Schema: il 4 3 3 non funziona. Rosina e Sansone sono trequartisti, hanno piedi buoni per suggerire l'ultimo passaggio, non per crossare o affondare sulle fasce. Meglio sarebbe il 4 3 1 2.
Centrocampo: schiacciatissimo, in fase di non possesso, sulla linea della difesa. Romizi non ha i piedi per impostare l'azione, aspettiamo Porcari, ma la sensazione fortissima è che non ci sia il mezzo al campo il classico regista, un uomo coi piedi buoni che faccia da riferimento per i difensori. Tutto quello che sanno fare i centrocampisti è riappoggiare la palla al difensore. Sviluppa più gioco Sabelli che i tre di metà campo.
Attacco: abbiamo giocatori validissimi, ma sacrificati in un modulo ed una mentalità difensivista. Vedere De Luca costretto a ripiegare sistematicamente è una pena. Gli attaccanti devono coprire, certamente, ma non ritrovarsi nella propria area di rigore a inseguire i laterali avversari. L'assoluta carenza di gioco ha ridotto MAniero a una semplice torre sui mille pallone gettati a vanvera dalla difesa. Il non gioco di Nicola, poi, rende la vita impossibile ai trequartisti. Ne fecero le spese Sciaudone e Wolski lo scorso anno. Quest'anno soffrono Sansone e Rosina. Non c'è un'idea di gioco, manca l'attitudine a cercare gli scambi, le sovrapposizioni, il fraseggio rapido. SOlo lanci lunghi.
Difesa: un gran reparto, ma a forza di subire gli avversari per 90 minuti, che si chiami Foggia, Spezia o Crotone, cambia poco, noi soffriamo con tutti, fino alla fine i gol li prendi. Sarebbe bene che venisse disposto di far ripartire da Di Cesare l'azione e mai più da Contini. Già non abbiamo uno straccio di idea, più la lentezza sconcertante di Contini e facciamo davvero tombola
Pressing: non sappiamo cosa sia. In fase di non possesso, arretriamo fino alla nostra metà campo. Maniero da solo ovviamente manco ci prova. Aspettiamo l'avversario che arrivi fino alla nostra trequarti col centrocampo sulla linea della difesa. Le ripartenze, a quel punto, riguardano giusto due-tre giocatori.
Centrocampo: schiacciatissimo, in fase di non possesso, sulla linea della difesa. Romizi non ha i piedi per impostare l'azione, aspettiamo Porcari, ma la sensazione fortissima è che non ci sia il mezzo al campo il classico regista, un uomo coi piedi buoni che faccia da riferimento per i difensori. Tutto quello che sanno fare i centrocampisti è riappoggiare la palla al difensore. Sviluppa più gioco Sabelli che i tre di metà campo.
Attacco: abbiamo giocatori validissimi, ma sacrificati in un modulo ed una mentalità difensivista. Vedere De Luca costretto a ripiegare sistematicamente è una pena. Gli attaccanti devono coprire, certamente, ma non ritrovarsi nella propria area di rigore a inseguire i laterali avversari. L'assoluta carenza di gioco ha ridotto MAniero a una semplice torre sui mille pallone gettati a vanvera dalla difesa. Il non gioco di Nicola, poi, rende la vita impossibile ai trequartisti. Ne fecero le spese Sciaudone e Wolski lo scorso anno. Quest'anno soffrono Sansone e Rosina. Non c'è un'idea di gioco, manca l'attitudine a cercare gli scambi, le sovrapposizioni, il fraseggio rapido. SOlo lanci lunghi.
Difesa: un gran reparto, ma a forza di subire gli avversari per 90 minuti, che si chiami Foggia, Spezia o Crotone, cambia poco, noi soffriamo con tutti, fino alla fine i gol li prendi. Sarebbe bene che venisse disposto di far ripartire da Di Cesare l'azione e mai più da Contini. Già non abbiamo uno straccio di idea, più la lentezza sconcertante di Contini e facciamo davvero tombola
Pressing: non sappiamo cosa sia. In fase di non possesso, arretriamo fino alla nostra metà campo. Maniero da solo ovviamente manco ci prova. Aspettiamo l'avversario che arrivi fino alla nostra trequarti col centrocampo sulla linea della difesa. Le ripartenze, a quel punto, riguardano giusto due-tre giocatori.