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    14/10/15 Calciofinanza: "Bari in difficoltà. C'era un investitore..."

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    habana7it
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    Messaggio Da habana7it Mer Ott 14, 2015 7:53 pm

    Continuano ad emergere particolari sul terremoto Infront, l'ultimo caso in ordine di tempo a scuotere il calcio italiano e colpire, in maniera diretta, il Bari di Gianluca Paparesta. A fornire nuovi dettagli ci pensa il sito CalcioeFinanza, che ha ricostruito dal principio la vicenda riguardante il club pugliese.
    "Dopo aver bussato alla sede della società per acquisire alcuni documenti, venerdì è stata anche nella sede della Lega B: tra le carte acquisite non ci sono soltanto i rapporti con l’advisor ma tuttala documentazione che riguardala società biancorossa. - si legge sul sito - In particolare, oggetto dell’indagine sono le fideiussioni depositate dalla squadra di Paparesta a garanzia dell’iscrizione. Sul tavolo dei magistrati di Milano c’è tutta la storia della scalata dell’ex arbitro di serie A ai biancorossi: il lavoro dei finanzieri di Bari che hanno accertato come 5,8 dei sette milioni serviti per acquistarla squadra all’asta fallimentare siano arrivati da Infront e Mp Silva, i due advisor dei diritti televisivi. La prima fattura emessa dal Bari fu infatti a favore di Media Partners (per 2.5 milioni) e le altre due (2 milioni e 165 mila la prima, 1 milione e 220 mila la seconda) nei confronti di Infront: complessivamente sono dunque arrivati 5 milioni e 885 mila euro come anticipazione per i diritti televisivi e di immagine.
    Con quei soldi Paparesta ha comprato il Bari. - insiste il giornale - Tutto questo, però, non ha comportato alcun rilievo penale come ha spiegato la procura di Bari che ha archiviato il fascicolo. Nel frattempo, però, è successo altro. Indagando sul fiscalista della Tax & Finance, Andrea Baroni, la procura di Milano è arrivata a Infront. E si è accorta, come si legge nel decreto di perquisizione notificato al Bari venerdì, che l’11 maggio dello scorso anno nelle casse della squadra biancorossa è arrivato una sponsorizzazione da 470 mila euro per il secondo sponsor di maglia della stagione in corso."
    Soldi che sarebbero serviti per pagare gli stipendi eludendo così il controllo della Covisoc, l'organo preposto alla vigilanza nel mondo del calcio.  "Lo si dice sulla base di elementi che gli investigatori ritengono «incontrovertibili». E che, evidentemente, sono ancora coperti dal segreto istruttorio. Certo è che i soldi sono infatti arrivati a pochi giorni dalla scadenza del pagamento degli stipendi da parte di Paparesta." E in quell'occasione, per salvare il Bari dal deferimento della Covisoc si sarebbe mosso Claudio Lotito in persona, tecnicamente impossibilitato a muoversi in quanto proprietario già della Salernitana, altro club di B. Il Bari rischierebbe una penalizzazione già in questa stagione per ostacolo alla vigilanza. Il club pugliese, inoltre, potrebbe avere difficoltà a pagare gli stipendi ora che la Infront ha chiuso i rubinetti. 
    C'è però una questione che probabilmente mette in cruccio il presidente Paparesta più di altre. Stando a quanto riportato dalla testata calcistico-economica, il Bari aveva trovato un investitore con cui le trattative erano in stato avanzato, ma l'intromissione della Guardia di Finanza potrebbe aver fatto saltare tutto
    fonte tb.com

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