- Bari, ecco la svolta. Prima disastroso, poi caparbio e anche un po' incosciente. Difficile spiegare quanto accaduto nel pomeriggio di ieri a Novara. La strigliata di Camplone negli spogliatoi si è fatta sentire, senza dubbio. Il cambio di passo dell'undici biancorosso, tra primo e secondo tempo, rimane un mistero mentre le preoccupazioni certe provengono da una difesa fin troppo disattenta.
DIFESA BALLERINA - Dietro si è ballato troppo nel primo tempo. Gonzalez, Evacuo e il resto degli avanti azzurri ha messo in seria crisi la retroguardia dei galletti. Purtroppo non è una novità. Anche nel match con la Pro,Tonucci e Rada erano stati messi in apprensione nei minuti iniziali. Poi alla fine è arrivata la goleada. Ma se riavvolgiamo con attenzione il nastro, le prime avvisaglie si erano già intraviste durante le rovinose cadute di Lanciano e Chiavari.
IMPASSE - Quali dunque i motivi? Scarso feeling tra i giocatori di reparto o un centrocampo che non riesce a fare filtro? Emblematica una palla persa da Defendi a ridosso della linea difensiva. Solo un provvidenziale Micai ha evitato che Gonzalez centrasse in stirada, da pochi passi, il gol del raddoppio. A pesare, dunque, sono soprattutto le condizioni di alcuni singoli, che ad oggi potrebbero essere in debito di idee e di ossigeno. E' il caso dell'ex Cluj, tra i più positivi a inizio campionato, ma in difficoltà nelle recenti uscite. Inoltre l'intesa con Tonucci (tra i meno peggio in difesa, ndr) pare stenti a decollare.
SOLUZIONI - In vista delle prossime partite saranno dunque decisivi i recuperi di Continie Di Cesare, ieri entrambi in panchina al "Silvio Piola". Non è escluso che il mister possa optare per alcuni accorgimenti già a partire dalla trasferta di Salerno.
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