BARI: LE RONDINELLE VOLANO, I GALLETTI PERDONO QUOTA
Poteva essere la partita del rilancio ed invece, il Bari, rimedia un’amara ed immeritata sconfitta, in casa, contro il Brescia per 2-1. Un risultato severo per i biancorossi che avrebbero meritato di più, soprattutto per quanto fatto nel primo tempo. Dopo il gol di testa di Rada, infatti, il Bari ha provato a fare la partita senza rischiare nulla e ha avuto diverse occasioni per raddoppiare con Maniero (al 21’) e Boateng (al 36’ e 58’). Fino a quel momento, il migliore in campo, delle rondinelle, era stato il portiere Minelli.
NICOLA:”IL RIGORE? NON MI INTERESSA.DOVEVAMO CHIUDERE PRIMA LA PARTITA”.
Poteva essere la partita del rilancio ed invece, il Bari, rimedia un’amara ed immeritata sconfitta, in casa, contro il Brescia per 2-1. Un risultato severo per i biancorossi che avrebbero meritato di più, soprattutto per quanto fatto nel primo tempo. Dopo il gol di testa di Rada, infatti, il Bari ha provato a fare la partita senza rischiare nulla e ha avuto diverse occasioni per raddoppiare con Maniero (al 21’) e Boateng (al 36’ e 58’). Fino a quel momento, il migliore in campo, delle rondinelle, era stato il portiere Minelli.
“Il miglior primo tempo visto - ammette lo stesso Presidente biancorosso, Gianluca Paparesta - con un Bari che ha creato tante occasioni da rete… ma se non si segna, si rischia di perdere, come è successo con il Brescia, pur giocando bene. Sono mortificato e dispiaciuto perchè speravo di fare un augurio migliore a tutti i tifosi e invece stiamo commentando un’amara partita. L’arbitraggio? Non è mai facile, ma la sensazione è che non vedesse l’ora di dare il rigore subito dopo aver annullato il gol al Brescia”.
Poi, dopo il pareggio di Caracciolo, al 66’, su rigore (molto dubbio) e il raddoppio di Geijo (al 77’), la squadra biancorossa si è disunita e non è stata più capace di impensierire seriamente il Brescia, nonostante l’ingresso in campo di Rosina, Sansone e Donati. Sul finire, con il Bari sbilanciato in avanti, è stato il Brescia che ha rischiato, ancora con Geijo e, successivamente, con Embalo, di chiudere definitivamente la gara.
“Siamo felici perché abbiamo meritato la vittoria - commenta sorridente Roberto Boscaglia – e perché abbiamo una squadra giovane che sta facendo molto bene. Dopo il pareggio abbiamo provato a vincere perché questa gruppo si diverte a giocare. Sono contento perché la squadra dimostra di avere coraggio e di provarci fino alla fine”.
Eppure Nicola, aveva messo bene la squadra in campo, con un offensivo 4-2-3-1 e inserito forze fresche (forse pensando anche alle 3 gare in otto giorni) come Donkor e Rada in difesa, Romizi a centrocampo e Boateng e Sansone in avanti. Ma ciò non è bastato.
“Dovevamo vincere nettamente - ha dichiarato con tono perentorio il tecnico del Bari, Davide Nicola –ma non siamo riusciti a chiudere la partita per nostro demerito. Ma nell’arco del campionato ci sta tutto. Il rigore? Non mi interessa, ma non si dica che siamo favoriti dagli arbitri. Ho fatto notare ai ragazzi che non potevamo perdere una partita da noi dominata. Sui gol subìti non abbiamo particolari demeriti. Sarei stato amareggiato con il pareggio, figuriamoci con la sconfitta”.
Il Bari, così, non approfitta dei tanti pareggi e perde l’occasione per agganciare il Novara, avvicinarsi al Crotone e al Cagliari (che deve però giocare nel posticipo) e distaccare ulteriormente il Brescia che, invece si è portato a -1, insieme al Pescara. I biancorossi, che hanno costruito soprattutto in casa la propria classifica con ben 24 punti (su 35 totali, frutto di 7 vittorie e 3 pareggi), rimediano la quinta sconfitta in campionato, la seconda consecutiva e la prima in casa. Il Bari, infatti, perde la sua imbattibilità al San Nicola che durava dal 14 febbraio, nella gara persa contro il Vicenza. Ma, dopo 358’, perde l’imbattibilità anche Guarna. L’ultimo gol al San Nicola, infatti, porta la firma di Donnarumma della Salernitana e risale al 6 novembre scorso. Infine, con la rete di Geijo, il Bari subisce il primo gol (del campionato) negli ultimi 15 minuti della gara.
Il Brescia, invece, interrompe il digiuno di vittorie, a Bari, che durava da 14 anni e continua la sua striscia positiva. Nelle ultime sei gare, infatti, ha totalizzato 14 punti (4 vittorie e 2 pareggi). Ma, se è vero che il Bari ha perso una ghiotta occasione, va detto che neppure le altre dirette concorrenti (Crotone e Novara) hanno saputo approfittare dello scivolone interno del Bari, fermate, sul proprio terreno di gioco, dal risultato di parità. Ma i crediti, si sa, non durano in eterno ed il Bari ha la necessità di tornare alla vittoria quanto prima, se non vuole compromettere l’ottimo cammino fin qui fatto.
Rino Lorusso internationalwebpost