi per il calcioscommesse. Si tratterà solo della prima tranche e scatteranno tra il 7 e l’8 maggio. Gran parte dei calciatori, e dirigenti, sentiti in queste settimane in via Po saranno «rinviati a giudizio» sportivo per un procedimento che vedrà fissato il suo calendario a fine maggio. La Procura continuerà a lavorare sui fascicoli che, nel frattempo, arriveranno da Cremona terza tranche dell’inchiesta Di Martino, Bari e Napoli: causeranno altri deferimenti previsti per fine giugno e relativi procedimenti in luglio.
Chi sarà deferito Saranno portati in giudizio tutti gli interrogati sui quali, la Procura, ha trovato riscontri dai verbali di Gervasoni e Carobbio. Molte le squadre di B e Lega Pro invischiate. In A rischiano Atalanta, Novara, Siena, Chievo e Lecce, ma la Procura ha indagato molto anche su Genoa e Lazio. «Palazzi — ha detto Abete — ha evidenziato come serva un’inchiesta a tronconi. In questi giorni la Procura di Cremona sta eseguendo nuovi interrogatori e, in Figc, c’è massimo collegamento con la Procura di Napoli, che in tempi brevi metterà a disposizione documenti utili per aprire un nuovo troncone». Concetti che conferma lo stesso Palazzi all’uscita dagli interrogatori, anticipando come andrà personalmente nelle Procure di Cremona, Bari e Napoli. «L’indagine rimarrà aperta per chiarire altre posizioni: procederemo sul piano inquirente e requirente. Le date del processo dipenderanno dai tempi tecnici degli organi giudicanti: l’estate scorsa i procedimenti furono definiti in tempi brevi con grande sforzo anche delle difese. Sulla convocazione immediata di Mezzaroma saltata ieri ndr valuteremo».
Chi parla e chi no Ieri ascoltati, tra gli altri, anche Marco Esposito, Lorenzo Sibilano, Federico Cossato questi coinvolto per le presunte partite del Chievo e altre tentate combine, Daniele Vantaggiato, Vives, Santoruvo, Cacia, l’ex d.s. del Verona Cannella. Molto attese le audizioni di Jury Tamburini e Armando Perna. Entrambi, secondo quanto riferito da Gervasoni che veniva a sapere il tutto da Gegic, a sua volta informato da un amico kazaco, i due avrebbero ricevuto soldi dal presidente del Siena, Mezzaroma, per Modena-Siena. Sia Tamburini, che Perna «…andavo male a scuola, non so nemmeno dove sia il Kazakistan…», hanno smentito la vicenda. Tamburini era alla sua seconda audizione ed il suo negare è apparso credibile agli inquirenti, visto come nel suo primo interrogatorio aveva rivelato una vicenda inedita: la presunta combine in Grosseto-Reggina. Per questo motivo era stato chiamato anche l’ex d.s. del club calabrese, Rosati. Tutto sarebbe partito dalle dichiarazioni di Antonio Narciso, portiere del Grosseto, che riferì agli 007 federali di un contatto avuto con Tamburini, il quale gli avrebbe chiesto di favorire la Reggina. Tamburini riferì che «il favore» gli era stato chiesto da Rosati.
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Quanti ex Bari.
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