Tifosidelbari.com

Vuoi reagire a questo messaggio? Crea un account in pochi click o accedi per continuare.

    Arbitri, croce e deliza del nostro calcio. Romano, Figc Puglia: "Il nostro è un mestiere pieno di ostacoli, ma si sta lavorando al massimo"

    Anonymous
    Ospite
    Ospite


    Arbitri, croce e deliza del nostro calcio. Romano, Figc Puglia: "Il nostro è un mestiere pieno di ostacoli, ma si sta lavorando al massimo" Empty Arbitri, croce e deliza del nostro calcio. Romano, Figc Puglia: "Il nostro è un mestiere pieno di ostacoli, ma si sta lavorando al massimo"

    Messaggio Da Ospite Ven 15 Feb - 17:32

    Ogni week-end in serie A, B e campionati minori, ci sono polemiche e veleni sugli arbitraggi. Era rigore oppure no? C’era, o meno, il fuorigioco? La palla ha varcato la linea bianca? Tutti interrogativi che ci hanno accompagnato in passato e continueranno a farci compagnia anche in futuro.
    Episodi dubbi che certamente non hanno risparmiato il Bari, a volte penalizzato anche in questa stagione da decisioni arbitrali molto discutibili. La persona preposta ad analizzare e a prendere decisioni in merito a tutte le casistiche è il giudice sportivo, quindi verrebbe spontaneo pensare ma quanto è dura la vita del giudice sportivo. E infatti chi lo pensa di certo non sbaglia. A confermarlo è proprio Angelo Romano, giudice sportivo della Figc Puglia da diverse stagioni. Tocca a lui analizzare e prendere decisioni ogni martedi (giorno designato all’esame di tutti i referti arbitrali partendo dall’eccellenza e terminando con la seconda categoria). Un compito non sempre facile come lo stesso Romano ammette ai nostri microfoni: “Il nostro lavoro è assolutamente solitario, dico nostro perché mi avvalgo del prezioso aiuto di dodici collaboratori. Tutte le settimane senza aver assistito alle gare dobbiamo leggere e comprendere i tantissimi referti cartacei che sono stati redatti dai singoli direttori di gara. Non c’è la possibilità di avere un confronto diretto con tutte le parti implicate nel giudizio, come ad esempio lo stesso arbitro giocatori, allenatori, dirigenti, presidenti. Ciò accade perché i tempi della giustizia sportiva devono essere necessariamente brevi per non rischiare di falsare o condizionare un campionato con dei casi irrisolti per un lungo periodo. Comunque approfitto per fare un plauso ai nostri direttori di gara che nonostante vengono a volte messi in discussione da atleti, società ed organi di stampa che risultano essere con uno dei rendimenti in linea generale più alti nel nostro Paese. Chiaramente come accade in tutti gli ambiti lavorativi c’è sempre quello più bravo e quello meno dotato. Mentre a coloro che chiedono di inserire i due assistenti a coadiuvare il direttore di gara anche in prima e seconda categoria dico che anche io sarei favorevole. Il problema è uno solo: la mancanza di disponibilità economica per poter retribuire la prestazione a due ufficiali di gara aggiuntivi. Il periodo di recessione finanziaria che sta attraversando l’Italia purtroppo coinvolge anche il calcio. I club fanno sempre più fatica ad affrontare le spese di gestione di un campionato e le sponsorizzazioni sono sempre più in diminuzione. Se si riuscissero a reperire i fondi per coprire i costi dovuti agli assistenti sarebbe una innovazione positiva e importante. E’ pleonastico dire che sei occhi giudicano meglio di due. Ci tengo a precisare che oltre a lavorare sull’aspetto tecnico e di prestazione dei nostri arbitri, stiamo puntando a migliorare l’aspetto comportamentale, partendo addirittura dall’insegnare la modalità più corretta di scrivere un referto e continuando con l’aver in campo un atteggiamento quanto più sereno possibile e non eccessivamente autoritario . Il calciatore di prima e seconda categoria deve capire che il direttore di gara è solo e come tutti può anche sbagliare, quindi deve cercare di aiutarlo nel non esasperare i toni di una partita, mente chi dirige il match è chiamato sempre mantenendo la giusta equidistanza dai giocatori a cercare di mantenere la giusta serenità sul terreno di gioco, magari spiegando al capitano l’unico a poter avere diritto di parlare la motivazione di alcuni provvedimenti”.
    TuttoBari.com

      La data/ora di oggi è Sab 27 Apr - 1:41