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    19 ago - calciomercato.com - Conte: 'Con la Juve era finita. Nessuno influenzerà le mie scelte ...

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    Messaggio Da Ospite Mar 19 Ago - 13:56

    Conte: 'Con la Juve era finita. Nessuno influenzerà le mie scelte, nemmeno lo sponsor'. Che stoccata a Balotelli!

    12.35 Conte sul compenso che andrà a percepire in Nazionale: "Ho assolutamente rispettato i parametri della Federazione, andando a percepire lo stesso ingaggio del mio predecessore. Poi entra in ballo il discorso di uno sponsor che ha voluto investire sulla figura dell'allenatore della Nazionale e ci tengo a precisare che, per la prima volta in carriera, ho deciso di cedere la totalità dei miei diritti d'immagine".

    12.25 Sull'impostazione tattica che darà alla squadra: "Non ho moduli da proporre, abbiamo poco tempo in vista dei primi impegni ufficiali e proverò da subito a infondere certezze al gruppo. Inevitabilmente ripartirò dal blocco della Juventus. Pirlo? E' un giocatore italiano e quindi è da ritenere convocabile a tutti gli effetti, ma ovviamente dopo le sue parole al termine del Mondiale ho bisogno di confrontarmi con lui e conoscere le sue intenzioni".

    12.15 Conte ha risposto anche alle domande più scomode sul suo burrascoso passato con la FIGC dovuto alla squalifica per il Calcioscommesse nella stagione 2012/2013, sul numero degli scudetti della Juventus e sul rischio che la Puma, lo sponsor tecnico della Nazionale e che contribuirà al pagamento del suo ingaggio possa influenzare le sue scelte, visto che alcuni dei suoi testimonial (Balotelli su tutti, ndr) giocano in azzurro: "Continuo a ritenere una grave ingiustizia la squalifica che mi è stata comminata due anni fa, ma il fatto di trovarmi qui oggi è la migliore risposta che potevo dare. Gli scudetti che ricordo con maggiore affetto sono quelli che ho vinto io, 8, di cui 5 da calciatore e 3 da tecnico. La Puma non mi condizionerà in alcun modo sulle scelte dei giocatori, se mi conoscete un po' sapete che non sono una persona che si lascia influenzare dall'esterno". Sul codice etico: "Per quanto mi riguarda, non esistono degli standard prefissati, sono io a valutare i comportamenti in base alla mia testa e alla mia moralità".

    12.10 Sulla convivenza con i club a proposito delle convocazioni e degli stages: "Se vogliamo crescere sotto tutti i punti di vista, è importante confrontarsi con gli allenatori del club. Contatto continuo. Solo così si può crescere e costruire qualcosa di importante. Avere anche meno intransigenza da parte di alcuni allenatori di club se dovessi aver bisogno di certi individui. Bisogna diventare squadra. E’ la squadra che dovrà esaltare il talento. C’è un gap tecnico con certe nazioni, non dobbiamo mettere la testa sotto la sabbia”.

    12.05 Sull'addio alla Juve: "Dopo un percorso di 3 anni ho ritenuto con la società che si fosse esaurito un ciclo con la Juventus. Durante le vacanze, abbiamo provato per un mese e mezzo a creare le premesse per un rapporto fatto di nuovi stimoli ma non è stato così e il mio addio è stato inevitabile".
    12.00 Conte ha regalato subito parole importanti sull'attaccante della Fiorentina Giuseppe Rossi, recentemente infortunatosi al solito ginocchio destro, e sul futuro in Nazionale di Mario Balotelli: "Per quanto riguarda Rossi, mi auguro un suo pronto recupero, innanzitutto per il ragazzo e per il bene del suo club. Balotelli? Nella mia carriera ho sempre scelto i giocatori tenendo conto di tutto, delle loro qualità in campo ma anche di quello che fanno fuori. L'esperienza mi insegna che nei momenti di difficoltà sono i grandi uomini ad emergere, questo significa che, tra un giocatore meno dotato tecnicamente ma con grandi qualità morali e un campione umanamente non impeccabile, preferisco sempre il primo".

    11.55 Ecco le prime battute di Antonio Conte: "Sono molto emozionato, in tanti vorrebbero essere al mio posto alla guida di una Nazionale importante tanto quanto il Brasile a livello internazionale. Ringrazio il presidente Tavecchio della chance che mi ha concesso e colgo l'occasione per ringraziare l'ex ct Prandelli e l'ex coordinatore delle nazionali giovanili Arrigo Sacchi per l'opera svolta in questi anni. Confesso che non mi aspettavo di tornare in pista solo 35 giorni dopo l'addio alla Juve; pensavo di prendermi un periodo di pausa per migliorare le lingue straniere e fare alcuni approfondimenti professionali anche all'estero. Aspetti che potessero tornarmi utili per una futura esperienza all'estero, ma la chiamata del presidente Tavecchio mi ha colto di sorpresa e alla Nazionale, che è il top dei top club, non potevo dire di no".


    11.50 Le prime parole nella conferenza stampa di presentazione del nuovo ct dell'Italia Antonio Conte sono del presidente della FIGC Carlo Tavecchio: “Iniziamo subito con la firma, così è fatta per tutti. Ci siamo chiamati telefonicamente per tre volte. Non si poteva non insistere per non creare questo rapporto sinergico con uno degli allenatori più importanti in Europa. La seconda e la terza telefonata hanno chiuso l’operazione con una stretta di mano virtuale. La Figc ha in mano il 100% i diritti di immagine di Antonio. Puma certamente ha assistito il rapporto, certamente gli affari non si fanno mai in due. Questa è un’operazione innovativa, realizzata in collaborazione anche col Consiglio Federale. Realizzata in tre giorni. La necessità era quella di non far passare il treno, perché non passa tante volte. Per noi, e per Conte. Ringrazio Conte per la sua sincerità e disponibilità nel rapporto. Ho insistito, e sono contento di averlo fatto”.


    11.00 Ma proprio in questi istanti le firme di Antonio Conte sono state apposte nero su bianco sui contratti federali presso l'hotel Parco dei Principi di Roma. I legali della FIGC e del tecnico salentino hanno proseguito le lunghe trattative legate a piccoli dettagli tecnici nel corso della notte, ma l'accordo, come previsto, è stato raggiunto senza problemi. Conte guadagnerà circa 4 milioni di euro a stagione, stipendio pagato in collaborazione tra la FIGC e lo sponsor tecnico Puma.


    Antonio Conte è il nuovo allenatore dell'Italia. La notizia della scelta dell'ex allenatore bianconero come nuovo commissario tecnico della Nazionale italiana è stata data già da qualche giorno, ma il nuovo presidente della FIGC, Carlo Tavecchio aveva chiesto calma, definendolo uno 'choc positivo', in attesa delle firme sui contratti.

    Alle 11:30 Conte pronuncerà le sue prime parole da commissario tecnico nella presentazione alla stampa presso lo stesso hotel, poi prenderà la direzione di Napoli dove assisterà al match degli azzurri contro l'Athletic Bilbao e inizierà fin da subito a prendere i primi appunti per il suo nuovo incarico. Il 4 settembre l'esordio sulla panchina dell'Italia a Bari nell'amichevole contro l'Olanda, poi il 9 appuntamento ad Oslo contro la Norvegia per le qualificazioni agli Europei di Francia 2016.​

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    Messaggio Da Ospite Mar 19 Ago - 14:10

    LIVE TMW - Conte ct: "Orgoglioso. Darò tutto e chiederò tutto"

    di Luca Bargellini

    Antonio Conte è arrivato in conferenza stampa. Assieme a lui preso il "Parco dei Principi" di Roma anche il presidente della FIGC Carlo Tavecchio. Ressa di fotografi per la stretta di mano fra i due. Al banco della conferenza presente anche Antonello Valentini, dg della Federazione.

    Parola a Carlo Tavecchio: "Ringrazio tutti per essere qui e firmiamo subito il contratto di fronte alla stampa." Conte prende la penna e sigla il contratto come nuovo ct della Nazionale italiana. "Il matrimonio è fatto. Il primo contatto è stato con una questione ancora tutta da valutare. La seconda e terza telefonata hanno portato a questo giorno. Conte è uno dei tecnici più importanti ed è una scelta importante per il nostro movimento calcistico. Non si poteva non scegliere un'eccellenza per riemergere dalla difficile trasferta in Brasile. Resto dell'avviso che serva un comandante, un condottiero. Serve dare il bastone del comando ad un condottiero che senta il brivido lungo la schiena quando suona il nostro inno. Ci sono state delle polemiche in questi giorni legate alla nostra scelta, ma ci sono altre major più importanti di quella con i nostri sponsor. Così la FIGC si è assunta l'intera responsabilità dell'accordo, ovviamente assieme ai nostri sponsor. Il compenso per il miglior tecnico in Europa verrà compensato dai nostri sponsor e la FIGC detiene il 100% dei diritto d'immagine di Conte. Abbiamo già delle richieste per Conte con la maglia azzurra. Il "made in Italy" è una cosa importantissima. Abbiamo dato le "chiavi in mano" a Conte". Ovviamente con Puma avremo una corsia preferenziale, perché gli affari non si fanno mai da soli. Questo era un treno importante, che passa una volta sola. Sia per noi che per lui. E' stata una convergenza importante. Sono felice di aver insistito per Antonio Conte. Il nuovo contratto unisce le necessità tecniche a quelle economiche. I leader non si prendono a basso costo. Avevamo la necessità di prendere il miglior tecnico a disposizione, coniugando la federazione con altre situazioni. Una sinergia che si sta creando. Il passato di illeciti di Conte? Ho assoluta fiducia in Antonio Conte, questo è quello che conta. Conte è un investimento per noi come Federazione. In questo modo il nostro brand è stato elevato grazie ad una persona con grande appeal a livello internazionale. Conte è un tecnico italiano, il primo meridionale ad arrivare alla carica di ct, è questo è un valore aggiunto per noi. Questo è un investimento per dare una spinta, un segnale, al paese. Diamo un'immagine importante che si accosta a quella della FIGC. Tutti dobbiamo credere e sperare che avremo i risultati che tutti c'invidiano. Non c'era altra via se non quella di questo shock positivo".

    ::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

    Spazio ad Antonio Conte: "Sono emozionato e non posso negarlo. Al mio posto oggi vorrebbero esserci tutti gli allenatori del Mondo. L'Italia è una delle Nazionali più importanti al mondo, con quattro Mondiali sul petto. Sono orgoglioso che il presidente abbia pensato a me. Sono contento e colgo l'occasione per salutare Cesare Prandelli. Ha fatto un ottimo lavoro nei suoi quattro anni. Gli faccio il mio più grande in bocca al lupo per l'avventura al Galatasaray. Un grazie va anche ad Arrigo Sacchi per il suo lavoro nel settore giovanile. Finché ci sarò io per lui le porte sono sempre aperte".

    Di nuovo in pista dopo l'addio alla Juventus "Non pensavo di farlo dopo 35 giorni. Pensavo di aggiornarmi e migliorarmi nello studio delle lingue, in attesa di una nuova proposta. Poi però è arrivata la chiamata dell'Italia, ovvero un top top club. Facendo le dovute riflessioni, capendo le motivazioni e l'entusiasmo, capendo la sfida, poi ho capito che il presidente aveva fatto breccia nel mio cuore. Ho il privilegio di essere il ct dell'Italia".

    La situazione del calcio azzurro? "I giocatori sono gli stessi che hanno affrontato il Mondiale, ma sono convinto che siano buoni elementi. Sono convinto che bisogna farli diventare una squadra. In questo modo il gap tecnico può ridursi. Mi piacciono le sfide ardue, basta pensare a tre anni fa quando sono arrivato alla Juventus. Sono convinto che possiamo risollevarci perché l'Italia deve stare nei primi posti al Mondo".

    Più preoccupato dal ginocchio di Giuseppe Rossi o dalla situazione di Mario Balotelli? "Rossi è un patrimonio, spero risolva i suoi problemi per il bene della Fiorentina e della Nazionale. Spero di averlo a disposizione. In ogni caso preferisco non entrare nel merito dei singoli perché tutti sono giocatori che possono essere convocati. La convocazione però deve essere meritata, perché io valuto tutto a 360°. Nei momenti di difficoltà gli uomini servono più dei grandi giocatori. Meglio un grande uomo che un ottimo giocatore".

    L'addio alla Juve? "In questi 35 giorni ho letto molto poco, ci sono state tante supposizioni sul mio addio alla Juventus. Oggi dico che dopo tre anni di un percorso bello, intenso e vincente eravamo giunti alla naturale conclusione. In due mesi abbiamo provato a continuare, ma ci siamo accorti che il rapporto era finito e per il bene di tutti ci siamo lasciati. Ci voglio gli attributi per fare una scelta del genere".

    La "condanna a vincere" mi ha allontanato dalla Juventus? "La vittoria è una dolce condanna, io vivo per la vittoria. Sapete bene che differenza c'è per me fra vincere e perdere. E' come vivere o morire. Per due giorni dopo una sconfitta sono in una fase di 'morte apparente'. Sono arrivato in un momento non facile, ma sono qui per portare la mia mentalità. Devo far capire che c'è differenza fra vincere e perdere o pareggiare".

    Conquistare tutti i tifosi italiani? "Oggi sono l'allenatore di tutti gli italiani, rappresentiamo tutto un paese e ne sono orgoglioso. Oggi nella mia testa e nel mio cuore c'è l'azzurro, un colore bellissimo, all'interno del quale ci stanno tantissimi altri colori".

    Contratti come il mio anche per altri allenatori? "Con i calciatori già esiste e anche con qualche altro allenatore. Il presidente ha parlato di un allenatore vincente a condizioni agevoli per noi. Il contratto con la Federazione rientra nei parametri, cedendo tutti i diritti d'immagine alla Federazione. Una cosa che non avevo mai fatto. E in passato i miei emolumenti sono stati superiori. C'è stata disponibilità sia da parte mia che da parte della federazione".

    Il rapporto con gli allenatori dei club? "La mia intenzione è di rapportarsi con tutti i tecnici e i giocatori, in maniera costante ed intensa. Se vogliamo crescere è giusto che il ct vada incontro all'allenatore del club, confrontandosi sulle metodologie. Facendo così si può crescere e di pari passo il rapporto fra le varie componenti. In questo modo si può avere anche meno intransigenza da parte degli allenatori. La mia necessità impellente è quella di farla diventare una squadra, non undici elementi che lavorano con il loro talento. La squadra deve esaltare il talento. In questo modo potremo fare grandi cose".

    Altri ct hanno uno stipendio più basso del mio? "Credo di aver dato massima disponibilità. Quello che mi interessa adesso è lavorare sul campo per dare il mio contributo".

    Il passaggio da allenatore a ct? "Il selezionatore spesso ha poco tempo per lavorare e per questo si affida al blocco di certe squadre. La Spagna lo ha fatto con il Barcellona, la Germania con il Bayern. Noi dovremo cercare di trovare un blocco storico, quello juventino, si cui lavorare in base alle mie idee. Dovrò essere bravo ad ottimizzare il mio tempo, anche lavorare in soli 10 giorni al mese è una grande sfida".

    Le parole sulla Federazione dopo la squalifica? "Mi hanno fatto pagare e io l'ho affrontata con grande dolore. Anche quello però mi ha aiutato a crescere, sul piano umano. Essere qui è la risposta migliore".

    Quanti sono gli scudetti della Juventus? "Quelli che ricordo con maggiore gioia sono gli otto che ho vinto, cinque da giocatore e tre da allenatore".

    Ingerenze da parte dello sponsor sulle mie scelte? "Chi mi conosce sia umanamente che professionalmente sa che nessuno può scegliere al posto mio. Niente e nessuno, mai".

    Ancora sul lavoro con la squadra? "Dobbiamo lavorare sul gruppo. Se ci riusciamo colmeremo il gap con le altre grandi nazionali in maniera più veloce. Mi preme lavorare con il club, dimostrando grande apertura. Voglio essere vicino ai club per cercare di risolverli insieme".

    Gli stage? "Compatibilmente con gli impegni di campionato ed europa, trovare una quadratura. Magari a volte lavorando solo con chi no ha le coppe e altre con i rimanenti giocatori".

    In che posizione della graduatoria è oggi l'Italia? "Non so dirlo, ma dobbiamo tornare nella posizione che meritano le quattro stelle sul petto".

    Ritrovare l'Italia dell'Europeo "Ribadisco che il lavoro di Prandelli è stato importante, culminato nella finale contro la Spagna. Quello è un esempio di seguire perché era una Nazionale entusiasta e che aveva voglia di vincere. Una cosa che voglio riportare in azzurro è la fibrillazione per la chiamata in Nazionale o la delusione per non esserlo stato. E' un'ansia positiva che voglio ritrovare. Tutti mi devono dimostrare di voler vestire la maglia azzurra. Meglio 25 giocatori che vogliono dimostrare il loro valore anche se di minor livello ad elementi che credo che la chiamata sia scontata. Alla Juventus i giocatori quest'ansia, quest'attesa, la vivevano. Adesso voglio vedere con i miei occhi che sia così per tutti".

    Il codice etico? "Voglio parlare di comportamento. Parlare di codice mi porta a pensare agli avvocati. Io voglio parlare di comportamento e le scelte verranno giudicate da me personalmente, caso per caso. In base a quello che vedo prenderò le mie decisioni in merito. Non ci saranno punizione standard, che possono variare in base alla gravità".

    La Norvegia primo avversario nelle qualificazioni? "La stiamo già studiando. Prima di noi avranno un paio di amichevoli contro gli Emirati Arabi e l'Inghilterra. Siamo sul pezzo e pensiamo anche all'Olanda in amichevole".

    Le scelte tattiche? "La cosa più importante oggi è riuscire a trovare delle certezze alla squadra. C'è poco tempo per inventarsi le cose. Voglio ripercorrere le cose che ho fatto in passato con la Juventus. La base è di ripartire dalle certezze, perché c'è poco tempo".

    I giovani? "Non importa se hanno 16 anni o 36 l'importante è che corrono".

    Lo staff? "E' al completo. Sul preparatore dei portieri ne parleremo con la Federazione in questi giorni".

    Pirlo e il possibile addio alla Nazionale? "Andrea è un campione ed è stato per me un grande punto di riferimento. Anche lui è fra i convocabili ma è inevitabile che viste le sue dichiarazioni post-Mondiale io debba parlare con lui per capire cosa sente e per dimostrargli ciò che penso io".

    Lo spirito della mia Juventus? "Voglio lo spirito di tutte le mie squadre: Arezzo, Bari, Atalanta, Siena e Juventus. Questo è quello che chiedo alle mie squadre e lavoro con il mio staff per centrare questo obiettivo. Lavoreremo tanto, io ho grande voglia ma so che il gruppo è disponibile. Per questo sono tranquillo e sereno in un momento comunque difficile per il nostro calcio. Mi piace questa sfida. Io do tutto ma chiedo anche tutto a chi lavora con me".

    Il nuovo team manager? "Ieri mi sono visto con il presidente ma questo tema non lo abbiamo affrontato. E' una figura importante, carismatica, che spetta però al Presidente. Ogni decisione sarà ben accetta".

    Io il manager pubblico più pagato d'Italia? "Io ho accettato i parametri della Federazione. Il mio stipendio rientra nei parametri. Antonio Conte però ha un'immagine figlia delle vittorie del passato che la federazione ha deciso di sfruttare e riconoscere in altro modo. E' la prima volta che faccio gestire questa cosa ad altre persone".

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    Messaggio Da Gino Mar 19 Ago - 16:53

    sinceramente ank'io mi sarei emozionato................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................. se mi davano 4 milioni di euro l'anno SENZA FARE NIENTE  felice  felice  felice  felice


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    Messaggio Da Ospite Mar 19 Ago - 21:36

    Sportitalia - Criscitiello: "Che delusione Conte, lavorerà con chi l'ha offeso"

    19.08.2014 - di Redazione TMW

    Michele Criscitiello non ha lesinato critiche ad Antonio Conte nel corso della trasmissione "Aspettando calciomercato", su Sportitalia. Ecco le sue considerazioni, riprese da Tuttojuve.com: "La mia più grande delusione è Antonio Conte. Io l'ho difeso con le carte, anche se di Conte non mi è mai fregato nulla, come non mi interessa nulla della Juventus, anche se rispetto 14 milioni di italiani. Tu non hai bisogno nè dei soldi e nè della presa di posizione di chi ti ha fatto la guerra, di chi ti ha mandato in tribuna per 6 mesi e ti ha squalificato per 10 mesi. Tu hai bisogno del rispetto. I soldi non ti mancano e ti dovevi comportare nei confronti dei tifosi della Juventus con trasparenza. Conte, per quanto mi riguarda, è una delusione. Io non andrò mai a lavorare per chi mi ha offeso, per chi mi ha squalificato e per chi mi ha considerato un truffatore. E oggi mi dai 5 milioni? Me ne puoi dare anche 100, la dignità non ha un prezzo".

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    Messaggio Da Gino Mer 20 Ago - 13:29

    ma di cosa parliamo? di dignità? di amore verso i colori di 1 squadra e di 1 città? ma quando mai, i soldi come diceva 1 mio vekkio amico: fasc'n aprì l'ekkje a l c'cat. Resto cmq di una mia idea: ora anke la nazionale potrà essere coinvolta in partite vendute?


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