Fonte: La Stampa
Responsabilità oggettiva: club rinviato a giudizio per la partita con la Samp (2010). Illecito sportivo per Gianello
Il legale del difensore partenopeo:
«La giustizia sportiva è illogica»
Responsabilità oggettiva: club rinviato a giudizio per la partita con la Samp (2010). Illecito sportivo per Gianello
Il legale del difensore partenopeo:
«La giustizia sportiva è illogica»
La Procura federale della Figc ha deferito alla Commissione disciplinare nazionale la società Napoli per responsabilità oggettiva in merito alla gara Sampdoria-Napoli del 16 maggio 2010. Il procuratore Palazzi ha allo stesso tempo rinviato a giudizio l’ex portiere
partenopeo Matteo Gianello e il preparatore Silvio Giusti; anche Paolo Cannavaro e Gianluca Grava sono stati deferiti per omessa denuncia.
Questi gli altri rinvii a giudizio richiesti dalla Procura: Portogruaro, Albinoleffe e Spal per responsabilità oggettiva, Crotone per responsabilità presunta. Gli altri tesserati deferiti, oltre a quelli del Napoli, sono Claudio Furlan, Andrea Agostinelli, David Dei, Gianfranco Parlato, Federico Cossato, Marco Zamboni e Dario Zamboni (gli ultimi tre per contatti finalizzati all’effettuazione di scommesse).
Gianello aveva confessato ai pm della Procura della Repubblica campana e poi agli inquirenti federali, la tentata combine del match Sampdoria-Napoli (1-0 del 16 maggio 2010) in cui aveva provato a coinvolgere gli ex compagni Cannavaro e Grava, ora chiamati a difendersi dall’accusa di omessa denuncia.
Duro il commento del legale di Paolo Cannavaro: «Le dinamiche della giustizia sportiva spesso sono illogiche e questo induce a capire anche le difficoltà di un professionista che deve difendere i propri assistiti. La notizia non mi sorprende - spiega a Radio Crc l’avvocato Malagnin - era nell’aria. Le querele sono state fatte e avranno un loro peso sulla giustizia ordinaria. Ora le nostre attenzioni vanno concentrate sulla giustizia sportiva».
partenopeo Matteo Gianello e il preparatore Silvio Giusti; anche Paolo Cannavaro e Gianluca Grava sono stati deferiti per omessa denuncia.
Questi gli altri rinvii a giudizio richiesti dalla Procura: Portogruaro, Albinoleffe e Spal per responsabilità oggettiva, Crotone per responsabilità presunta. Gli altri tesserati deferiti, oltre a quelli del Napoli, sono Claudio Furlan, Andrea Agostinelli, David Dei, Gianfranco Parlato, Federico Cossato, Marco Zamboni e Dario Zamboni (gli ultimi tre per contatti finalizzati all’effettuazione di scommesse).
Gianello aveva confessato ai pm della Procura della Repubblica campana e poi agli inquirenti federali, la tentata combine del match Sampdoria-Napoli (1-0 del 16 maggio 2010) in cui aveva provato a coinvolgere gli ex compagni Cannavaro e Grava, ora chiamati a difendersi dall’accusa di omessa denuncia.
Duro il commento del legale di Paolo Cannavaro: «Le dinamiche della giustizia sportiva spesso sono illogiche e questo induce a capire anche le difficoltà di un professionista che deve difendere i propri assistiti. La notizia non mi sorprende - spiega a Radio Crc l’avvocato Malagnin - era nell’aria. Le querele sono state fatte e avranno un loro peso sulla giustizia ordinaria. Ora le nostre attenzioni vanno concentrate sulla giustizia sportiva».