Finisce 5-4 ai calci di rigore per gli azzurri che superano l'Uruguay nella finalina 3°/4° posto a Salvador. Nei 90 minuti due perle su punizione per Diamanti da una parte e doppietta di Cavani dall'altra, mentre nei tempi supplementari la squadra di Prandelli aveva chiuso addirittura in 10 a causa del doppio giallo comminato a Montolivo.
Scritto da Luca Stamerra
Piccola rivincita per l’Italia che supera l’Uruguay nella finalina che vale la medaglia di bronzo della Confederation Cup del 2013. Prandelli fa qualche cambio ma non rivoluziona la squadra puntando tutto su El Shaarawy in coppia con Gilardino, mentre Astori sostituisce Bonucci al centro della difesa. Nel primo tempo gli azzurri vengono premiati dalla loro voglia di fare e dalla motivazione dopo quanto accaduto contro la Spagna e un super De Rossi a centrocampo guida l’Italia al meritatissimo vantaggio concretizzato a metà tempo con la rete di Astori. Nella ripresa la Nazionale perde un po’ di tono e viene ripresa da Cavani, ma alla lotteria dei rigori ci pensa Buffon a sbarrare la strada a tutti consegnando così la vittoria ai suoi.
ITALIA PADRONE A CENTROCAMPO, ASTORI FIRMA IL VANTAGGIO - L’Italia cerca subito di trovare Gilardino in mezzo all’area ed è De Rossi ad aprire il gioco servendo l’attaccante del Bologna che viene però anticipato dall’uscita di Muslera. L’Uruguay risponde con Suarez che sfrutta la palla persa da El Shaarawy per involarsi sulla corsia di destra prima di lanciare verso Forlan che non combina molto visto che l’ex Inter calcia a lato senza trovare la porta anziché servire Cavani solo in area. L’Italia però ha voglia di attaccare e lo fa soprattutto a sinistra con De Sciglio, con il rossonero che viene fermato fallosamente da Maxi Pereira che si prende subito un cartellino giallo dal direttore di gara. Dalla conseguente punizione Diamanti riesce ad imbeccare Chiellini che sullo scatto supera Cavani ma in elevazione non riesce a centrare la porta di Muslera. Tentativo su punizione anche per l’Uruguay con Forlan che però tira addosso a Buffon dal limite dell’area dopo l’intervento irregolare di Astori su Cavani. L’Italia è comunque padrone del gioco e a centrocampo è nettamente in vantaggio mentre la celeste invece non riesce a sostenere a dovere il trio d’attacco soffrendo terribilmente le ripartenze della squadra mandata in campo da Prandelli. Al 24’ arriva il meritato vantaggio degli azzurri con Diamanti che manda sul palo una punizione tagliatissima, c'è però la maldestra deviazione di Muslera che con il corpo manda il pallone sulla linea di porta dove c'è ben appostato Astori che firma così l'1-0.
C’è la riposta dell’Uruguay ma prima è Buffon a mandare in angolo sulla conclusione dal limite di Suarez, poi è invece il guardalinee ad annullare il pari visto il fuorigioco di Cavani sulla punizione battuta da Forlan. L’Italia ci prova anche da fuori ma i tentativi di Candreva e De Rossi non trovano la porta avversaria mentre sulla conclusione di El Shaarawy c’è Muslera che ci mette una pezza mandando in angolo. Nel finale brivido per la retroguardia italiana visto che Chiellini devia con il braccio dopo un tentativo di rinvio fallito ma giustamente Djamel Haimoudi non assegna il rigore a Forlan & Co.
DOPPIO CAVANI, DIAMANTI MAGICO SU PUNIZIONE - Il secondo tempo incomincia senza cambi con l’Italia che arretra molto nella propria metà campo anche se l’Uruguay fatica ad impensierire seriamente Buffon. Ci prova Suárez direttamente su punizione ma l’ex Ajax centra in pieno la barriera, senza mettere paura alla retroguardia degli azzurri. Tabarez prova a cambiare qualcosa con l’uscita di Cristian Rodriguez che lascia il posto ad Alvaro Gonzalez e l’Uruguay punge subito alla prima azione con il movimento di Gargano, che sfrutta il fraintendimento tra Astori e Maggio, per attaccare lo spazio e servire un solissimo Cavani che supera Buffon in uscita firmando così il pareggio al 58’. All’Italia serve qualche cambio perché ad ogni ripartenza la celeste rischia di farci affondare e ci vuole un super Buffon per salvare la porta dallo svantaggio sul doppio tentativo di Forlan. Ecco quindi il primo cambio con Prandelli che lancia Aquilani al posto di un ottimo De Rossi che però nella seconda frazione di gioco si era un po’ perso. L’Italia ritrova il piglio giusto e subito dopo arriva il gol del contro sorpasso con la magia di Diamanti che su punizione pennella splendidamente superando così Muslera per il 2-1.
Non è ancora ora di cantar vittoria ed arriva infatti il nuovo pareggio dell’Uruguay con Cavani che batte Buffon (quarta volta nella sua carriera) con un magnifico calcio di punizione dalla distanza. A questo punto Prandelli punta tutto sulla velocità di Giaccherini togliendo dal campo Diamanti nel tentativo di allungare la retroguardia della “celeste”.
ANCORA SUPPLEMENTARI, BUFFON SUPER AI RIGORI - Come contro la Spagna non bastano i 90 minuti per decidere il vincitore del match e gli azzurri per la seconda volta consecutiva si giocano tutto ai tempi supplementari. L’Italia è molto stanca e Prandelli è costretto a sostituire Astori con Bonucci visto la difficoltà a rimanere in campo del il centrale del Cagliari. Nulla da segnalare però nel primo degli extra-time e spazio quindi al secondo tempo supplementare con l’ingresso del bolognese Diego Pérez che prende il posto del palermitano Arevalo Rios. L’Italia invece non riesce più ad imbastire un’azione offensiva e la coppia centrale Aquilani-Montolivo produce poco gioco, con il capitano rossonero che si prende addirittura il doppio giallo per l’intervento da dietro su Suarez (che era partito in contropiede) lasciando così i suoi in 10 contro 11 negli ultimi dieci minuti di gara. E’ proprio l’attaccante del Liverpool a farsi pericoloso negli ultimi istanti del match ma prima è bravissimo Bonucci a sbarrargli la strada al limite dell’area, poi invece la sua conclusione dalla distanza finisce alto sopra la traversa di pochissimo. Si arriva dunque ai calci di rigore, come contro la Spagna. Questa volta però è super Buffon con il portiere bianconero a parare i tentativi di Forlan, Caceres e Gargano mentre negli azzurri implacabili Aquilani, El Shaarawy e Giaccherini che si riscatta dopo le polemiche a seguito della gara contro le furie rosse.
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Scritto da Luca Stamerra
Piccola rivincita per l’Italia che supera l’Uruguay nella finalina che vale la medaglia di bronzo della Confederation Cup del 2013. Prandelli fa qualche cambio ma non rivoluziona la squadra puntando tutto su El Shaarawy in coppia con Gilardino, mentre Astori sostituisce Bonucci al centro della difesa. Nel primo tempo gli azzurri vengono premiati dalla loro voglia di fare e dalla motivazione dopo quanto accaduto contro la Spagna e un super De Rossi a centrocampo guida l’Italia al meritatissimo vantaggio concretizzato a metà tempo con la rete di Astori. Nella ripresa la Nazionale perde un po’ di tono e viene ripresa da Cavani, ma alla lotteria dei rigori ci pensa Buffon a sbarrare la strada a tutti consegnando così la vittoria ai suoi.
ITALIA PADRONE A CENTROCAMPO, ASTORI FIRMA IL VANTAGGIO - L’Italia cerca subito di trovare Gilardino in mezzo all’area ed è De Rossi ad aprire il gioco servendo l’attaccante del Bologna che viene però anticipato dall’uscita di Muslera. L’Uruguay risponde con Suarez che sfrutta la palla persa da El Shaarawy per involarsi sulla corsia di destra prima di lanciare verso Forlan che non combina molto visto che l’ex Inter calcia a lato senza trovare la porta anziché servire Cavani solo in area. L’Italia però ha voglia di attaccare e lo fa soprattutto a sinistra con De Sciglio, con il rossonero che viene fermato fallosamente da Maxi Pereira che si prende subito un cartellino giallo dal direttore di gara. Dalla conseguente punizione Diamanti riesce ad imbeccare Chiellini che sullo scatto supera Cavani ma in elevazione non riesce a centrare la porta di Muslera. Tentativo su punizione anche per l’Uruguay con Forlan che però tira addosso a Buffon dal limite dell’area dopo l’intervento irregolare di Astori su Cavani. L’Italia è comunque padrone del gioco e a centrocampo è nettamente in vantaggio mentre la celeste invece non riesce a sostenere a dovere il trio d’attacco soffrendo terribilmente le ripartenze della squadra mandata in campo da Prandelli. Al 24’ arriva il meritato vantaggio degli azzurri con Diamanti che manda sul palo una punizione tagliatissima, c'è però la maldestra deviazione di Muslera che con il corpo manda il pallone sulla linea di porta dove c'è ben appostato Astori che firma così l'1-0.
C’è la riposta dell’Uruguay ma prima è Buffon a mandare in angolo sulla conclusione dal limite di Suarez, poi è invece il guardalinee ad annullare il pari visto il fuorigioco di Cavani sulla punizione battuta da Forlan. L’Italia ci prova anche da fuori ma i tentativi di Candreva e De Rossi non trovano la porta avversaria mentre sulla conclusione di El Shaarawy c’è Muslera che ci mette una pezza mandando in angolo. Nel finale brivido per la retroguardia italiana visto che Chiellini devia con il braccio dopo un tentativo di rinvio fallito ma giustamente Djamel Haimoudi non assegna il rigore a Forlan & Co.
DOPPIO CAVANI, DIAMANTI MAGICO SU PUNIZIONE - Il secondo tempo incomincia senza cambi con l’Italia che arretra molto nella propria metà campo anche se l’Uruguay fatica ad impensierire seriamente Buffon. Ci prova Suárez direttamente su punizione ma l’ex Ajax centra in pieno la barriera, senza mettere paura alla retroguardia degli azzurri. Tabarez prova a cambiare qualcosa con l’uscita di Cristian Rodriguez che lascia il posto ad Alvaro Gonzalez e l’Uruguay punge subito alla prima azione con il movimento di Gargano, che sfrutta il fraintendimento tra Astori e Maggio, per attaccare lo spazio e servire un solissimo Cavani che supera Buffon in uscita firmando così il pareggio al 58’. All’Italia serve qualche cambio perché ad ogni ripartenza la celeste rischia di farci affondare e ci vuole un super Buffon per salvare la porta dallo svantaggio sul doppio tentativo di Forlan. Ecco quindi il primo cambio con Prandelli che lancia Aquilani al posto di un ottimo De Rossi che però nella seconda frazione di gioco si era un po’ perso. L’Italia ritrova il piglio giusto e subito dopo arriva il gol del contro sorpasso con la magia di Diamanti che su punizione pennella splendidamente superando così Muslera per il 2-1.
Non è ancora ora di cantar vittoria ed arriva infatti il nuovo pareggio dell’Uruguay con Cavani che batte Buffon (quarta volta nella sua carriera) con un magnifico calcio di punizione dalla distanza. A questo punto Prandelli punta tutto sulla velocità di Giaccherini togliendo dal campo Diamanti nel tentativo di allungare la retroguardia della “celeste”.
ANCORA SUPPLEMENTARI, BUFFON SUPER AI RIGORI - Come contro la Spagna non bastano i 90 minuti per decidere il vincitore del match e gli azzurri per la seconda volta consecutiva si giocano tutto ai tempi supplementari. L’Italia è molto stanca e Prandelli è costretto a sostituire Astori con Bonucci visto la difficoltà a rimanere in campo del il centrale del Cagliari. Nulla da segnalare però nel primo degli extra-time e spazio quindi al secondo tempo supplementare con l’ingresso del bolognese Diego Pérez che prende il posto del palermitano Arevalo Rios. L’Italia invece non riesce più ad imbastire un’azione offensiva e la coppia centrale Aquilani-Montolivo produce poco gioco, con il capitano rossonero che si prende addirittura il doppio giallo per l’intervento da dietro su Suarez (che era partito in contropiede) lasciando così i suoi in 10 contro 11 negli ultimi dieci minuti di gara. E’ proprio l’attaccante del Liverpool a farsi pericoloso negli ultimi istanti del match ma prima è bravissimo Bonucci a sbarrargli la strada al limite dell’area, poi invece la sua conclusione dalla distanza finisce alto sopra la traversa di pochissimo. Si arriva dunque ai calci di rigore, come contro la Spagna. Questa volta però è super Buffon con il portiere bianconero a parare i tentativi di Forlan, Caceres e Gargano mentre negli azzurri implacabili Aquilani, El Shaarawy e Giaccherini che si riscatta dopo le polemiche a seguito della gara contro le furie rosse.
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